Arabia Saudita: diversificare per prosperare

L’Arabia Saudita, gigante del Golfo Persico e potenza economica di primaria importanza, si trova in un momento di profonda trasformazione. Negli ultimi anni, il Paese ha intrapreso un percorso di diversificazione economica e di apertura al mondo, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dal greggio e di affermarsi come potenza regionale e globale.

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L’Arabia Saudita, gigante del Golfo Persico e potenza economica di primaria importanza, si trova in un momento di profonda trasformazione. Negli ultimi anni, il Paese ha intrapreso un percorso di diversificazione economica e di apertura al mondo, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dal greggio e di affermarsi come potenza regionale e globale.

L’Arabia Saudita, principale Paese del Golfo e unico membro del G20 tra i paesi arabi, vanta una posizione economica di rilievo. Con un PIL stimato di 955 miliardi di euro nel 2023 e un sistema bancario e finanziario ben capitalizzato, il Paese è un hub commerciale strategico con connessioni rapide verso Africa, Europa e Asia. La Penisola Arabica vanta, inoltre, una popolazione giovane e in crescita, con oltre 32,9 milioni di abitanti. Di questi, circa 2/3 sono under 35, rappresentando un bacino di forza lavoro promettente per il futuro del Paese.

Il 2022 ha visto l’Arabia Saudita registrare una performance economica eccezionale, con un incremento del PIL del +8,5%, superiore alle previsioni del FMI e tra le migliori del G20. Tale crescita è stata trainata sia dal settore petrolifero (+20,7%) che da quello non-oil (+5,2%), evidenziando il successo degli sforzi di diversificazione economica del governo attivati dalla Vision 2030. L’inflazione è rimasta sotto controllo, attestandosi al 3%, ben al di sotto della media del G20, grazie alla solidità del settore Oil & Gas, al cambio fisso con il dollaro e ad una politica di sussidi alle famiglie. Il debito pubblico è sceso al 25,9% del PIL. Le prospettive future sono positive, con una crescita del PIL stimata al 2% nel 2024.

La finanza pubblica del governo saudita e la Vision 2030

Per realizzare i suoi obiettivi, il governo di Riad ha programmato il Vision 2030, un piano ambizioso che ha lo scopo di diversificare l’economia e ridurre la dipendenza dal petrolio. La strategia si concentra sullo sviluppo di settori non-petroliferi ad alto ritorno sociale ed economico, come il turismo, l’intrattenimento e i servizi, elevando il peso del settore privato in un’economia finora fortemente a trazione pubblica. La manovra fiscale per il 2023 prevede stimoli espansivi per il finanziamento di questi settori, con investimenti pubblici, linee di credito, schemi di garanzia e sussidi mirati. La quota del bilancio destinata agli investimenti capitali è di circa SAR 157 miliardi (USD 41 miliardi), per finanziare grandi progetti infrastrutturali come la costruzione della futuristica città di Neom, di lussuosi resort sulla costa del mar Rosso e del più grande parco tematico al mondo (Qiddiya).

Oltre ai Giga-Projects, il Governo si concentra sullo sviluppo del settore immobiliare e sanitario, con l’obiettivo di portare la quota di famiglie in possesso di immobili al 70% entro il 2030 e di potenziare l’offerta sanitaria.

Inoltre, il Governo sta investendo in educazione, formazione professionale e ricerca e sviluppo per creare un’economia ad alto contenuto locale e basata sulla conoscenza. Il mercato del lavoro è in continuo fermento, con pacchetti di stimolo per l’assunzione di lavoratori sauditi e sostegno al lavoro femminile. Lo scopo è di aumentare la “saudizzazione” dell’occupazione e la partecipazione delle donne al mondo del lavoro.

L’attrazione di Investimenti Diretti Esteri (IDE), infine, rappresenta un obiettivo di fondamentale importanza per l’Arabia Saudita. Nel 2021, il Paese ha registrato un notevole afflusso di IDE, pari a 19,3 miliardi di dollari, con una crescita significativa rispetto al 2020.

Il futuro dell’economia saudita dipenderà dalla capacità di realizzare la Vision 2030, dall’andamento dell’industria petrolifera e dalla crescita dei settori ad alto contenuto tecnologico.

Rapporti con l’Italia

I legami tra Italia e Arabia Saudita si stanno rafforzando a tutti i livelli, con un’attenzione particolare alla sfera economica. L’interscambio commerciale è in crescita e si registra un interesse crescente per reciproci investimenti, a dimostrazione di una collaborazione sempre più stretta tra le due Nazioni. Un passo avanti significativo è stato compiuto con la firma di un Memorandum di Intesa nel 2023. Il documento, siglato durante il primo Forum Italo-Saudita tenutosi a Milano, mira a promuovere il dialogo tra le istituzioni e le imprese interessate a favorire gli investimenti reciproci, in particolare relativi a progetti di rilevanza economica strategica per entrambi i Paesi.

