Come trovare forme di finanziamento per espandersi all'estero?
La capacità delle imprese di presidiare i mercati esteri, e di farlo con successo, oggi è legata a doppio filo alla capacità di saper innovare e di sfruttare le nuove tecnologie, che sono diventate ormai dei veri e propri fattori abilitanti per l’export. L'utilizzo di soluzioni digitali può infatti aiutare le aziende a superare le barriere geografiche e culturali, a raggiungere nuovi mercati e a migliorare la propria competitività.
Le tecnologie digitali svolgono un triplice ruolo nella promozione dell’export, sia esso tradizionale o digitale, B2B o B2C.
In primis, aiutano le imprese a diventare più produttive e, quindi, più competitive dal punto di vista dei prezzi o della qualità del prodotto grazie a tecniche come il 3D-printing e l’Additive Manufacturing, che possono consentire alle imprese di produrre prodotti personalizzati in modo rapido ed efficiente, oppure la Blockchain, che può essere utilizzata per tracciare la filiera dei prodotti, garantendo la trasparenza e la sicurezza dei processi.In questo articolo troverai i diversi modi in cui la tua azienda potrà sfruttare le nuove tecnologie a supporto dell'export.
Con il giusto mix di preparazione, determinazione e strumenti finanziari adeguati, le imprese di tutte le dimensioni possono cogliere le opportunità offerte dai mercati esteri e raggiungere nuovi traguardi di crescita e successo. Scopri di più!
A volte i mercati esteri rappresentano una sfida che, soprattutto alle imprese più piccole, sembra impossibile da affrontare, tanto che spesso tendono a rinunciare a quest’opportunità per paura di non farcela, soprattutto dal punto di vista economico.
È indubbio, infatti, che l’espansione internazionale, dalle forme più semplici come l’esportazione dei propri prodotti o la creazione di partnership con controparti estere, fino a quelle più estreme come l’apertura di un proprio stabilimento produttivo oltre confine, richieda una certa dose di capitale da investire. E nella maggior parte dei casi, i mezzi propri dell’impresa non sono quasi mai sufficienti a coprire le spese.
Cosa fare, quindi? Desistere a priori? Certo che no!
Sono diversi i programmi attivi a supporto dell’internazionalizzazione, ma gli imprenditori molte volte non ne sono a conoscenza e credono di dover affrontare da soli questo percorso in salita. Il primo passo per superare queste difficoltà rimane l’informazione, che troppo spesso non riesce a raggiungere le imprese che vogliono espandersi all’estero.
Gli strumenti di finanza agevolata pubblici
Superato il gap informativo, ci si potrà rendere conto che sono tantissimi, infatti, gli strumenti di finanza agevolata (come voucher, bonus, contributi a fondo perduto, finanziamenti a tasso agevolato, etc.) promossi da vari enti ed istituzioni, sia a livello nazionale che locale, per aiutare le imprese nei loro processi di internazionalizzazione.
Consultare i siti degli enti promotori, che possono essere i vari Ministeri (in particolare il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed il Ministero degli Esteri), le Regioni, le Camere di Commercio, Invitalia, l’Agenzia ICE, SIMEST che gestisce l’operatività del Fondo 394/81 che è prettamente dedicato alla competitività internazionale delle imprese italiane, può essere un buon punto di partenza. Nel caso di progetti che prevedono, per esempio, un investimento greenfield, potrebbe essere opportuno guardare anche a quello che offre il mercato di destino poiché quasi tutti i paesi, anche se in misure e forme diverse, propongono sempre degli incentivi volti ad attrarre gli investimenti dall’estero. Da prendere in considerazione poi, nel caso di progetti transnazionali che presuppongono la collaborazione con partner stranieri, anche i programmi dell’Unione europea che concedono finanziamenti direttamente erogati dalla Commissione europea.
I canali di finanza ordinaria
Ma questi aiuti potrebbero non bastare e potrebbe essere necessario, in caso di limitato capitale proprio e/o assenza di capitale agevolato, attivare i canali di finanza ordinaria, ossia attraverso gli istituiti di credito, le banche, le società finanziarie che possono concedere prestiti a medio e a lungo termine i cui tassi di interesse e le condizioni possono variare a seconda del profilo di rischio dell'impresa e del paese di destinazione, oppure linee di credito che forniscono un accesso flessibile a un pool di fondi che può essere utilizzato per finanziare diverse esigenze aziendali. Esistono poi altri strumenti come il pre-finanziamento, che è una particolare tipologia di finanziamento concesso dalla banca in via strettamente fiduciaria prima che l’esportazione venga materialmente effettuata ed è erogata a fronte della presentazione del contratto di fornitura, o documentazione equivalente da parte dell’esportatore; l’anticipo all’esportazione, che è concesso a fronte della presentazione dei documenti commerciali e doganali comprovanti l’avvenuta esportazione; i finanziamenti sul fatturato che vengono erogati dall’intermediario creditizio in relazione ai volumi annualmente esportati dall’operatore verso i mercati esteri ed a i programmi commerciali di breve termine.
