Guida per la Redazione di un Business Plan per l'Internazionalizzazione Aziendale Parte I

 

Sebbene l'espansione oltre confine opportunità ed occasioni per la crescita della tua azienda, questa soluzione non è da considerarsi priva di insidie e difficoltà. Occorre, tra l'altro, pianificare con cura le scelte strategiche ed operative, individuare i mercati più promettenti, gestire efficacemente le risorse, sia umane che finanziarie.

 

In aiuto alla proprietà ed al management dell’impresa interviene il Business Plan per l’internazionalizzazione, ossia quel documento che guida l'azienda nel processo di espansione all’estero, ma anche uno strumento prezioso per ottenere il sostegno finanziario e strategico necessario per effettuare nuovi investimenti. Il documento fornisce la roadmap dettagliata delle strategie e delle azioni da compiere per competere con successo oltre confine.

 

 

 

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L'internazionalizzazione rappresenta una sfida emozionante e necessaria per molte imprese.

Sebbene l'espansione oltre confine opportunità ed occasioni per la crescita della tua azienda, questa soluzione non è da considerarsi priva di insidie e difficoltà. Occorre, tra l'altro, pianificare con cura le scelte strategiche ed operative, individuare i mercati più promettenti, gestire efficacemente le risorse, sia umane che finanziarie.

 

In aiuto alla proprietà ed al management dell’impresa interviene il Business Plan per l’internazionalizzazione, ossia quel documento che guida l'azienda nel processo di espansione all’estero, ma anche uno strumento prezioso per ottenere il sostegno finanziario e strategico necessario per effettuare nuovi investimenti. Il documento fornisce la roadmap dettagliata delle strategie e delle azioni da compiere per competere con successo oltre confine.

 

Il BP definisce, in maniera organica e sistematica, le fasi del progetto, gli obiettivi e la pianificazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’impresa. È quel documento che esplicita tutti gli elementi che compongono qualunque progetto imprenditoriale al fine di programmarli, analizzarli, individuarne eventuali punti critici e valutarne tutte le possibili ricadute, sia da un punto di vista qualitativo sia da un punto di vista quantitativo.

 

Dal punto di vista esterno, il Business Plan è anche, e soprattutto per le nuove iniziative, uno strumento di comunicazione verso altri soggetti, in particolare verso potenziali finanziatori o investitori anche stranieri. Costoro potranno valutare la business idea nel complesso e decidere se finanziare e partecipare al progetto d’impresa.

 

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Un buon Business Plan deve essere chiaro, semplice e ben redatto e può diventare la chiave di accesso a risorse essenziali per la realizzazione pratica dell’idea. È un documento informativo anche per fusioni, acquisizioni e gare di appalto internazionali, ed altresì il miglior biglietto da visita nel contesto di domande di finanziamento.

 

Per questi motivi, operare senza un piano d’impresa scritto potrebbe essere più difficoltoso e richiedere più tempo. Alla luce di queste considerazioni, risulta evidente l’esigenza di collocare l’idea di business in una prospettiva pluriennale a breve/medio termine, con una durata che spazia normalmente dai 3 ai 5 anni.

 

Il Business Plan per l’internazionalizzazione non ha una conformazione predefinita. In base alle peculiarità dell’impresa, alle caratteristiche del mercato estero di riferimento e al contesto socio-economico all’interno del quale si intende operare (ma anche alle esigenze contingenti e temporanee), alcune parti potrebbero essere omesse, altre aggiunte, altre ancora modificate.

 

Rispetto ad altri strumenti di pianificazione quali i budget o i piani industriali, il Business Plan si compone di una parte qualitativa (descrizione del contesto competitivo, del mercato del sistema di offerta, della struttura aziendale) e di una parte quantitativa (revenue model, struttura di costo, investimenti necessari e finanziamenti previsti).

Il BP, per poter essere considerato un documento affidabile e veritiero, deve rispondere ad alcuni principi che ne avvalorino contenuti e propositi quali:

o chiarezza;
o completezza;
o affidabilità e attendibilità;
o neutralità, trasparenza e prudenza.

Il documento deve essere redatto in modo chiaro, deve essere di facile lettura, comprensibile per tutti gli stakeholders coinvolti a vario titolo nel progetto. Deve illustrare tra l’altro gli obiettivi da conseguire, gli strumenti attraverso cui raggiungerli e descrivere ed elencare le risorse impiegate.

 

Il documento deve essere completo, ossia non devono essere tralasciate informazioni rilevanti sia dal punto di vista sostanziale che formale. La rappresentazione parziale delle informazioni o delle aree aziendali coinvolti porterebbe ad ottenere un documento diverso come un business case o semplici simulazioni e piani di prodotto.

 

Uno schema da seguire per redigere il documento completo potrebbe includere:

 

  1. Presentazione dell’azienda e della struttura organizzativa (storia dell’azienda, dei soci, del management)
  2. Descrizione del progetto imprenditoriale e di sviluppo temporale
  3. Opportunità e mercato/area estera di riferimento
  4. Piano strategico
  5. Piano operativo
  6. Piano marketing
  7. Piano degli investimenti e della relativa copertura finanziaria
  8. Piano economico finanziario e cash flow
  9. Stato patrimoniale e conto economico riclassificati

 

All’inizio del documento potrebbe essere utile per i lettori includere anche un sommario (Executive Summary), illustrativo dei principali elementi del piano senza dover approfondire tutti i dettagli. L’executive summary contiene le informazioni più rilevanti, come la descrizione dell'attività, la missione, gli obiettivi, le strategie chiave, le proiezioni economico finanziarie, il vantaggio competitivo, gli obiettivi di sostenibilità da conseguire, etc.. Presentare l'Executive Summary come capitolo autonomo agevola la distribuzione del documento ai potenziali investitori o stakeholders, fornendo una rapida panoramica del progetto e catturando l'attenzione del lettore per stimolarne l'interesse a leggere documento più completo del BP.

 

Il documento deve essere affidabile ed attendibile e questo dipende dalle assunzioni addotte e dalla corretta formulazione delle proiezioni future. Devono pertanto essere attendibili, le fonti di informazione, i dati analizzati e soprattutto l’allocazione delle risorse intese come effettiva disponibilità e qualità di fonti di finanziamento, personale, know-how, etc..

 

Il documento deve essere altresì neutrale, ossia redatto con criteri il più possibile obiettivi e ponderati. Deve essere trasparente, ogni informazione analizzata deve poter consentire l’identificazione della sua fonte. Deve infine essere prudente ossia vanno formulate ipotesi nel caso di best scenario ma anche di worst scenario e nel caso di più scenari alternativi con medesima probabilità di realizzarsi è necessario prendere in considerazione quello che comporti costi maggiori e ricavi minori o una peggiore esposizione finanziaria. 

 

 



 

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