Credito Sostenibile per le PMI

 

Il notevole impulso verso una trasformazione del sistema economico orientata alla sostenibilità evidenzia l'importanza crescente degli investimenti ESG nel settore finanziario e nei rapporti interaziendali. La valutazione esclusiva dei dati finanziari non è più adeguata: per le PMI e le imprese, il rispetto dei principi legati alla sostenibilità è diventato imperativo dal punto di vista etico e l'inclusione degli aspetti ESG nei processi porta a notevoli miglioramenti in termini di credibilità e merito creditizio. Le istituzioni finanziarie dimostrano un interesse sempre più marcato nel finanziare imprese in linea con i parametri europei di sostenibilità - in particolare rispetto alla considerazione e mitigazione dei rischi di cambiamento climatico - e, al contrario, una propensione a evitare il supporto finanziario a progetti aziendali con impatti ambientali negativi[1].

Più in generale, le aziende che ottengono performance ESG[2] eccellenti evidenziano anche una maggiore solidità finanziaria e minori rischi creditizi. Questo fenomeno, che va oltre le dimensioni aziendali, assume una particolare rilevanza per le piccole e medie imprese, le quali possono beneficiare di potenziali vantaggi in termini di rischio finanziario, adottando politiche di sostenibilità avanzate.

Nel settembre 2015, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha ratificato ufficialmente i "17 Sustainable Development Goals[3]" (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile); da allora, la normativa europea ha avviato un processo evolutivo in linea con la transizione ESG del sistema economico e finanziario. Tale evoluzione comprende importanti iniziative incardinate nell’EU Green Deal[4] del 2019, che ha nel corso del tempo:

●     messo a disposizione risorse sostanziali a favore della transizione verde;

●     visto un impegno in termini di aspettative e linee guida dell'European Banking Authority (EBA);

●     normato con Regolamenti e Direttive ESG il panorama legislativo comunitario, introducendo ad esempio la Sustainable Finance Disclosure Regulation[5] (SFRD) e la Tassonomia Europea[6].

È indiscutibile che questi repentini cambiamenti normativi richiedano una riconsiderazione delle modalità di gestione del credito.

 

In questo articolo approfondirai il tema del Credito Sostenibile per le PMI
Contenuto Premium
Per poter visualizzare il contenuto completo accedi o registrati sul portale.

1. Il quadro di mercato del Credito Sostenibile: contesto, regolamentazione e obiettivi

Il notevole impulso verso una trasformazione del sistema economico orientata alla sostenibilità evidenzia l'importanza crescente degli investimenti ESG nel settore finanziario e nei rapporti interaziendali. La valutazione esclusiva dei dati finanziari non è più adeguata: per le PMI e le imprese, il rispetto dei principi legati alla sostenibilità è diventato imperativo dal punto di vista etico e l'inclusione degli aspetti ESG nei processi porta a notevoli miglioramenti in termini di credibilità e merito creditizio. Le istituzioni finanziarie dimostrano un interesse sempre più marcato nel finanziare imprese in linea con i parametri europei di sostenibilità - in particolare rispetto alla considerazione e mitigazione dei rischi di cambiamento climatico - e, al contrario, una propensione a evitare il supporto finanziario a progetti aziendali con impatti ambientali negativi[1].

Più in generale, le aziende che ottengono performance ESG[2] eccellenti evidenziano anche una maggiore solidità finanziaria e minori rischi creditizi. Questo fenomeno, che va oltre le dimensioni aziendali, assume una particolare rilevanza per le piccole e medie imprese, le quali possono beneficiare di potenziali vantaggi in termini di rischio finanziario, adottando politiche di sostenibilità avanzate.

Nel settembre 2015, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha ratificato ufficialmente i "17 Sustainable Development Goals[3]" (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile); da allora, la normativa europea ha avviato un processo evolutivo in linea con la transizione ESG del sistema economico e finanziario. Tale evoluzione comprende importanti iniziative incardinate nell’EU Green Deal[4] del 2019, che ha nel corso del tempo:

●     messo a disposizione risorse sostanziali a favore della transizione verde;

●     visto un impegno in termini di aspettative e linee guida dell'European Banking Authority (EBA);

●     normato con Regolamenti e Direttive ESG il panorama legislativo comunitario, introducendo ad esempio la Sustainable Finance Disclosure Regulation[5] (SFRD) e la Tassonomia Europea[6].

