Corea del Sud: emergente protagonista sulla scena globale

La Corea del Sud si posiziona come quarta potenza economica dell’Asia e quattordicesima a livello mondiale. Ubicata nel dinamico Nordest asiatico, la Corea del Sud si distingue per la sua avanzata tecnologia e per le sue efficienti infrastrutture. La capitale Seoul vanta una qualità della vita in costante miglioramento ed è il cuore pulsante di un paese in continua trasformazione, impegnato in un’opera di ammodernamento dei servizi e delle infrastrutture.

La Corea del Sud ha vissuto una trasformazione straordinaria, passando da Nazione in via di sviluppo a potenza regionale in un lasso di tempo relativamente breve. Questa ascesa è stata accompagnata da un ruolo sempre più attivo sulla scena internazionale, caratterizzato da un impegno concreto in operazioni di peacekeeping e tematiche globali. Un esempio emblematico è la sua adesione al DAC (Comitato per l’aiuto allo sviluppo) dell’OCSE nel 2010, diventando il primo Paese a passare da beneficiario di aiuti a erogatore.

 In questo articolo scoprirai le potenzialità del mercato della Corea del Sud

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La Corea del Sud si posiziona come quarta potenza economica dell’Asia e quattordicesima a livello mondiale. Ubicata nel dinamico Nordest asiatico, la Corea del Sud si distingue per la sua avanzata tecnologia e per le sue efficienti infrastrutture. La capitale Seoul vanta una qualità della vita in costante miglioramento ed è il cuore pulsante di un paese in continua trasformazione, impegnato in un’opera di ammodernamento dei servizi e delle infrastrutture.

La Corea del Sud ha vissuto una trasformazione straordinaria, passando da Nazione in via di sviluppo a potenza regionale in un lasso di tempo relativamente breve. Questa ascesa è stata accompagnata da un ruolo sempre più attivo sulla scena internazionale, caratterizzato da un impegno concreto in operazioni di peacekeeping e tematiche globali. Un esempio emblematico è la sua adesione al DAC (Comitato per l’aiuto allo sviluppo) dell’OCSE nel 2010, diventando il primo Paese a passare da beneficiario di aiuti a erogatore.

La Corea del Sud si posiziona come la 12° economia al mondo e 4° in Asia, alle spalle di Cina, Giappone e India, vantando un’economia solida e dinamica. La sua crescita del PIL (che nel 2023 si è attestato a 1,5 miliardi di euro) supera nettamente quella dell’Eurozona e di Nazioni con livelli socioeconomici simili. La forza dell’economia coreana risiede nella capacità di investire in settori industriali ad alto contenuto tecnologico, come l’elettronica, l’ICT, i semiconduttori, il nucleare, la robotica, le biotecnologie, l’intelligenza artificiale e il metaverso. Questa lungimiranza, unita ad un reddito pro-capite passato dai 79 dollari degli anni '60 agli oltre 32.661 nel 2022 (superiore alla media europea), ha permesso al Paese di godere di una crescita economica costante negli ultimi decenni.

A sostenere questo slancio economico vi è un management competente ed efficiente, una manodopera altamente qualificata con un elevato livello di istruzione (oltre il 36% della forza lavoro vanta una laurea) e un sistema infrastrutturale integrato tra i più efficienti al mondo. Fiore all’occhiello sono l’Aeroporto Internazionale di Incheon, eletto miglior aeroporto mondiale dal 2005 al 2014 dall’Airports Council International, il porto di Busan (quinto al mondo per traffico container), la rete ferroviaria ad alta velocità e quella autostradale.

La Corea del Sud ha fatto del commercio internazionale uno dei pilastri del suo sviluppo. Negli anni il Paese ha adottato una strategia di progressiva apertura al mercato estero, siglando 21 accordi di libero scambio (FTA) con 59 Nazioni. Tra i più importanti figurano giganti come gli Stati Uniti (2007), l’Unione Europea (2011) e la Cina (2015). L’accordo di libero scambio con l'Unione Europea, entrato in vigore nel 2011 dopo due anni di negoziati, rappresenta un esempio emblematico di liberalizzazione commerciale. Esso prevede l’eliminazione dei dazi doganali su quasi tutti i prodotti (98,7%) e la rimozione di barriere non tariffarie per le esportazioni europee chiave in Corea, tra cui automobili, prodotti farmaceutici, elettronica e prodotti chimici.

