Il Kuwait: un Emirato ricco di opportunità

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Il Kuwait si presenta come un Emirato ricco di risorse con un’economia in crescita e un piano ambizioso per il futuro: la “New Kuwait Vision 2035”. Questo piano mira a ridurre la dipendenza dal petrolio, creare nuove opportunità di investimento e diversificare l’economia, pur mantenendo la tradizione e l’identità culturale del Paese.

In questo articolo scoprirai il Kuwait, piccolo Emirato dalle grandi opportunità

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Il Kuwait si presenta come un Emirato ricco di risorse con un’economia in crescita e un piano ambizioso per il futuro: la “New Kuwait Vision 2035”. Questo piano mira a ridurre la dipendenza dal petrolio, creare nuove opportunità di investimento e diversificare l’economia, pur mantenendo la tradizione e l’identità culturale del Paese.

Nella Penisola Arabica, affacciato sul Golfo Persico, il Kuwait si erge come un Emirato prospero distinto per il suo dinamismo e le sue ambizioni. Nonostante la sua dimensione relativamente contenuta, vanta una popolazione di circa 4,33 milioni di abitanti e un reddito pro capite elevato (86.61 USD nel 2023), posizionandosi tra i primi tre Paesi arabi per ricchezza individuale. La sua posizione strategica ne fa un crocevia fondamentale per i commerci tra Oriente e Occidente, rendendolo un hub economico di primaria importanza nella regione.

Il Kuwait si distingue nel panorama mediorientale per un PIL solido che nel 2023 ha raggiunto i 149,4 miliardi di euro. Le prospettive di crescita per i prossimi anni sono positive, con stime dell’Osservatorio Economico MAECI che indicano un incremento del 4% annuo nel periodo 2024-25. L’economia kuwaitiana è trainata da un settore petrolifero di primaria importanza, con immense riserve di greggio che ammontano a circa il 10% di quelle globali. Tali riserve rappresentano il fulcro dell’economia del Paese, generando oltre la metà del PIL, il 94% delle entrate da esportazioni e l’89% del gettito fiscale del governo (stime EIU per il periodo 2022-2027).

Consapevole di questa dipendenza, il Kuwait ha però deciso di guardare oltre, intraprendendo un ambizioso piano di diversificazione economica chiamato “New Kuwait Vision 2035” che mira a ridurre la dipendenza dal petrolio e creare nuove opportunità di investimento in diversi settori.
Si tratta di un piano strategico a lungo termine, che racchiude diversi mega progetti, con l’obiettivo di trasformare il Paese in un polo moderno, più efficiente e in grado di attrarre maggiori investitori mondiali. La “New Kuwait Vision 2035” si basa su sette pilastri fondamentali che rappresentano i perni del futuro sviluppo del Paese:

  1. Rafforzare la posizione internazionale del Kuwait
  2. Sviluppare un capitale umano creativo
  3. Creare un’amministrazione governativa efficiente
  4. Costruire infrastrutture all'avanguardia
  5. Garantire un’assistenza sanitaria di primo livello
  6. Promuovere una diversificazione economica sostenibile
  7. Creare un ambiente di vita eco-sostenibile

Ogni pilastro della Vision 2035 si compone di una serie di programmi e progetti strategici, tutti mirati al raggiungimento di un elevato livello di sviluppo. La “New Kuwait Vision 2035” rappresenta un’opportunità straordinaria per le imprese che desiderano entrare nel mercato kuwaitiano.

Un aspetto cruciale del piano è lo sviluppo di infrastrutture moderne ed efficienti. Con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini e di sostenere la crescita economica, il piano prevede un aumento del 11% degli investimenti nel settore infrastrutturale.

Il Sheikh Jaber Al Ahmed Al Sabah Causeway, inaugurato il 1° maggio 2019, rappresenta un’opera ingegneristica di grande rilevanza e un simbolo dell’impegno del Kuwait nello sviluppo infrastrutturale. Con i suoi 37,5 chilometri di lunghezza, questo ponte si distingue come uno dei più lunghi al mondo e tra i più importanti del Golfo Arabico. Collega la città di Kuwait City a quella di Subiya, nell'isola di Boubyan, creando un nuovo asse di comunicazione fondamentale per il Paese. Il Causeway rappresenta un tassello chiave per lo sviluppo di due ambiziosi progetti: la “International Northen Economic Zone” e il mega-progetto della città della Seta (Al Hareer City).