È indiscutibile che questi repentini cambiamenti normativi richiedano una riconsiderazione delle modalità di gestione del credito. Unicamente a titolo di esempio, si consideri il caso del Regolamento EU 852/2020 relativo Tassonomia Europea, che nelle sue previsioni di disclosure per gli operatori finanziari dedica particolare rilevanza al Green Asset Ratio, “GAR”, rapporto che vede al numeratore gli attivi creditizi che finanziano attività economiche allineate alla Tassonomia (sul totale attivo. Gli operatori soggetti a questa informativa banche dovranno pubblicare il proprio GAR a partire dal 1° gennaio 2024, rispondendo all’obiettivo delle authorities di fornire un KPI di facile comprensione che clienti, gli investitori e le autorità di vigilanza possono utilizzare per valutare, misurare e confrontare l’allineamento alla Tassonomia di portafogli ed esposizioni, e quindi la sostenibilità delle banche e i loro percorsi di miglioramento periodici. Con tale incentivo, non stupisce quindi che gli operatori coinvolti stiano riposizionando i propri servizi verso un’offerta quanto più possibile sostenibile, per rincorrere i vantaggi di mercato e reputazionali connessi, integrando nei propri processi di valutazione delle controparti anche vere e proprie due diligence ESG pensate per comprendere al meglio le caratteristiche di sostenibilità dei propri clienti nonché, nei casi più virtuosi, per influire nella definizione di tassi e condizioni contrattuali.

Nel pacchetto di regolamentazione in ambito finanza sostenibile, infine, impossibile non citare nel presente modulo il Regolamento Green Bond Standard, prima normativa organica che, a livello mondiale, disciplina le obbligazioni verdi entrando nel merito delle disclosure, delle strategie per la transizione ecologica e del ruolo delle società di revisione nella verifica di dati e informazioni condivise.

Questo Regolamento, approvato il 5 ottobre 2023 dal Parlamento Europeo e in vigore dalla fine del 2024, prevede che tutte le imprese che sceglieranno di adottare il marchio EuGB nella commercializzazione di un green bond, saranno tenute a rispettare anche una serie di misure fra cui la divulgazione di informazioni rilevanti su come saranno utilizzati i proventi del titolo, impegnandosi a predisporre una strategia per la transizione verde dell’impresa e a dimostrare come tali investimenti contribuiscono alla sua realizzazione. Tali obblighi di informativa, stabiliti in appositi template (“formati modello”), potranno essere rispettati anche dalle società che emettono obbligazioni che non sono ancora in grado di rispettare tutte le norme dell’EuGB, ma che desiderano comunque manifestare le loro aspirazioni ESG.

In termini di contenuto, il punto fondamentale è che i proventi delle obbligazioni verdi europee devono obbligatoriamente essere assegnati, conformemente alla Tassonomia EU, a una serie di impieghi, tassativamente indicati dal Regolamento, e in conformità a definiti “criteri di vaglio tecnico”.

Il Regolamento istituisce un sistema di registrazione e un quadro di vigilanza per revisori esterni, ossia i soggetti indipendenti responsabili della valutazione del rispetto delle norme. Stabilisce inoltre che gli eventuali conflitti di interesse, effettivi o potenziali, che possano riguardare i revisori esterni, debbano essere adeguatamente identificati, eliminati o gestiti, e divulgati in modo trasparente.

2. Gli strumenti di credito a disposizione e le strategie di finanziamento

In questa sezione presenteremo, con una vista di alto livello, gli strumenti a disposizione delle PMI per finanziare la propria crescita in modo sostenibile e responsabile, associando poi le possibilità anche a strategie e, più in generale, fattori contestuali da tenere in considerazione nella definizione della quantità e tipologia di leva su cui fare affidamento.

2.1 Principali strumenti sul mercato: prestiti, garanzie e obbligazioni ESG

Nel panorama in continua evoluzione verso pratiche aziendali più sostenibili, diversi strumenti finanziari hanno assunto un ruolo cruciale nel favorire la sostenibilità. Di seguito sono rappresentati i principali strumenti che, a diverso livello e con diverse possibilità di utilizzo integrato o coordinato, sono a disposizione delle PMI, suddivisi in strumenti di debito e garanzie.

 