Le opportunità per le imprese italiane in Arabia Saudita sono numerose. Il piano di diversificazione economica del Paese, Vision 2030, ha aperto nuovi spazi per la collaborazione in diversi settori. L'Italia, con il suo know-how e la sua esperienza in diversi campi, può giocare un ruolo di primo piano nel processo di sviluppo saudita.

Nei primi undici mesi del 2023, l’interscambio commerciale tra i due Paesi è stato pari a 9,9 miliardi di euro, e, nonostante una leggera flessione a chiusura dell’anno, l’Italia si conferma come un partner commerciale importante per l'Arabia Saudita, essendo il 9° fornitore del Paese con una quota di mercato del 2,7% nel periodo gennaio-ottobre 2023, nonché secondo fornitore europeo, dopo la Germania. L’Arabia Saudita è invece 31° mercato di destinazione dell’export italiano, con una quota dello 0,7% sul totale delle importazioni saudite nei primi undici mesi 2023.

Oltre all’economia, la collaborazione tra i due Paesi si estende anche ad altri settori, come la cultura, la scienza e la tecnologia. L'Italia sta offrendo il suo expertise nel restauro e conservazione dei beni culturali per rivalutare siti archeologici sauditi come al-Diriyah e Al-Ula.

La partnership tra Italia e Arabia Saudita è destinata a crescere nei prossimi anni, rafforzando i legami di amicizia e cooperazione tra i due Paesi.

Perché investire in Arabia Saudita?

L’Arabia Saudita si sta aprendo al mondo e offre nuove opportunità agli investitori stranieri. A tale scopo, il Ministero degli Investimenti (MISA) ha il compito di promuovere il Paese come destinazione d’investimento globale d’eccellenza, supportando la strategia nazionale di sviluppo (Vision 2030).

Il MISA offre pacchetti di incentivi, assistenza e consulenza ad aziende di ogni dimensione, facilitando joint venture e la localizzazione delle attività nel Regno (Regional Headquarters Program). Numerose riforme e semplificazioni sono state attuate per creare un clima d’affari amichevole e in linea con gli standard internazionali. L’Arabia Saudita non applica tasse sul reddito personale, mentre l’aliquota per le imprese è del 20% e del 15% per l’IVA. Il Paese ha firmato accordi per evitare la doppia imposizione fiscale, incluso con l’Italia. Non sono previsti dazi doganali su materiali, equipaggiamenti e tecnologie necessari per avviare nuovi investimenti produttivi. Sono, inoltre, previste deroghe alla normativa sulla “saudizzazione” del personale e facilitazioni per i visti/permessi di soggiorno per personale qualificato.

Il fondo sovrano Public Investment Fund (PIF) investe 40 miliardi USD ogni anno per favorire lo sviluppo di settori strategici come energie rinnovabili, infrastrutture, trasporti, manifattura, sanità, agroalimentare e aerospazio. In questi ambiti, il Centro Nazionale per le Privatizzazioni e le Public-Private Partnership (NCP) favorisce il crescente ruolo del settore privato. Forte sostegno è dato anche all'imprenditoria privata e alle start-up tramite apposite linee di credito.

In quali settori investire

L’Arabia Saudita si trova in un momento di profonda trasformazione, con un enorme potenziale economico e geopolitico. Nonostante le sfide da superare, le opportunità per le imprese italiane sono numerose. L’Italia, con il suo know-how e la sua esperienza in diversi settori, può giocare un ruolo di primo piano nel processo di sviluppo e di diversificazione dell'economia saudita. I settori chiave per l’investimento:

-          Turismo e ospitalità: La Vision 2030 mira a trasformare l’Arabia Saudita in una destinazione internazionale di alta gamma. Al centro di questa strategia ci sono i mega progetti come NEOM, la smart city del futuro, il Red Sea Project con i suoi resort extralusso e Qiddiya, un parco divertimenti che promette di essere il più grande del mondo. Per completare l’offerta turistica, il Governo Saudita sta investendo nella costruzione di hotel, resort, centri commerciali, ristoranti, musei e mostre, oltre a realizzare itinerari turistici e guide complete. L’obiettivo è quello di creare un’esperienza unica per i viaggiatori internazionali, che combina lusso, innovazione e storia. L’Arabia Saudita già ospita dal 2021 a Gedda il Gran Premio di F1 e si sta organizzando per i giochi invernali asiatici a NEOM nel 2029.

-          Costruzioni: Il programma della Vision 2030 punta a dotare il 70% della popolazione di una casa di proprietà entro il 2030. Il Fondo sovrano saudita (PIF - Public Investment Fund) e il Ministero dell’edilizia saudita stanno investendo in questo settore, creando opportunità per le aziende italiane del comparto edile.

-          Minerario: Il sottosuolo saudita vanta un valore stimato di 1,3 trilioni USD di depositi inesplorati, soprattutto di rame, litio, nickel, cobalto, fosfati ed oro. Il Ministero dell’Industria e delle Risorse Minerarie offre licenze e un database online per le rilevazioni geologiche, aprendo le porte a nuove esplorazioni e attività estrattive.