Oltre alle infrastrutture, il “New Kuwait Vision 2035” si concentra su altri settori chiave come l’istruzione, la ricerca, l’innovazione, la sanità e la tutela dell’ambiente. L’obiettivo è quello di creare un Kuwait più prospero, sostenibile e inclusivo per tutti i suoi cittadini.

Rapporti con l’Italia

Le relazioni tra Italia e Kuwait sono solide e in costante evoluzione dall’inizio del XXI secolo, caratterizzate da un dialogo politico proficuo e da una crescente cooperazione in diversi settori. A partire dal 2009, una serie di visite da parte di esponenti di governo di entrambi i paesi ha testimoniato l’approfondimento del legame bilaterale.

Nel marzo 2012, il Ministro della Difesa italiano Giampaolo Di Paola si è recato in Kuwait, seguito dal Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, che ha partecipato alla 13esima Ministeriale dell’International Energy Forum a Kuwait City. A novembre dello stesso anno, il Presidente del Consiglio Mario Monti ha effettuato una visita ufficiale in Kuwait, incontrando l’Emiro, il Primo Ministro e diversi ministri chiave.

Il Governo Letta, insediatosi nel 2013, ha posto l’approfondimento delle relazioni con il Kuwait tra le sue priorità. Lo ha dimostrato la missione del Ministro degli Affari Esteri Emma Bonino a luglio, durante la quale sono state affrontate diverse tematiche, con particolare focus sulle relazioni economiche e sugli investimenti reciproci.

Un momento di particolare importanza è stata la visita ufficiale del Presidente del Consiglio Enrico Letta in Kuwait nel febbraio 2014. In questa occasione, è stato raggiunto un importante accordo finanziario: il Kuwait Investment Authority (KIA) ha deciso di investire 500 milioni di euro nel Fondo Strategico Italiano a sostegno delle PMI italiane.

Nonostante la distanza geografica, l’Italia si posiziona come un partner commerciale di primaria importanza per il Kuwait, classificandosi all’8° posto tra i suoi fornitori con una quota di mercato del 3,9% nel 2023. Questo dato consolida la posizione dell’Italia come secondo partner commerciale europeo del Kuwait, preceduta solo dalla Germania.

I dati macroeconomici evidenziano una crescita significativa dell’interscambio commerciale tra Italia e Kuwait. Nel 2023, il volume degli scambi ha raggiunto i 2,78 miliardi di euro, registrando un aumento del +16,7% rispetto all’anno precedente. Tale crescita è stata trainata principalmente dall’andamento positivo delle esportazioni italiane verso il Kuwait, che ammontano a 2,2 miliardi di euro nel 2023, con un incremento del +9,5% rispetto al 2022.

L’interscambio commerciale tra Italia e Kuwait è caratterizzato da un saldo positivo per l’Italia, che nel 2023 ha raggiunto i 1,65 miliardi di euro, confermando la competitività dei prodotti italiani sul mercato kuwaitiano e la forte domanda da parte delle imprese e dei consumatori locali.

Investimenti Diretti Esteri

Il Kuwait vanta un’economia aperta e dinamica, caratterizzata da un mercato libero dagli ostacoli al commercio internazionale. Ad eccezione di alcuni prodotti per motivi religiosi, di salute e di sicurezza, non esistono restrizioni quantitative alle importazioni. Il Paese gode, inoltre, di un sistema di trasferimenti di capitali libero e trasparente che lo rendono particolarmente attrattivo per gli investitori stranieri.

Negli ultimi anni, diverse riforme sono state implementate con lo scopo di creare un ambiente più favorevole alle imprese e di promuovere la diversificazione economica del Paese.