A)   Strumenti di debito
Loan: mutui e prestiti riconosciuti a fronte del vincolo di restituzione del capitale entro un dato termine temporale e con l’integrazione, tranne casi particolari, di una somma ulteriore calcolata sulla base di un interesse definito. I finanziamenti sono usualmente erogati solo a seguito della verifica di garanzie, sono tendenzialmente finalizzati all’acquisto di beni o servizi predefiniti a monte e devono rispettare determinate condizioni contrattuali (rateizzazione, termini e condizioni, tassi nominale ed effettivo).
Strumento Descrizione Vantaggi
Green Loan / Prestiti green I green loan rappresentano finanziamenti destinati alle imprese per finanziare o rifinanziare (in tutto o in parte) nuovi e/o esistenti progetti classificabili come “green”, anche in linea con la Tassonomia UE. Le principali caratteristiche che accomunano i green loan sono:
●  la destinazione dei proventi: i proventi generati saranno esclusivamente destinati al finanziamento e/o rifinanziamento di progetti green che contribuiscono in modo chiaro e misurabile a migliorare l'ambiente;
●  il processo di valutazione: i finanziatori condurranno una valutazione approfondita per determinare l'eleggibilità dei progetti, garantendo che siano in linea con gli obiettivi prefissati di sostenibilità;
●  la tracciabilità dei flussi: affinché vi sia una chiara trasparenza, i proventi saranno accreditati su un conto corrente dedicato o tracciati attraverso un sistema debitamente designato;
●  la reportistica: con una periodicità definita (usualmente annuale) deve essere redatto un report che attesti in modo chiaro e trasparente l'utilizzo "green" dei proventi derivanti dal finanziamento fino al completo impiego.
Tra i vantaggi principali, risalta la facilità di accesso al credito grazie alla crescente presenza di plafond dedicati a progetti green da parte degli istituti di credito.
Non secondaria è la presenza, spesso, di tassi favorevoli e condizioni contrattuali vantaggiose rispetto a prestiti e mutui tradizionali.
Infine, i vantaggi sono inoltre estesi agli aspetti reputazionali, tematica comune a tutti gli strumenti ESG ma particolarmente valida per green loan e green bond, che sono entrati nell’immaginario collettivo anche divulgativo.
Sustainability Linked Loan I Sustainability Linked Loan rappresentano finanziamenti che incentivano il beneficiario, tipicamente attraverso una riduzione del costo, a raggiungere predeterminati obiettivi ESG - Environmental, Social e Governance - (indipendentemente da come i proventi derivanti da tale finanziamento vengano utilizzati). Le principali caratteristiche che accomunano i Sustainability Linked Loan sono:
●  la strategia di sostenibilità: il beneficiario deve illustrare come gli obiettivi della sua strategia di sostenibilità siano allineati ai target ESG perseguiti attraverso il finanziamento.
●  gli obiettivi ESG: gli obiettivi saranno selezionati dal beneficiario, concordati con i finanziatori e dovranno essere verificati almeno annualmente durante l'intera durata del finanziamento.
●  l’impatto sul pricing: ogni anno in cui l'impegno legato agli obiettivi ESG è rispettato, verrà applicato uno sconto sul finanziamento per premiare i risultati ottenuti.
●  la reportistica: il beneficiario è tenuto a presentare annualmente una reportistica sulle performance in relazione agli obiettivi di sostenibilità definiti nel contratto. Tale reportistica è soggetta a revisione esterna, consentendo la certificazione interna solo se l'azienda possiede le competenze necessarie.
Tra i benefici principali, è degna di nota la diminuzione del costo del finanziamento una volta raggiunti gli obiettivi ESG stabiliti nel contratto, nonché le potenzialità dello strumento in termini di flessibilità e customizzazione. Gli strumenti sustainability linked sono più personalizzabili a seconda delle necessità e dei progetti che sottendono alla necessità di finanziamento, e sono quindi molto appetibili anche per le aziende di dimensioni contenute.
Bond: titolo di stampo obbligazionario, con la cui emissione si mette sul mercato parte del debito di una società emittente, che quindi può finanziare la propria crescita impegnandosi a restituire all’obbligazionista il capitale sottoscritto più gli interessi previsti dal contratto, usualmente in cedole, fino ad una scadenza prefissata.
Green Bond / Obbligazioni verdi Le “obbligazioni verdi”, o Green Bond, sono strumenti finanziari relativamente nuovi, ma che hanno conosciuto un tasso di crescita straordinario negli ultimi dieci anni. Sono obbligazioni come tutte le altre, la cui emissione è legata a progetti che hanno un impatto positivo per l’ambiente, come l’efficienza energetica, la produzione di energia da fonti pulite, l’uso sostenibile dei terreni ecc.
I Green Bond permettono infatti di finanziare vari tipi di progetti con caratteristiche di sostenibilità ambientale, come il trattamento dell’acqua e dei rifiuti, iniziative legate alla prevenzione e controllo dell’inquinamento, infrastrutture per i trasporti.
I Green Bond si compongono di quattro elementi fondamentali:
●  destinazione dei proventi: destinazione dei proventi a progetti relativi a tematiche ambientali.
●  processo di valutazione e selezione del progetto: obiettivi ambientali, sostenibilità del progetto finanziato e, ove possibile, i criteri di esclusione o qualsiasi altro processo che venga applicato per identificare e gestire potenziali rischi che possano avere impatti ambientali e/o sociali correlati.
●  gestione dei proventi: massima trasparenza nella comunicazione riguardo la gestione dei proventi.
●  attività di reporting: report periodici per aggiornare gli investitori sull’avanzamento dei progetti.
Le emissioni di Green Bond danno la possibilità di attingere al volume in forte crescita degli investimenti sostenibili e offrono l’opportunità di una precisa destinazione d’uso. Sono inoltre facilmente valorizzabili in termini comunicativi e reputazionali, poiché ormai entrati anche nel gergo finanziario non tecnico ma divulgativo. Inoltre, gli elementi fondamentali presentano forti sinergie con altri ambiti di posizionamento ESG, quale il reporting di sostenibilità o i rating, permettendo quindi di sfruttare sinergie ed efficienze progettuali.
Social bond / Obbligazioni sociali o a impatto Le obbligazioni sociali, o social bond, sono titoli obbligazionari i cui proventi sono destinati a finanziare nuovi progetti/ rifinanziare progetti esistenti con un impatto sociale positivo. I progetti sono rivolti in particolare a specifiche fasce della popolazione, identificate come a basso reddito, disoccupate o altrimenti vulnerabili.
I social bond presentano caratteristiche finanziarie simili a quelle delle obbligazioni tradizionali in termini di scadenza, qualità del credito e profilo creditizio dello stesso emittente.
Questi strumenti possono svolgere un ruolo complementare nei portafogli obbligazionari degli investitori, rappresentando un’importante fonte di finanziamento per la transizione verso un’economia più inclusiva.
I social bond possono essere una soluzione ottimale per incrementare la diversificazione del portafoglio e rappresentano una solida piattaforma in termini di impegno degli emittenti su temi sociali, di trasparenza e di misurazione degli impatti. Gli investitori con un approccio di lungo termine dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di investire in questo nuovo mercato per sostenerne lo sviluppo e trarre vantaggio dalla sua crescita futura.
Sustainability - linked bond I Sustainability-Linked Bonds sono obbligazioni dotate di caratteristiche finanziarie e strutturali che variano a seconda del raggiungimento di obiettivi predefiniti, relativi alla performance di sostenibilità dell'emittente. A differenza dei titoli green, social e sustainable, i cui proventi sono destinati a finanziare progetti ambientali e sociali, le risorse finanziarie raccolte con gli SLB non sono destinate a finalità specifiche; il ricorso a tali strumenti consente agli operatori caratterizzati da elevata intensità di emissioni di anidride carbonica di associare esplicitamente i propri impegni verso la sostenibilità a indicatori specifici, beneficiando così di una migliore reputazione. Inoltre la possibilità di emettere SLB favorisce l’accesso al mercato della finanza sostenibile a società di piccole dimensioni non in grado di rispettare i più onerosi requisiti di trasparenza e monitoraggio richiesti per gli strumenti green, social e sustainable. Risultano particolarmente utili per emittenti i cui investimenti ‘verdi’ non sono di entità sufficiente a rendere economica l’emissione di Green o social bond, favorendo l’accesso al mercato della finanza sostenibile a società di piccole dimensioni, o per società che stanno adattando la propria strategia verso la transizione sostenibile, offrendo inoltre un beneficio dal punto di vista reputazionale. Il forte grado di flessibilità nel decidere le caratteristiche strutturali e finanziarie dello strumento, che rende gli emittenti potenzialmente in grado di soddisfare le esigenze di un ampio ventaglio di investitori.

