Gli strumenti di SACE per navigare sicuri nel labirinto delle sanzioni economiche
"La crescente complessità geopolitica e normativa impone una gestione attenta del rischio nelle esportazioni. Scopri come gli strumenti di SACE, come la Mappa dei Rischi e la Mappa dei Paesi Sanzionati, possono aiutarti a navigare in sicurezza attraverso le restrizioni internazionali!
In questo articolo scoprirai quali sono gli strumenti che SACE ha studiato per te per affrontare con serenità la crescita del tuo export
La crescente complessità del contesto geopolitico e del quadro normativo che regola la movimentazione di beni, tecnologie, soggetti, entità e transazioni finanziarie impone agli operatori commerciali una sempre più attenta valutazione e gestione del rischio in relazione a restrizioni, divieti ed embarghi nei confronti dei paesi verso cui si esporta. Scopri come ottimizzare la tua valutazione del rischio con i nostri strumenti, come la Mappa dei Rischi e la Mappa dei Paesi Sanzionati, per navigare in sicurezza attraverso le restrizioni internazionali!
Quando un imprenditore decide di rivolgersi ai mercati esteri per sviluppare il proprio business, deve essere consapevole della necessità di acquisire il maggior numero di informazioni possibile per prevenire eventuali rischi connessi al mercato di interesse in cui intende operare. Peraltro, negli ultimi anni, diversi fattori hanno contribuito, sia pure in un contesto di crescita del commercio mondiale, ad accrescere il livello complessivo di incertezza, rendendo più rischiose le attività intraprese dalle imprese sui mercati esteri. Non esistono, infatti, paesi completamente privi di rischio, poiché anche quelli economicamente e socialmente più avanzati e tendenzialmente stabili possono essere temporaneamente bloccati da eventi paralizzanti (basti pensare alla recente pandemia da Covid-19).
Oggi più che mai, quindi, prima di lanciarsi in qualsiasi avventura all’estero, è diventato imperativo valutare il Rischio Paese, inteso come l’insieme dei rischi di carattere politico, economico, finanziario e sociale che possono emergere nel momento in cui si fanno affari in un paese estero.
Un tool di notevole aiuto in questo senso è la nostra Risk Map, il mappamondo interattivo che permette di esplorare le diverse tipologie di rischio a cui si espone una società operando all'estero. La Mappa, che viene aggiornata di anno in anno, si avvale di un set di indicatori che valutano, insieme ai tradizionali fattori di rischio di credito e rischio politico anche aspetti collegati alla sostenibilità come il cambiamento climatico, il benessere sociale e la transizione energetica.
Dallo scorso anno, inoltre, la Mappa dei Rischi si è arricchita di un’ulteriore funzionalità, la Mappa Sanzioni in cui è disponibile l’elenco aggiornato di tutti i Paesi sottoposti a sanzioni economiche internazionali.
Si tratta di misure restrittive (commerciali o finanziarie) atte a prevenire e contrastare le attività illecite di certi paesi terzi, ovvero di singoli soggetti o enti, che minacciano la pace e la sicurezza internazionale attraverso violazioni del diritto e della sicurezza internazionale, dei diritti umani, dello stato di diritto o dei principi democratici. Possono essere "globali o comprensive" e prevedere la rottura totale delle relazioni economiche e finanziarie con uno Stato; o "mirate" quali misure settoriali, come i divieti di viaggio, il congelamento di fondi e risorse economiche (“sanzioni soggettive”), gli embarghi sulle armi, le restrizioni ai capitali, agli aiuti stranieri nonché all'import/export di determinati prodotti (“sanzioni oggettive”).
Le sanzioni possono essere internazionali/multilaterali (imposte dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite tramite risoluzioni vincolanti), oppure unilaterali, adottate cioè da enti sovranazionali (è il caso dell’Unione europea, che impone restrizioni al commercio di determinate merci e restrizioni finanziarie sia in modo autonomo sia in attuazione di risoluzioni vincolanti dell’ONU), o nazionali.
Gli operatori economici europei, oltre alle sanzioni Ue, devono tenere in considerazione anche il sistema sanzionatorio degli Stati Uniti, poiché questo ha una portata extraterritoriale che rende quindi la normativa americana applicabile ai beni USA anche una volta che questi sono usciti dalla giurisdizione statunitense. In particolare, il sistema americano prevede sia sanzioni primarie sia secondarie: le prime vengono applicate direttamente in quanto il soggetto giuridico o la componente di un determinato prodotto è legata alla giurisdizione statunitense e a queste conseguono misure amministrative e penali negli USA, e l'eventuale diniego dei privilegi di esportazione; le seconde sono invece sanzioni che possono essere imposte a società non statunitensi che intrattengono determinate attività commerciali con il Paese oggetto di restrizioni, e queste consegue il congelamento di tutte le proprietà e fondi negli USA, ove presenti, e l’inserimento nella Specially Designated Nationals (SDN) List, ovvero la lista delle organizzazioni e degli individui a cui è vietato fare affari con gli Stati Uniti, le società americane o gli americani in generale.
Le sanzioni possono avere un impatto significativo sul business delle imprese esportatrici, sia in termini di limitazioni all'accesso ai mercati esteri sia in termini di possibili conseguenze di carattere amministrativo e penale. Per chi viola le sanzioni soggettive, infatti, è prevista una sanzione da EUR 5.000,00 a EUR 500.000,00 (Dlgs 190/07), per chi viola le sanzioni oggettive è prevista la reclusione del legale rappresentante dell'azienda, nonché la confisca – anche per equivalente - dei beni esportati illecitamente (Dlgs 221/17).
Le sanzioni inoltre, per definizione, non sono stabili nel tempo: ecco perché, per un’impresa che esporta, è importante monitorare l’evoluzione della situazione geopolitica e rimanere costantemente aggiornati. La nostra Mappa dei Paesi Sanzionati risponde perfettamente a questa esigenza poiché è aggiornata con tutte le misure restrittive adottate sia da parte dell’Unione Europea che dagli Stati Uniti d’America, ed è corredata da schede di approfondimento che esaminano in dettaglio le sanzioni economiche internazionali soggettive e/o oggettive adottate per ciascun Paese sanzionato.
Inoltre, semplicemente inviando un'email a [email protected] ed indicando la ragione sociale della controparte da analizzare e il Paese in cui ha sede, è possibile richiedere anche una due diligence gratuita su una controparte estera, per sapere se, a prescindere dal paese di riferimento, sia soggetta a sanzioni economiche internazionali.
Dato che le regole sul tema cambiano di continuo e l’orizzonte futuro rimane incerto, per prevenire eventuali operazioni illecite e arginare i rischi sanzionatori e reputazionali, la strategia più appropriata e certamente consigliata oggi, in definitiva, è quella che prevede l’adozione di un modello aziendale di export compliance, cioè di gestione del rischio nelle operazioni commerciali e finanziarie, incluse le verifiche sui paesi, i soggetti e le entità con cui si fanno affari, nonché sui prodotti e sulle tecnologie esportate. Valutare attentamente l'impatto delle sanzioni economiche sui mercati di sbocco e adottare strategie flessibili e mirate può consentire alle imprese di navigare con successo in questo complesso panorama internazionale.