Nonostante il suo successo nell’export, la Corea del Sud, povera di risorse naturali, dipende fortemente dall’importazione di materie prime energetiche, come petrolio, gas naturale, carbone e minerali. Importando oltre il 95% del suo fabbisogno energetico, il Paese punta a diversificare le proprie fonti energetiche e a rafforzare i rapporti con i paesi in via di sviluppo ricchi di risorse naturali. Il 2023 ha visto una crescita economica seppur lenta, sostenuta dall’aumento delle esportazioni di automobili e semiconduttori. Tuttavia, la ripresa dei consumi appare indebolita a causa dell’elevata inflazione e dei tassi di interesse.

Rapporti con l’Italia: un partenariato strategico

 

Le relazioni commerciali tra Italia e Corea del Sud hanno conosciuto un consolidamento nell’ultimo decennio, con il commercio che rappresenta la colonna portante degli scambi bilaterali. Nel 2022, l’Italia si è posizionata come secondo Paese UE per esportazioni verso la Corea del Sud, preceduta solo dalla Germania, e sesto per importazioni.

Oggi Italia e Corea del Sud condividono posizioni comuni su un ampio numero di dossier politici e diplomatici multilaterali, e vantano intensi rapporti in ambito culturale, scientifico ed economico. Sul piano dei rapporti politici, le relazioni tra i due Paesi hanno registrato una svolta nel 2018, in occasione della visita ufficiale in Italia del Presidente Moon Jae-in. In tale contesto, le relazioni bilaterali sono state innalzate a livello di Partenariato strategico. Questo nuovo status ha dato vita a importanti iniziative di cooperazione, tra cui il Dialogo Strategico (inaugurato nel 2020) e gli Incontri Strategici in materia di Industria, Energia e Commercio (avviati nel 2021).

La recente Visita di Stato a Seoul del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha segnato un altro traguardo fondamentale. In questa occasione, sono stati firmati tre importanti accordi che pongono le basi per un ulteriore salto di qualità nella cooperazione economica, scientifica e tecnologica in ambiti strategici per le imprese italiane.

 

L’Italia si conferma come uno dei principali partner commerciali della Corea del Sud, posizionandosi al secondo posto tra i fornitori europei con una quota del mercato complessivo pari all’1,3%. L’Italia è, inoltre, il 16° fornitore mondiale della Corea del Sud con un valore dell’export pari a 6,7 miliardi di euro nel 2023.

 

Investimenti Diretti Italia – Corea del Sud

Al contrario delle relazioni commerciali, gli investimenti tra Italia e Corea del Sud hanno avuto uno sviluppo meno marcato nel tempo. Tuttavia, negli ultimi anni si registrano segnali di crescente interesse da entrambe le parti.

Secondo il Ministero del Commercio, Industria ed Energia, i casi di investimenti italiani in Corea del Sud nel 2023 hanno registrato un aumento del 38% rispetto al 2022, raggiungendo un valore complessivo di 55 milioni di USD. La maggior parte degli investimenti (30 milioni di USD) si è concentrata nei settori strategici dell’elettronica, chimica e automobilistica.

I dati della Export - Import Bank of Korea mostrano che gli investimenti coreani in Italia nel 2023 hanno subito un calo rispetto all’anno precedente, attestandosi a 45 milioni di USD contro gli 81 milioni del 2022. Nonostante questo calo, il commercio al dettaglio dell’abbigliamento rimane il settore più attrattivo per gli investitori coreani, con un ammontare di 38 milioni di USD.

Ad oggi, oltre cento imprese italiane sono presenti in Corea del Sud, prevalentemente attraverso uffici di rappresentanza, filiali commerciali, agenti esclusivi e sussidiarie. I settori più rappresentati sono la meccanica, la moda, l’agroalimentare e l’automotive. Quasi tutte le grandi firme della moda italiana sono inoltre stabilmente presenti in Corea. Tuttavia, il numero di imprese con impianti di produzione è ancora limitato. I settori con buone prospettive sono i seguenti:

-          Costruzioni: un mercato in continua espansione, caratterizzato da un elevato reddito pro-capite. Le sfide includono una concorrenza agguerrita da parte dei conglomerati nazionali, i cosiddetti “chaebol”, che dominano il settore attraverso apposite controllate, come Hyundai Engineering & Construction, Daewoo E&C, Samsung C&T Corp. Le dimensioni e la managerializzazione dell’impresa, dunque, assumono un ruolo fondamentale pe competere con questi colossi. Nonostante le sfide, il settore offre interessanti opportunità soprattutto nell’ambito dell’edilizia residenziale (con Seoul che vanta uno dei mercati immobiliari più costosi al mondo), autostrade e ferrovie, energia, progetti commerciali e industriali.