 

B)   Strumenti di garanzia
Garanzie: la garanzia finanziaria è una fideiussione bancaria o polizza fideiussoria assicurativa sottoscritta da un operatore economico a tutela della riscossione del credito vantato da una controparte. Può essere richiesta:
●      agli istituti bancari o alle società assicurative abilitate al rilascio di cauzione o autorizzate all'esercizio del ramo cauzione; oppure
●      all’Unione Europea, allo Stato o agli Enti locali, sotto forma di garanzie pubbliche, nei casi in cui le Istituzioni si affiancano alle imprese che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario.
Strumento Descrizione Vantaggi
Garanzie verdi Tendenzialmente riconducibili alla categoria delle garanzie pubbliche, sono garanzie dedicate al sostegno a progetti volti ad agevolare la transizione verso un sistema economico sostenibile. Sul mercato italiano in particolare, tra gli interventi finanziabili spiccano quelli destinati a:
●   agevolare la transizione verso un’economia pulita e circolare
●   integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili
●   accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile e multimodale
●   ridurre e/o prevenire l’inquinamento, ripristinare gli ecosistemi e la biodiversità, promuovere la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici e proteggere le acque e le risorse marine.
I benefici dello strumento sono quelli tipici delle garanzie, ma declinati con particolare rigore e peso specifico sulle dinamiche ESG, e in particolare collegate all’efficientamento energetico e produttivo. Attraverso tali strumenti è possibile ottenere un accesso facilitato a finanziamenti - a seconda delle caratteristiche della garanzia, anche a medio e lungo termine - nonché un incremento sostanziale delle linee di fido disponibili presso il sistema bancario di riferimento.

 

2.2. Strategie diverse per un accesso efficace al finanziamento

Come intuito dal ricco quadro presentato nel paragrafo precedente, in un contesto in cui la sostenibilità assume un ruolo sempre più centrale, le PMI hanno l'opportunità di accedere a nuove e specifiche fonti di finanziamento per lo sviluppo del loro business, contribuendo a creare valore non solo per sé stesse, ma anche per la società.

