Che cos’è la liquidità aziendale e perché è importante?

La liquidità aziendale è un aspetto fondamentale della salute finanziaria di un'impresa. Monitorando e gestendo attentamente la liquidità, si può infatti ridurre il rischio di insolvenza, cogliere opportunità di crescita e costruire un futuro finanziario solido.

In questo articolo parleremo di: 

  • come misurare la liquidità aziendale;
  • perchè è importante monitorare la liquidità aziendale;
  • best practices per gestire correttamente la liquidità 

 

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La liquidità aziendale è la capacità di un'impresa di far fronte ai propri obblighi finanziari a breve termine. In parole semplici, è la disponibilità di denaro contante e di altre risorse facilmente convertibili in denaro che l'impresa può utilizzare per pagare gli stipendi dei dipendenti, gli affitti, i fornitori, le bollette, le tasse, le imposte, le rate dei mutui contratti con banche o istituti di credito, e anche le spese impreviste.

La liquidità è composta da diversi asset che possono essere nella disponibilità di una società, tra cui i principali sono: i contanti (conti correnti, libretti, assegni); le azioni e le obbligazioni; le scorte in magazzino; i beni immobili (più difficili da rendere liquidi nel brevissimo periodo); i crediti verso terze parti (in alcuni casi difficilmente esigibili); i macchinari.

Come misurare la liquidità aziendale?

Esistono diversi indici di liquidità che possono essere utilizzati per misurare la salute finanziaria di un'azienda. Due degli indici più comuni sono:

  1. Indice di liquidità immediata o corrente (current ratio): questo indice è calcolato dividendo le attività correnti (cioè quelle che possono essere convertite in denaro entro un anno) per le passività correnti (cioè i debiti che devono essere rimborsati entro un anno);
  2. Indice di liquidità totale o generale (quick ratio): ovvero l’insieme delle attività disponibili e di quelle realizzabili (materie prime, merci, scorte, servizi in erogazione che, nel breve periodo, possono essere convertite in denaro) in rapporto ai debiti a breve termine.

Essendo un rapporto tra due numeri, entrambi gli indici di liquidità possono avere un valore superiore, uguale, oppure inferiore a 1. Se il rapporto è maggiore di 1, l’azienda è in sicurezza, cioè ha liquidità a sufficienza per coprire tutte le spese e con il denaro extra può anche prevedere investimenti per il futuro. Se l’indice di liquidità è pari a 1, significa che le attività correnti e le passività correnti sono pressoché identiche, quindi l’impresa non è ancora in sofferenza, ma bisogna apportare dei correttivi per non diventare insolventi e avere crisi di liquidità. Laddove invece questo è superiore a 1, la situazione finanziaria della società deve iniziare a destare qualche preoccupazione poiché le passività sono superiori alle attività correnti e non si riescono a sostenere tutte le spese.

Perché è importante monitorare la liquidità?

È facile intuire, quindi, quanto il monitoraggio della liquidità sia importante per la salute finanziaria dell’azienda. I motivi sono molteplici:

  • evitare l'insolvenza: una buona liquidità è fondamentale per evitare l'insolvenza, ovvero l'incapacità di un'azienda di pagare i propri debiti. Se un'azienda non ha abbastanza liquidità, potrebbe dover ritardare i pagamenti, ricorrere a finanziamenti costosi o addirittura fallire;
  • mantenere la fiducia dei fornitori e dei clienti: la liquidità è anche importante per mantenere la fiducia dei fornitori e dei clienti. Se un'azienda ha una solida reputazione in termini di liquidità, è più probabile che i fornitori le concedano credito e che i clienti paghino le loro fatture in tempo;
  • cogliere nuove opportunità di investimento: un'azienda con una buona liquidità è in grado di cogliere più facilmente opportunità di investimento, come l'acquisto di nuove attrezzature o l'espansione in nuovi mercati;
  •  gestire le fluttuazioni del flusso di cassa: tutte le aziende hanno fluttuazioni nel loro flusso di cassa, e a volte, le entrate potrebbero essere inferiori alle uscite. Una buona liquidità consente all'azienda di superare questi periodi difficili senza dover ricorrere a misure drastiche.

Best practices per gestire correttamente la liquidità

Ma come si riesce a gestire in modo efficace la liquidità e il cash flow aziendale? In primis realizzando con cura il budget finanziario, un documento previsionale che stima le entrate e le uscite nell’anno successivo e permette di delineare la strategia da utilizzare in caso di spese impreviste o problemi lato vendite.

Il cash management, cioè la corretta gestione della liquidità, è un’attività che non tutti gli imprenditori seguono pedissequamente e che, invece, è indispensabile per far crescere il business su basi solide.

Ci sono diverse cose che un'azienda può fare per migliorare la sua liquidità, tra cui:

  • utilizzare un sistema di monitoraggio che tenga conto di ogni singola spesa e di ogni singola entrata, anche le più piccole;
  • dividere le spese in fisse, variabili e semi-variabili in modo da adattare il flusso di cassa in base agli imprevisti;
  • dividere i crediti in esigibili, inesigibili, a breve o a lunga scadenza: non riuscire a riscuotere i crediti dalle altre aziende, oppure pagare i fornitori troppo presto può portare a crisi di liquidità da cui può essere molto difficile risollevarsi;
  • cercare di incassare le fatture il più rapidamente possibile: questo può essere fatto offrendo sconti per pagamenti anticipati, inviando solleciti di pagamento tempestivi e utilizzando servizi di incasso fatture;
  • gestire le scorte in modo efficiente: bisognerebbe evitare di avere troppe scorte in magazzino, poiché questo immobilizzerebbe il capitale, ma anche di averne troppo poche, perché questo potrebbe causare ritardi nella produzione o nelle vendite. Invece, si dovrebbero utilizzare sistemi di gestione delle scorte just-in-time per garantire di avere solo le scorte necessarie per soddisfare la domanda;
  • mantenere sempre una riserva di contante da cui attingere nei momenti complicati.

La liquidità aziendale, in sintesi, rappresenta la linfa vitale di un'impresa, per cui, investire nella sua gestione, significa investire nel futuro dell'impresa stessa, costruendo le basi per una crescita solida e duratura.


 

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