Il ruolo di SACE
Un ruolo fondamentale, in questo contesto, viene svolto dalla nostra società, SACE, il gruppo assicurativo-finanziario italiano, direttamente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale attraverso un’ampia offerta di strumenti e soluzioni a supporto della competitività in Italia e nel mondo. Dal 1977 SACE supporta il sistema bancario per facilitare l’accesso delle imprese al credito assumendo in assicurazione e/o in riassicurazione i rischi a cui sono esposte le imprese italiane nelle loro transazioni internazionali e negli investimenti all'estero. La mission di SACE, infatti, è di sostenere tutte le imprese nel loro percorso di export e internazionalizzazione, aiutandole a cogliere le opportunità nelle aree geografiche ad alto potenziale attraverso una gamma completa di servizi assicurativi e finanziari, dall'assicurazione dei crediti alla protezione degli investimenti esteri, dalle garanzie finanziarie ai servizi di factoring, dalle cauzioni per vincere gare d’appalto alla protezione dai rischi della costruzione, dalla partecipazione al capitale delle imprese ai finanziamenti a tasso agevolato (scopri le nostre soluzioni cliccando qui). Oltre a sostenerle all’estero, con un ruolo rafforzato dalle misure straordinarie previste dal Decreto Liquidità, SACE affianca le imprese anche in Italia con l'obiettivo di aiutarle a rafforzare la liquidità, la resilienza e la competitività complessiva. Tutto questo con un’importante attenzione alla sostenibilità e al sostegno al Green New Deal.
I fondi di investimento
Altre forme di finanziamento includono la possibilità di ricorrere ai fondi di investimento quali possono essere quelli di Venture Capital e quelli di Private Equity. I fondi di Venture Capital investono in imprese ad alto potenziale di crescita, fornendo loro il capitale, e in certi casi anche il know-how, necessario per espandersi all'estero; mentre i fondi di Private Equity investono in imprese mature con l'obiettivo di aumentarne il valore e favorirne la crescita, anche attraverso l'espansione internazionale. Queste società sono disposte ad erogare finanziamenti oppure ad investire nel progetto in cambio di una partecipazione alla proprietà o agli utili prodotti dall’attività, in proporzione al capitale investito, condividendone anche il rischio d’impresa. La maggior parte degli interventi di tali soggetti, così come quelli dei Business Angels (che a differenza dei Venture Capitalist non sono società ma persone fisiche con elevate disponibilità finanziarie che investono nel progetto le proprie risorse economiche e le proprie competenze), sono interventi limitati e spesso rivolti esclusivamente ad imprese ad alto contenuto tecnologico e con elevate prospettive di sviluppo.
L’Equity Crowdfunding
Infine, uno strumento di finanza cosiddetta “alternativa” che ha conosciuto un grande sviluppo negli ultimi anni è quello dell’Equity Crowdfunding, una forma di finanziamento collettivo che permette agli investitori di acquistare quote di una società in cambio del loro investimento. Le piattaforme di Equity Crowdfunding offrono alle startup e alle piccole imprese un modo per raccogliere capitali da un ampio gruppo di investitori. Questa può essere una preziosa fonte di finanziamento per aziende che potrebbero non essere in grado di accedere a fonti tradizionali di capitale.
Consigli utili
Le opportunità di finanziamento per l'espansione internazionale sono numerose e diversificate. La chiave per il successo è individuare la combinazione di strumenti più adatta alle specificità del progetto e del profilo di rischio dell'impresa ricordandosi di:
- informarsi sulle diverse opzioni disponibili;
- pianificare attraverso l’elaborazione di un Business Plan dettagliato (link alla guida completa quando sarà disponibile) che illustri il progetto di internazionalizzazione, le relative esigenze finanziarie e le strategie per la loro copertura;
- diversificare non affidandosi ad un'unica fonte di finanziamento, ma combinando diverse opzioni per ridurre il rischio e massimizzare le opportunità;
- affidarsi ad esperti che siano in grado di fornire un supporto qualificato nella valutazione e nella scelta degli strumenti di finanziamento più idonei.
Con un'attenta pianificazione e una ricerca approfondita, è possibile trovare le risorse finanziarie necessarie per affrontare con successo la sfida dell'espansione internazionale e cogliere le opportunità offerte dai mercati esteri.
Ricorda: SACE è al fianco delle imprese italiane con una gamma completa di strumenti per l'internazionalizzazione. Visita la pagina dedicata alle nostre soluzioni per scoprire di più e se desideri ulteriori informazioni contattaci al numero verde 800 269 264 o in alternativa, compila il modulo su questa pagina e ti ricontatteremo al più presto.