È essenziale, quindi, avere una chiara comprensione della propria posizione finanziaria, studiare approfonditamente il framework normativo di riferimento e conoscere in maniera dettagliata i vari strumenti a disposizione. In questi processi, due sono le “famiglie” di interlocutori che possono aiutare le piccole e medie imprese nel complesso panorama del credito, e nell’ancor più complesso sottoinsieme del credito sostenibile:

●     le Istituzioni pubbliche, che agiscono sia da finanziatori che da abilitatori del finanziamento privato, e le cui modalità di intervento saranno indagate nel paragrafo 3 del presente Modulo;

●     gli istituti di credito, e gli advisor commerciali, impegnati a presentare al mercato le proprie soluzioni.

Proprio il ruolo di banche e advisor commerciali diventa cruciale, fungendo da partner finanziario in grado di affiancare e sostenere gli imprenditori nelle loro scelte e valutazioni, fornendo un quadro del merito creditizio di ogni operatore e delle possibilità a disposizione per migliorarlo, integrarlo o sfruttarlo al meglio. Il merito creditizio, infatti, non dipende solo dalle caratteristiche finanziarie dell'azienda ma bensì è influenzato anche dalla finalità del finanziamento e dal tipo di strumento finanziario scelto.

L’obiettivo per le PMI deve essere in primo luogo quello di trovare gli strumenti che ottimizzino il ritorno in termini sia economici ma anche sostenibili. In questo senso, un approccio chiave consiste nella diversificazione delle fonti di finanziamento e quindi della considerazione non solo delle tradizionali opzioni di prestiti bancari, ma anche strumenti finanziari innovativi come il microcredito, che si adattano meglio alle loro dimensioni e ai loro piani di crescita. Diversificare le fonti riduce la vulnerabilità a cambiamenti del mercato e migliora la resilienza finanziaria.

Inoltre, altro comportamento virtuoso per le PMI è quello di impegnarsi a sviluppare relazioni solide con investitori locali e le reti di business di settore. La partecipazione attiva nelle comunità locali e la costruzione di legami fidati con investitori privati o organizzazioni locali possono facilitare l'accesso a finanziamenti mirati e sostenere la crescita a livello regionale.

Infine, da non sottovalutare come possibilità di finanziamento ancillare e minoritaria, un'altra strategia efficace sta nell'utilizzo delle piattaforme di crowdfunding. Questa opzione non solo offre alle PMI l'opportunità di raccogliere fondi da un vasto numero di piccoli investitori, ma crea anche un coinvolgimento diretto della comunità, contribuendo a costruire una base di sostenitori locali.

Come ormai chiaro, l'evoluzione del panorama finanziario verso la sostenibilità del credito porta con sé nuove sfide e, al contempo, apre la strada a strumenti finanziari innovativi e ad opportunità emergenti. Per i fornitori di capitale, una delle sfide principali legate alla sostenibilità del credito risiede nel bilanciare la crescente domanda di finanziamenti sostenibili con la necessità di garantire standard elevati di valutazione del rischio.

Nel quadro rappresentato, è opportuno evidenziare come, nell'ambito dei mercati finanziari, si stia osservando un crescente riconoscimento della finanza sostenibile[7], grazie all’azione dell'European Banking Authority (EBA), che sempre più promuove l'uso di strumenti finanziari orientati alla sostenibilità ambientale. Il quadro di riferimento è quindi in repentino movimento al momento della stesura del presente contributo, e potrebbe comportare una revisione dei requisiti prudenziali applicabili agli istituti di credito al fine di favorire prestiti e investimenti sostenibili attraverso incentivi più consistenti.

Di conseguenza, le imprese potrebbero beneficiare di maggiori opportunità di finanziamento da parte delle banche, supportate anche da interventi statali e comunitari - prime tra tutte la disponibilità di risorse specifiche all'interno dei fondi europei.

3. Suggerimenti sull'accesso al credito sostenibile per PMI e Microimprese

3.1 Possibilità accesso al credito delle PMI

Come rappresentato, a disposizione degli operatori economici c’è ad oggi un panorama ampio e variegato di strumenti di “leva finanziaria ESG”, nell’accezione più ampia del termine.

Ad integrazione di quanto anticipato precedentemente, in questa sede si rappresentano alcune delle possibilità di stampo pubblico che, al momento della stesura, le PMI italiane hanno a disposizione per agevolare la propria crescita e consolidare il proprio business in modo responsabile.