Un elemento chiave di questa strategia è il programma di privatizzazioni e partenariato pubblico-privato (PPP). Attraverso il PPP, il governo kuwaitiano ha aperto nuovi settori strategici agli investimenti locali e stranieri, in particolare in aree come la produzione di energia elettrica, la desalinizzazione e le infrastrutture. Questo programma offre alle imprese l’opportunità di partecipare a progetti di grande portata e di contribuire allo sviluppo economico del Kuwait.

Un altro passo importante è stato l’introduzione di una nuova legge sugli Investimenti Diretti Esteri (IDE) (legge n.116/2013), entrata in vigore il 16 dicembre 2013. La legge mira a modernizzare e rendere più trasparente il quadro legislativo riguardante il business in Kuwait. In attuazione della stessa, il Kuwait ha istituito un nuovo ente governativo chiamato KDIPA (Kuwait Direct Investment Promotion Authority). Guidato dal Ministro del Commercio e dell’Industria, questo ente ha l’obiettivo di attrarre capitali stranieri e nazionali, accelerare l’adozione di tecnologie avanzate, creare nuove opportunità di lavoro qualificate per i cittadini kuwaitiani, potenziare il settore privato locale e diversificare l'economia, riducendo la sua eccessiva dipendenza dal petrolio. La legge introduce un approccio “negative list”, aprendo tutti i settori economici agli investitori stranieri, ad eccezione di quelli espressamente esentati (esportazione e produzione petrolifera e di gas). Offre inoltre una serie di incentivi, tra cui la possibilità di stabilire società kuwaitiane con partecipazione azionaria al 100%, l'ottenimento di licenze per aprire e gestire filiali in Kuwait, l'istituzione di uffici di rappresentanza per condurre studi di marketing, procedure di rilascio della "licenza di investimento" veloci e snelle e un "sportello unico" per facilitare le procedure burocratiche. La politica di promozione degli IDE si concentra su settori strategici che possono trarre il massimo vantaggio dagli investimenti e dalle competenze estere. Le industrie coperte dalla legge sugli IDE che consente la proprietà straniera al 100% includono: infrastrutture, assicurazioni, tecnologie dell’informazione, healthcare, trasporti, turismo, edilizia e gestione degli investimenti.

Cosa esportare

Il Kuwait si caratterizza per un’economia aperta al commercio internazionale, con un ruolo predominante nel settore petrolifero. Il Paese esporta quasi esclusivamente petrolio e derivati, mentre importa la quasi totalità dei manufatti, non avendo ancora sviluppato una significativa industria manifatturiera propria. Nonostante ciò, il Kuwait rappresenta un mercato interessante per le esportazioni italiane. Nel 2023, l’Italia ha registrato un aumento del 9,5% delle proprie esportazioni verso il Kuwait, raggiungendo un valore complessivo di 2,2 miliardi di euro. Questo dato positivo conferma l’apprezzamento del “Made in Italy” nel Paese e le opportunità per le imprese italiane di espandere la propria presenza in questo mercato.

I principali prodotti italiani esportati in Kuwait nel 2023 sono stati: aeromobili, veicoli spaziali e relativi dispostivi con una quota del 59,5% sul totale delle esportazioni italiane verso il Kuwait, gli autoveicoli (3,1%), tubi, condotti e relativi accessori (2,6%), articoli di abbigliamento (2,5%), mobili (2,5%) e altre macchine di impiego generale (2,3%).

Le esportazioni italiane di macchinari e apparecchiature d’uso generale rappresentano un punto di forza per il nostro Paese, con una quota superiore al 38% del totale export verso il Kuwait. Inoltre, oltre la metà del valore dei prodotti esportati dall’Italia è riconducibile ai settori delle costruzioni e delle infrastrutture, settori in cui il Kuwait ha ancora importanti esigenze di sviluppo.

L’Emirato offre un mercato in crescita, un ambiente favorevole agli investimenti e un governo impegnato a diversificare l’economia. Le imprese italiane possono sfruttare le loro competenze e la loro esperienza per contribuire allo sviluppo del Kuwait e per cogliere le numerose opportunità che questo mercato offre in settori strategici come le infrastrutture, l'energia, la salute, l'istruzione e il turismo.

 

 

 

 

 



 

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