Guida per la Redazione di un Business Plan per l'Internazionalizzazione Aziendale Parte III

Descrizione del progetto imprenditoriale e del suo sviluppo temporale

 In questa sezione, è fondamentale delineare in modo chiaro e concreto gli obiettivi e la missione dell'iniziativa estera. L'imprenditore deve esplicitare i motivi che lo spingono a cercare opportunità oltre confine per valorizzare ulteriormente la propria impresa. È cruciale essere specifici e tangibili, evitando ambiguità. Troppo spesso, i Business Plan trascurano questo dettaglio, presentando idee poco chiare e facendo fatica a descrivere la visione futura dell'imprenditore. È essenziale concentrarsi sulla definizione dettagliata della mission del progetto, affinché sia comprensibile e convincente. Mentre la descrizione dei successi ottenuti in passato è importante, è altrettanto cruciale concentrarsi sulle prospettive e sugli obiettivi futuri per garantire una visione completa e orientata al successo.

 Uno schema utile da seguire in questa sezione del Business Plan potrebbe essere questo:

•  in che cosa consiste il progetto;
• gli elementi di innovatività rispetto ai concorrenti;
• le opportunità e le minacce del mercato;
• gli investimenti che si intendono realizzare.

Uno strumento di lavoro utile per l’esposizione di un progetto è l'analisi SWOT.  È utilizzata per valutare le forze (Strengths), le debolezze (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) che possono influenzare l’impresa, un progetto o una situazione specifica. Questa analisi fornisce una panoramica dettagliata degli elementi interni ed esterni che possono avere un impatto sul raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Ecco una breve descrizione di ciascuna componente dell'analisi SWOT:

Forze (Strengths): Caratteristiche interne positive che offrono un vantaggio competitivo. Possono includere risorse finanziarie solide, reputazione di marca positiva, personale qualificato, ecc. Anche il marchio Made in Italy viene spesso evocato dalle imprese come un punto di forza per competere oltre confine, e sicuramente lo è, ma non bisogna riporre in esso, troppe o uniche aspettative.

Debolezze (Weaknesses): Aspetti interni che possono ostacolare il successo o rappresentare una sfida. Potrebbero includere mancanze di risorse, processi inefficaci, carenze di competenze, ecc. Occorre essere obiettivi, non omettere informazioni importanti anche se apparentemente dequalificanti. Anzi essere oggettivi nel riconoscere eventuali punti di debolezza della propria struttura o dell’iniziativa presentata, potrebbe catturare maggiormente l’interesse ed il supporto di partners esterni proprio nelle aree e nelle funzioni più carenti e bisognose.

Opportunità (Opportunities): Fattori esterni che un'organizzazione può sfruttare a suo vantaggio. Possono derivare da tendenze di mercato, cambiamenti normativi, lacune nel mercato, ecc. Questa analisi si collega a quella del mercato estero prescelto e alle analisi sulle tendenze future o su una domanda ancora latente che si vuole fare emergere con il proprio investimento. È forse uno degli aspetti che mi può incuriosire e stimolare le endorfine di un investitore.

Minacce (Threats): Fattori esterni che potrebbero rappresentare ostacoli o rischi. Possono includere concorrenza intensa, cambiamenti normativi sfavorevoli, fluttuazioni economiche, ecc. Anche in questo caso bisogna essere oggettivi ed elencare, se conosciuti già, tutti quei fattori che potrebbero rallentare l’evoluzione naturale del progetto ed i piani di realizzo dell’imprenditore. Analizzare preventivamente le minacce e prevedere procedure per porvi rimedio avvalora ancora di più la bontà dell’iniziativa e non la sminuisce.

L'analisi SWOT, benché possa essere vista con superficialità o qualcosa di didattico da dover necessariamente inserire nel Business Plan, può essere invece estremamente utile in un progetto da realizzare all'estero e per diversi motivi:

Pianificazione Strategica: L'analisi SWOT aiuta a formulare una pianificazione strategica solida. Capire le forze e le opportunità consente di massimizzare i punti di forza e sfruttare le opportunità disponibili nel nuovo contesto internazionale.

Gestione dei Rischi: Identificare le minacce aiuta a sviluppare strategie per gestire e mitigare i rischi. Questo è particolarmente importante quando si opera in un ambiente estero che potrebbe essere influenzato da vari fattori, come cambiamenti normativi, instabilità politica o fluttuazioni economiche o valutarie.

Adattamento alle Esigenze Locali: Riconoscere le debolezze può aiutare a capire dove sono necessari adattamenti o miglioramenti. Capire le dinamiche locali e le sfide specifiche del mercato estero può portare a soluzioni più adatte e efficaci.

Comunicazione Efficace: L'analisi SWOT fornisce una base per la comunicazione interna ed esterna. Condividere una comprensione chiara delle forze, debolezze, opportunità e minacce facilita la comunicazione tra i membri del team e può essere utilizzato per coinvolgere investitori o partner.

Ottimizzazione delle Risorse: Capire i propri punti di forza e debolezze, aiuta a ottimizzare l'allocazione delle risorse. Questo è particolarmente importante quando si operano in contesti internazionali dove le risorse potrebbero essere limitate o di difficile reperibilità.

In sostanza, l'analisi SWOT fornisce una guida strategica e tattica che può migliorare la probabilità di successo di un progetto all'estero, consentendo all'organizzazione di prendere decisioni informate e adattarsi in modo flessibile alle dinamiche del nuovo mercato. Non bisogna redigerla solo perché è di prassi farlo ma va sfruttata come strumento utile alla realizzazione del progetto ed al suo controllo.

Altrettanto fondamentale è prevedere con una certa accuratezza lo sviluppo temporale del progetto e l’identificazione degli step di attuazione. Meglio utilizzare diagrammi, Gantt e tabelle per indicare le tappe di avvicinamento agli obiettivi previsti. Gli stessi possono essere suddivisi temporalmente a breve, medio e lungo termine.

Rendendo meglio l’idea con un esempio, supponiamo di dover realizzare un impianto produttivo in un paese estero. Le tappe potrebbero prevedere:

fase 1 (da realizzarsi tra il primo ed il terzo mese): attività preliminari, studio del mercato, della concorrenza, della normativa locale, ricerca professionisti locali, verifica supporti ed incentivi locali, etc.

fase 2 (da realizzarsi tra il terzo mese ed il sesto mese): individuazione della località per il sito produttivo, costituzione della società locale, definizione della governance, apertura conto corrente, individuazione dei fornitori locali, colloqui con il personale, etc.

fase 3 (da realizzarsi tra il sesto mese ed il dodicesimo): affitto del sito produttivo prescelto (nel caso di nuova realizzazione ovviamente il tempo potrebbe essere maggiore), installazione impianti e macchinari, test e messa a punto, prove tecniche, attività di collaudo, e prime produzioni, etc.

fase 4 (successivamente al dodicesimo mese): industrializzazione dei processi produttivi, attuazione piano marketing e commerciale, partecipazione a fiere, etc.

In sintesi, avere obiettivi ben definiti e un piano temporale strutturato è essenziale per il successo di un progetto all'estero, facilitando così una gestione più efficiente, il monitoraggio degli obiettivi e le eventuali azioni correttive.