In ambito credito sostenibile, infatti, il principale suggerimento che è possibile fornire, oltre a quello generale che attiene alla conoscenza teorica degli strumenti, è di monitorare periodicamente le opportunità che non solo il privato ma anche le Istituzioni mettono a disposizione delle PMI. Il panorama di incentivi pubblici sotto forma di agevolazioni e contributi alle imprese raccoglie un numero elevato di misure che, perseguendo obiettivi molto diversi - innovazione, sviluppo d’impresa, sostegno agli investimenti, incentivi fiscali -, coprono un ampio spettro di necessità degli operatori economici.

A tal proposito, si condividono di seguito a titolo di esempio tre misure patrocinate dal MIMIT[8] (precedentemente MISE), che ben rappresentano le varie tipologie di incentivi a sostegno del tessuto economico italiano in ambito responsabile o sostenibile.

La “Nuova Sabatini” e la sua versione “green”

___________________________________________________________________

La Nuova Sabatini[9] mira ad agevolare l’accesso al credito per le imprese e a potenziare la competitività del sistema produttivo italiano, fornendo supporto finanziario per l'acquisto o il noleggio di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali per la produzione e hardware, inclusi software e tecnologie digitali.

All’interno della misura la nuova linea di intervento Sabatini Green, volta a sostenere le PMI nell'acquisizione di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, destinati all'uso produttivo e caratterizzati da un basso impatto ambientale.

Possono richiedere il finanziamento/leasing le piccole e medie imprese con sede legale o unità locale in Italia. L'erogazione, che è subordinata alla valutazione del merito di credito dell'impresa da parte dell'istituto di credito/società di leasing erogante, deve essere destinata all'acquisto di macchinari, impianti, beni strumentali, attrezzature e hardware nuovi, tutti destinati all'uso produttivo.

La sua durata massima è di 5 anni dalla data di stipula del contratto di finanziamento, che può avere importo tra i 20.000 euro e i 4 milioni per impresa beneficiaria, frazionabile in più acquisti. Il finanziamento inoltre può essere assistito dalla garanzia del Fondo di Garanzia fino al 80% del suo ammontare massimo, previo esame del Fondo stesso.

Il Fondo per il credito alle PMI vittime di mancati pagamenti

___________________________________________________________________

Già da tempo è stato istituito a livello nazionale un Fondo destinato alle piccole e medie aziende che a causa di un mancato pagamento sperimentano difficoltà o potenziali crisi di liquidità a causa dei mancati pagamenti da parte dei debitori imputati. L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero, di massimo 500.000 euro (e comunque non superiore ai crediti vantati nei confronti dei debitori imputati) e di durata compresa tra i tre e i dieci anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di due anni.

Il sostegno alle startup innovative

___________________________________________________________________

Lo strumento Smart&Start Italia è la misura pensata per promuovere, su tutto il territorio nazionale, le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità. Lo strumento, già da tempo attivo, è ammissibile per i piani di impresa (anche realizzati in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori) relativi alla produzione di beni e l’erogazione di servizi che presentano almeno una delle seguenti caratteristiche:

●     significativo contenuto tecnologico e innovativo;

●     sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale; dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things;

●     valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).

A tali misure si aggiungono inoltre tutte quelle riconducibili al credito sostenibile in maniera indiretta, in quanto capaci di agevolare la transizione delle PMI verso un’economia sostenibile e innovativa. Tra queste spiccano, sempre a titolo di esempio, quelle legate:

●     al tema delle già citate garanzie verdi, che sul contesto italiano vedono già da anni una delle loro principali declinazioni nel prodotto delle Garanzie SACE Green, destinato a supportare tutti quei progetti rispondenti ai parametri previsti nel Regolamento EU 852/2020 e quindi destinati al perseguimento dei sei obiettivi della Tassonomia EU:

○     Mitigazione dei cambiamenti climatici;

○     Adattamento ai cambiamenti climatici;

○     Protezione acque e risorse marine;

○     Economia circolare;

○     Prevenzione e riduzione inquinamento;

○     Protezione e ripristino biodiversità e ecosistemi.

Per ognuno degli obiettivi lo strumento prevede apposite Fattispecie progettuali, Casistiche di attività nonché Requisiti / Verifiche di idoneità, delineando un quadro articolato ma chiaro del fine perseguito dalla garanzia stessa;

●     al factoring sostenibile, e quindi alla possibilità di ottenere liquidità dai crediti commerciali o fiscali[10]. In questo ambito si colloca ad esempio lo strumento SACE dell’ESG reverse factoring che, con l’obiettivo di agire non solo come canale di supporto finanziario ma anche come veicolo di sensibilizzazione, prevede per i fornitori di grandi operatori una valutazione ESG direttamente correlata al pricing, e quindi il tasso di sconto, applicato al factoring. Nell’ambito dello strumento, che si avvale di una piattaforma dedicata, è inoltre previsto un meccanismo di suggerimenti e azioni utili a migliorare la propria performance di sostenibilità nel tempo, in modo da creare un meccanismo virtuoso per l’operatore valutato sia in termini strategici che economici.