-          Difesa: è un settore in crescita costante, con un budget in aumento destinato alla ricerca e sviluppo. Il Governo sudcoreano ambisce a diventare un player globale nel settore delle esportazioni di armi, concentrandosi attualmente sul Sud-est asiatico, ma con un occhio di riguardo verso nuovi mercati in Medio Oriente e Sud America.

-          Logistica e trasporti: La Corea è un importante snodo logistico del Nord-est asiatico. Il Paese ha sviluppato nell’ultimo quindicennio una solida rete infrastrutturale e una serie di politiche volte a favorire il suo ruolo di hub regionale. Inoltre, il Governo coreano, movimentando via mare il 95% del proprio export, ha sviluppato il progetto “U-port” (Ubiquitous Port) all’interno della sua strategia “e-Government”. Questo sistema digitale garantisce la completa disponibilità e trasparenza delle informazioni relative al movimento di navi e merci, facilitando la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti (autorità portuali, dogana, spedizionieri, armatori, ecc.).  Nel 2012 Italia e Corea hanno siglato un Memorandum d’intesa per la cooperazione in materia di ICT e innovazione nel campo dei trasporti marittimi. Questo accordo ha permesso l’integrazione dei sistemi di gestione digitale della logistica, rendendo possibile un accesso sempre maggiore, da parte coreana, ai 24 porti commerciali italiani. Infine, il piano strategico per lo sviluppo di “smart harbors” entro il 2030, con 31 porti dedicati al commercio e 29 alla logistica domestica, offre interessanti prospettive per le imprese italiane.

-          Prodotti chimici: Il settore chimico coreano rappresenta il quinto al mondo per dimensioni, con un valore stimato di circa 102 miliardi di euro nel 2020. Negli ultimi 50 anni, ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo economico del paese, passando da una produzione legata alla petrolchimica di base a un modello incentrato su grandi gruppi privati orientati a segmenti ad alto valore aggiunto. Tale transizione, concretizzatasi compiutamente a partire dagli anni '90, è stata favorita sia dall'incorporazione di tali produzioni in altri settori trainanti dell'economia coreana (semiconduttori, automotive, ecc.) che dal consolidamento delle industrie di Paesi quali Cina o Arabia Saudita. Per quanto riguarda i c.d. “fine chemicals” (componenti farmaceutici, pesticidi, coloranti, adesivi, pigmenti e vernici, ecc.) le produzioni coreane, avviate a partire dagli anni ‘70 grazie all’adozione di tecnologie sviluppate in Paesi maggiormente avanzati, hanno progressivamente sostituito le importazioni.

-          Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili): Il governo del Presidente Yoon ha deciso di puntare nuovamente sull’energia nucleare, invertendo la rotta rispetto alle politiche del suo predecessore Moon Jae-in, che favorivano le energie rinnovabili e il gas naturale. Questo cambio di strategia mira a ridurre la dipendenza dalle importazioni energetiche e a garantire una maggiore stabilità del sistema energetico nazionale. Nonostante ciò, l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 rimane una priorità per il governo Yoon. La differenza rispetto al piano di Moon risiede nel mix energetico utilizzato per raggiungerlo.

Il "New Green Deal" continua ad essere un punto focale per le politiche ambientali. Questo programma promuove attivamente lo sviluppo di energie rinnovabili, in particolare idrogeno, solare ed eolico. L’idrogeno rappresenta una priorità strategica per la Corea del Sud, che vanta una posizione di leadership globale in questa tecnologia. Infine, sono stati stanziati 2,3 miliardi di dollari per incentivare l’adozione di auto a idrogeno entro il 2022. Oltre a sviluppare le necessarie infrastrutture di ricarica, il piano mira a promuovere l’utilizzo di queste vetture nel trasporto pubblico urbano.