-          Energia: il Paese è il primo esportatore al mondo di greggio e offre opportunità per l'intera filiera dell'industria petrolifera, dalla esplorazione ed estrazione, alla raffinazione e distribuzione. Il gigante nazionale Saudi Aramco collabora con numerosi operatori internazionali, aprendo la strada a partnership e commesse per le aziende italiane.

-          Sanità e assistenza sociale: È in corso una profonda riforma della sanità locale, con la privatizzazione delle strutture di assistenza e il coinvolgimento di operatori internazionali. Le opportunità riguardano la gestione di ospedali, la fornitura di dispositivi medicali, la digitalizzazione del sistema sanitario e la produzione di prodotti farmaceutici.

Cosa esportare

L’Arabia Saudita si configura come un mercato di grande interesse per le imprese italiane. Le prospettive di crescita sono rilevanti in diversi settori merceologici, con i macchinari e apparecchi che svettano con una quota del 32,4% sull'export totale. Seguono a ruota i mezzi di trasporto (9,4%), gli apparecchi elettrici (9,1%), i metalli di base (7,9%), i prodotti alimentari, bevande e tabacco (7,9%) e le sostanze e prodotti chimici (7,8%). (Fonte: Osservatorio Economico MAECI relativi al periodo gennaio-novembre 2023). Tra i beni più esportati in Arabia Saudita troviamo:

-          Macchinari e apparecchiature: nel 2022, l’export italiano verso l’Arabia Saudita ha raggiunto un valore complessivo di 4,1 miliardi di euro. Segno tangibile dell’apprezzamento del Made in Italy in questo settore strategico, i macchinari italiani svettano con un valore di 1,2 miliardi di euro. Insieme ai mezzi di trasporto (382 milioni di euro), alla strumentazione elettrica e per uso domestico (333 milioni) e agli apparecchi di elettronica e telecomunicazioni (153 milioni), i macchinari italiano compongono circa il 50% del paniere di export verso l’Arabia Saudita.

-          Prodotti farmaceutici: nel 2022, questo comparto ha rappresentato il 16% del paniere delle esportazioni italiane verso l’Arabia Saudita, con un valore complessivo di 650 milioni di euro. Le principali voci di export includono le sostanze chimiche (337 milioni), gli articoli medicali e cosmetici (100 milioni) e i prodotti in gomma e materia plastiche (213 milioni). Inoltre, i prodotti cosmetici e parafarmaceutici vantano una prospettiva rosea, considerando la larga componente giovanile e femminile di questa popolazione, la forte propensione all’utilizzo di prodotti per la cura del corpo e del benessere e la diffusione di boutique estetiche nei centri commerciali delle aree urbane e metropolitane.

-          Prodotti alimentari: L’export di prodotti alimentari italiani in Arabia Saudita è in crescita, con un valore di 500 milioni di euro nel 2022, pari al 12% del paniere di esportazioni. Nonostante questo trend positivo, c'è ancora un grande potenziale inespresso. L'Arabia Saudita rappresenta, infatti, il principale importatore di prodotti alimentari in Medio Oriente ed è in larga parte dipendente dall’estero per il proprio fabbisogno. Le catene saudite della grande distribuzione sono molto interessate ai prodotti italiani di alta qualità e la loro filiera è sempre più connessa con la nostra. L’apertura di nuovi ristoranti a marchio italiano contribuisce inoltre a consolidare la presenza del food italiano in questo mercato.

-          Costruzioni: Il settore delle costruzioni rappresenta uno dei comparti portanti dell’economia saudita, trainato dagli ingenti investimenti pubblici per lo sviluppo di unità abitative, per l'edilizia scolastica e per le strutture ospedaliere. Oltre a questi settori, sono in corso di realizzazione diverse “economic cities”, ossia città a vocazione industriale che necessitano di infrastrutture e di edifici per le attività produttive. Sulla scia quindi di questi sviluppi, si può attendere un incremento di vendita di prodotti connessi all'edilizia, quali macchinari di sollevamento, materiali, marmi, ceramica e tecnologie di refrigerazione e condizionamento.

-          Mobili e arredamento: anche questo settore è trainato dallo sviluppo urbanistico-immobiliare. La rinomata tradizione italiana nell’interior design rappresenta un valore aggiunto in grado di conquistare il mercato saudita. Prestigiosi marchi italiani come Poltrona Frau, Minotti, iGuzzini e Cavalli Casa sono già presenti con successo nel Paese, a testimoniare l’apprezzamento per il design italiano.

L’Arabia Saudita è un Paese in profonda trasformazione, con un enorme potenziale economico e geopolitico. Le opportunità per le imprese italiane sono numerose e il Made in Italy è molto apprezzato. Il rafforzamento dei legami tra Italia e Arabia Saudita può portare a una crescita economica reciproca e a un maggiore benessere per le due popolazioni.



 

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