Ulteriori approfondimenti potrebbero essere dedicati alle cauzioni, utili per partecipare a gare nazionali e internazionali e ottenere le garanzie contrattuali richieste dai committenti[11], e numerosi altri strumenti a disposizione delle PMI.

In conclusione, quindi, è chiaro dalla panoramica mostrata, nonché dagli altri moduli dedicati di questa rassegna[12], come il rapporto tra credito e sostenibilità sia sempre più stretto e sfaccettato. Da un lato integrare gli aspetti ESG all’interno dei processi produttivi e organizzativi di un’impresa, conduce al miglioramento del merito creditizio della stessa; dall’altro sono sempre più gli strumenti e le misure “green” a disposizione degli operatori che vogliono essere parte integrante della transizione verso un’economia sostenibile, in un circolo virtuoso di buone pratiche e opportunità in grado di supportare le PMI nella propria quotidianità.

3.2 I primi passi del percorso per una Microimpresa verso il mercato dei finanziamenti sostenibili

L’importanza strategica di un credito accessibile nel tessuto economico italiano, prevalentemente composto di imprese di piccola dimensione, non ha bisogno di essere ribadito. In un contesto in cui la sostenibilità aziendale riveste un'importanza crescente, questa rilevanza non può che aumentare. Le grandi imprese, che sposano approccio sempre più responsabili e sono sottoposte ad una “pressione ESG” sempre maggiore da parte dei legislatori, stanno coinvolgendo nella transizione verde i piccoli attori coinvolti nelle loro catene di fornitura, chiedendo investimenti mirati alla sostenibilità e una maggior consapevolezza.

Allo stato attuale, è indubbio che le soluzioni di leva finanziaria sostenibile siano più orientate alle PMI che alle microimprese, essendo vincolate non solo al merito creditizio “tradizionale” ma anche alla presenza di presidi di normativa interna (policy, procedure, sistemi di gestione) e obiettivi spesso difficili da conciliare con la quotidianità per le piccole imprese.

Per navigare con consapevolezza e successo in questo contesto, comunque, e abilitare la crescita prospettica dei vari business, di seguito alcune raccomandazioni essenziali:

  1. Acquisire una comprensione degli strumenti di leva e inclusione finanziaria: è imperativo comprendere le opportunità a disposizione, in termini sia di credito che di strumenti “integrativi”, quali garanzie e coperture assicurative, che possono abilitare la crescita del business nel breve periodo;
  2. sviluppare una conoscenza dei concetti di crescita sostenibile: è necessario acquisire familiarità con gli obiettivi ESG, le opportunità di mercato, le richieste degli investitori e delle grandi aziende, per iniziare a strutturare presidi interni poco onerosi e complessi da gestire ma utili a rappresentare la propria consapevolezza e le ambizioni;
  3. definire le priorità e agevolare le sinergie in linea con le possibilità di microcredito: il microcredito è uno strumento finanziario che ha lo scopo di rispondere alle esigenze di inclusione finanziaria di coloro che presentano difficoltà di accesso al credito tradizionale perché non dispongono di sufficienti garanzie. I finanziamenti in microcredito possono essere utilizzati per:
    1. acquisto di beni (incluse le materie prime necessarie alla produzione dei beni o servizi e le merci destinate alla vendita) o servizi connessi all'attività;
    2. pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti o soci lavoratori;
    3. sostenimento dei costi per corsi di formazione aziendale;
    4. ripristino capitale circolante;
    5. operazioni di liquidità; e quindi

offrono alle microimprese un canale privilegiato per finanziare la propria crescita. Sul mercato italiano, questo ambito è presidiato dall’Ente Nazionale per il Microcredito, che promuove, indirizza e sostiene programmi di microcredito e microfinanza destinati allo sviluppo economico e sociale nel paese, anche promossi dall’Unione Europea. Il suggerimento per le microimprese è quindi quello di far ricorso agli sportelli digitali e alle banche convenzionate per finanziare i loro primi tentativi di investimento sostanzioso, godendo delle condizioni agevolate per fissare i tasselli della propria crescita.


 4. Caso Studio

Di seguito sono presentati due case study volti a illustrare come il processo di valutazione e ottenimento di finanziamenti possa fungere da motore di crescita per le Piccole e Medie Imprese (PMI).

Nel primo caso studio, una PMI operante nel settore manifatturiero ha richiesto finanziamenti per eseguire interventi di smaltimento e bonifica dell'amianto, seguiti dalla sostituzione della copertura presso il proprio sito produttivo. Questo intervento ha coinvolto sia il corpo principale del capannone produttivo che la struttura degli uffici. L'obiettivo principale del progetto era duplice: da un lato, soddisfare l'obiettivo 5 della Tassonomia Europea riguardante la prevenzione e la riduzione dell'inquinamento mediante interventi volti a diminuire gli agenti inquinanti nell'aria, nell'acqua e nel suolo e ad implementare processi efficienti per lo smaltimento dei materiali pericolosi; dall'altro lato, perseguire l'obiettivo 6 relativo alla protezione e al ripristino della biodiversità attraverso interventi per lo smaltimento sicuro degli agenti inquinanti rimossi durante la bonifica. Questa richiesta di finanziamento è stata sottoposta a SACE per valutare la sua coerenza rispetto agli obiettivi prefissati.