Cosa esportare

Lo scambio commerciale tra Unione Europea e Corea del Sud ha superato i 100 miliardi di USD annui, con una bilancia commerciale favorevole ai paesi europei. L’Italia si conferma un partner commerciale di primaria importanza per la Corea del Sud con un interscambio commerciale bilaterale che nel 2023 cha raggiunto i 12,47 miliardi di euro. La Repubblica di Corea rappresenta la terza destinazione asiatica per l’export italiano, preceduta solo da Cina e Giappone. Nel 2023, le esportazioni italiane verso il colosso asiatico hanno raggiunto i 6,7 miliardi di euro, con un leggero calo (-5%) rispetto al 2022, ma dopo un significativo incremento del 2022 rispetto al 2021 (+33%).   

Le principali voci dell’export verso la Corea del Sud nel 2023 sono state: prodotti in pelle (21% del totale), macchinari industriali (12%), calzature (6,8%), abbigliamento (6,5%), gioielleria (4,4%), prodotti farmaceutici (4,3%). Più nello specifico, l’Italia vanta dei primati in svariati comparti: è il 1° fornitore per pelletteria e oreficeria, 2° fornitore di olio d’oliva, 3° fornitore per vini, abbigliamento, calzature, caffè e macchine agricole, 4° fornitore per macchine da imballaggio.

Pelletteria: L’Italia è il primo fornitore di pelletteria e gioielleria in Corea del Sud, con una quota di mercato rispettivamente del 42,3% e del 4,4%.

Alimenti: L’Italia è il 21° fornitore di prodotti alimentari alla Corea del Sud, con una quota dell’1,1%. Inoltre, il Belpaese celebra posizioni di primo piano in alcuni segmenti specifici, come l’olio d'oliva (2° fornitore), la pasta (3° fornitore) e i vini (3° fornitore). La popolarità della cucina italiana e la crescente richiesta di prodotti autentici favoriscono le esportazioni in questo settore.

Macchinari: Il settore meccanico costituisce storicamente la prima voce dell’export italiano in Corea. Nonostante ciò, le importazioni coreane di macchinari dall’Italia sono limitate: l’Italia figura al 10° posto tra i Paesi fornitori, con una quota sul totale import al 1,46% nel 2021. I prodotti italiani sono competitivi sul prezzo ma fra i coreani è diffusa la percezione che siano qualitativamente inferiori alle macchine giapponesi o tedesche.

Cosmetici: Il mercato cosmetico in Corea del Sud è in continua espansione, con una domanda in aumento sia per i prodotti nazionali che per quelli importati. L'Italia si posiziona come sesto fornitore, con una quota del 4,4% e un valore delle esportazioni che nel 2022 ha raggiunto i 90 milioni di dollari. Tra i prodotti cosmetici coreani più richiesti troviamo quelli per la cura della pelle (che rappresentano oltre il 51% del mercato totale) e quelli dedicati agli uomini, un segmento che ha fatto registrare una crescita significativa negli ultimi anni.

Abbigliamento: L’Italia si conferma leader nel settore della moda in Corea del Sud, posizionandosi come fornitore di riferimento per abbigliamento, calzature e pelletteria di alta qualità. Il mercato coreano, sofisticato e attento ai dettagli, ricerca capi distintivi che offrano un valore aggiunto. I consumatori sono sensibili al prestigio dei brand e all’originalità del design. Seoul è considerata un vero e proprio hub della moda, dove le firme più prestigiose del mondo sfilano le ultime tendenze. La cultura pop coreana, conosciuta come Hallyu, gioca un ruolo fondamentale nella diffusione dei nuovi trend e nell'aumentare la richiesta di prodotti di alta gamma. I coreani sono molto sensibili al prestigio del marchio e all'originalità del prodotto. In passato, il "Made in Italy" era sufficiente a conquistare il consumatore, oggi è necessario offrire qualcosa di più: innovazione, esclusività e una forte identità del brand.

La Corea del Sud è una potenza economica in ascesa con una delle economie più dinamiche dell'Asia. È diventata un protagonista importante sulla scena globale grazie ai suoi investimenti in innovazione tecnologica e a una forza lavoro altamente qualificata. L’Italia è un partner commerciale chiave per la Corea del Sud, con opportunità per le imprese italiane in settori come moda, macchinari e prodotti chimici.

 

 



 

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