Nel secondo caso studio, un'altra PMI del settore manifatturiero ha richiesto finanziamenti per l'ampliamento del proprio impianto produttivo, al fine di riqualificare il sito produttivo per ottimizzare, migliorare e potenziare il processo produttivo, riducendo il consumo di acqua ed energia elettrica per unità di prodotto. Anche in questo caso, l'attività mirava a soddisfare l'obiettivo di prevenzione e riduzione dell'inquinamento (riferimento all'obiettivo 5 della Tassonomia Europea), sebbene operasse in un settore non contemplato dalla tassonomia europea.

 

 


 

 

 

Link e riferimenti

●     Archita Engineering, ESG e accesso al credito: un binomio favorevole alle imprese  https://www.architaengineering.it/blog/esg-accesso-credito

●     Commissione Europea, Piano d'azione per finanziare la crescita sostenibile https://www.astrid-online.it/static/upload/comm/0000/commue_finanz-economia-sost_03_2018.pdf

●     ESG 360, PMI e Sostenibilità: come scegliere le diverse fonti di finanziamento https://www.esg360.it/finance-esg/pmi-e-sostenibilita-come-scegliere-le-diverse-fonti-di-finanziamento-merito-creditizio/

●     Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Beni Strumentali - Nuova Sabatini  https://www.mimit.gov.it/index.php/it/incentivi/agevolazioni-per-gli-investimenti-delle-pmi-in-beni-strumentali-nuova-sabatini

●     Ministero delle Imprese e del Made in Italy, G7 Industria, tecnologia e digitale https://www.mimit.gov.it/it/

●     PwC, Green Loans e Sustainability Linked Loans per la crescita sostenibile delle imprese https://www.pwc.com/it/it/services/esg/doc/pwc-green-loans-sustainability-linked-loans-crescita-sostenibile-imprese.pdf

●     SACE, SACE e il Green New Deal https://www.sace.it/chi-siamo/il-nostro-impegno/sace-e-il-green-new-deal

●     SACE, Officine ESG: come rendere sostenibile la tua aziendale https://www.sace.it/education/dettaglio/officine-esg-come-rendere-sostenibile-la-tua-azienda

●     SACE, Officine ESG: la finanza sostenibile https://www.sace.it/education/dettaglio/officine-esg-la-finanza-sostenibile

●     SACE, Cauzione e garanzie per gare d’appalto https://www.sace.it/soluzioni/dettaglio-categoria/sistema-cauzioni

●     SACE, Liquidità finanziaria https://www.sace.it/soluzioni/dettaglio-categoria/sistema-finanziamenti-e-investimenti

[1] Archita Engineering, ESG e accesso al credito: un binomio favorevole alle imprese https://www.architaengineering.it/blog/esg-accesso-credito

[2] Per maggiori approfondimenti si rimanda al Modulo 3 “Certificazioni e Rating ESG”.

[3] Per maggiori approfondimenti si rimanda al Modulo 2 “Supply Chain” a pag.3.

[4] Per maggiori approfondimenti si rimanda al Modulo 1 “Reporting di Sostenibilità” a pag.2.

[5] Per maggiori approfondimenti si rimanda al Modulo 4 “Tassonomia Europea” a pag. 9.

[6] Per maggiori approfondimenti si rimanda al Modulo 4 “Tassonomia Europea”.

[7] Per approfondimenti, si rimanda alla pagina SACE, con particolare riferimento all’articolo “OFFICINE ESG: come rendere sostenibile la tua azienda). Si rimanda, in particolare al Modulo relativa alla Finanza Sostenibile).

[8]Per maggiori approfondimenti si riporta alla pagina ufficiale https://www.mimit.gov.it/it/

[11]Per maggiori approfondimenti si riporta alla pagina
 https://www.sace.it/soluzioni/dettaglio-categoria/sistema-cauzioni

[12] Si vedano i Moduli dedicati alla Tassonomia Europea e a Rating ESG e Certificazioni.



 

SACE Education è molto altro
Se ti è piaciuto questo articolo non perdere l’opportunità di accedere a più contenuti formativi e sempre gratuiti.
Conoscenza e pianificazione sono i primi step per aumentare la propria competitività sul mercato.
Iscriviti all’area riservata per ricevere in anteprima le ultime news di SACE Education, seguire nuovi percorsi formativi personalizzati e scaricare report esclusivi.