L'Intelligenza Artificiale: un alleato strategico per l’export

L'intelligenza artificiale apre un mondo di opportunità per l'export, ma pone anche nuove sfide. La gestione etica dei dati, la sicurezza informatica e la necessità di aggiornare costantemente le competenze sono solo alcuni degli aspetti da considerare. Tuttavia, le aziende che sapranno cogliere queste opportunità saranno in grado di ottenere un vantaggio competitivo significativo. L'IA è un alleato prezioso per le imprese che vogliono crescere a livello internazionale, ma è fondamentale utilizzarla in modo consapevole e responsabile.

L'intelligenza artificiale (AI) sta indubbiamente segnando un cambio di paradigma nel mondo che conosciamo ed oggi non è più un concetto futuristico, ma uno strumento concreto a disposizione delle PMI che ambiscono a conquistare i mercati internazionali. Pensate a un assistente personale altamente sofisticato, in grado di analizzare enormi quantità di dati, prevedere trend e offrire soluzioni personalizzate. Questo è ciò che l'IA può fare per la vostra impresa.

Immaginate di voler lanciare un nuovo prodotto in un mercato estero. Con l'aiuto dell'IA, potreste identificare le nicchie di mercato più promettenti, analizzare i comportamenti d'acquisto dei potenziali clienti e personalizzare la vostra comunicazione per massimizzare l'impatto. Oppure, supponiamo che vogliate ottimizzare la vostra catena di approvvigionamento. L'IA può prevedere la domanda, ottimizzare le scorte e identificare i fornitori più affidabili, riducendo i costi e migliorando l'efficienza.

Cos’è esattamente l’Intelligenza Artificiale?

Quando si parla di AI si fa riferimento a un ampio campo interdisciplinare della scienza e dell'ingegneria, che spazia dal Machine Learning alla Robotica, che si occupa della costruzione di macchine intelligenti capaci di riprodurre il funzionamento del cervello umano, prendendo decisioni logiche grazie a tecniche di apprendimento avanzate. A differenza dei software tradizionali, infatti, i sistemi di AI non si basano sulla programmazione manuale del codice ma su algoritmi capaci di apprendere e sviluppare autonomamente una propria capacità di ragionamento a partire dall’elaborazione di una grande quantità di dati.

Se di AI si parla ormai da diverso tempo, facendo risalire le sue origini al test di Turing degli anni ‘50, quello che appare evidente è che l’introduzione di nuovi strumenti di AI Generativa ha rappresentato l’ultimo grande traguardo su questo fronte. Tramite l’uso di algoritmi per l’apprendimento automatico, questo modello permette infatti di generare nuovi input e creare contenuti originali sotto forma di testi, immagini, audio e video. Un vero e proprio step ulteriore rispetto all’AI “tradizionale”.

In che modo queste tecnologie possono supportare le imprese nello sviluppo sui mercati internazionali?

Sono molti i vantaggi che l’applicazione dell’IA al mondo del commercio internazionale consente di ottenere.

In primo luogo, permette di condurre un’analisi dei dati di mercato estremamente accurata.  Analizzando una vasta gamma di dati, dai social media alle recensioni dei prodotti, l’IA può fornire un quadro completo del mercato e dei consumatori, aiutando ad identificare opportunità di mercato, segmenti di clientela target e regioni geografiche promettenti per l'export.

L’IA si rivela uno strumento molto utile anche per la previsione della domanda poiché, utilizzando algoritmi di apprendimento automatico che analizzano un’enorme mole di dati, riesce a prevedere la domanda futura di prodotti o servizi all'estero, consentendo alle aziende di pianificare la produzione e la distribuzione in modo più efficiente, ed evitando così di produrre troppo o troppo poco. In altre parole, l'IA aiuta le aziende a fare le scelte giuste al momento giusto, massimizzando i profitti e minimizzando i rischi.

Per quanto riguarda le attività di marketing, grazie all’ IA è possibile ottenere altissimi livelli di personalizzazione creando campagne marketing altamente customizzate che aumentano le probabilità di conversione. Inoltre, attraverso l’uso di modelli predittivi e l’analisi dei dati storici, l’IA aiuta a determinare i lead con maggiori probabilità di conversione, consentendo alle aziende di indentificare i prospect sui quali concentrare le proprie risorse.

Lato assistenza clienti, l’implementazione di assistenti virtuali basati su IA può migliorare notevolmente l’esperienza del cliente in un contesto internazionale. I chatbot, per esempio, possono fornire supporto immediato e personalizzato, rispondendo a domande frequenti, assistendo durante il processo di acquisto e risolvendo eventuali problematiche. Inoltre, l’IA può essere utilizzata per migliorare i servizi di customer service, offrendo soluzioni multilingue e culturalmente sensibili. Ciò è essenziale quando ci si rivolge a mercati diversi, in cui la comprensione delle sfumature linguistiche e culturali può fare la differenza tra una transazione riuscita e una deludente. Gli algoritmi di IA possono anche generare contenuti multilingue e personalizzati per adattarsi ai diversi mercati, riducendo il tempo necessario per creare materiali di marketing multilingue (siti web, email, post sui social, newsletters) e supportare la localizzazione automatica di contenuti come siti web, app o materiali pubblicitari, adattando automaticamente testi, immagini e altre risorse alle specifiche culturali e linguistiche dei vari Paesi.

L’IA può essere utilizzata anche per gestire dinamicamente la catena di approvvigionamento, ottimizzando la logistica e riducendo i tempi di consegna.

Affrontare questioni legate alla sicurezza è fondamentale per la vendita internazionale, e l’IA può essere un alleato prezioso anche in questo contesto. I sistemi basati su IA possono analizzare i dati per individuare potenziali minacce alla sicurezza e prevenire frodi o violazioni, oltre che aiutare a identificare e gestire i rischi associati alle operazioni di export, come i rischi geopolitici, valutari o legali.

Quindi l’intelligenza artificiale può sostituire l’Export Manager?

L’IA può essere un prezioso strumento per gli Export Manager, ma non può sostituire l'intuito e l'esperienza umana, semmai li potenzia, consentendo alle aziende di prendere decisioni più informate e strategiche. L’IA può supportare le decisioni e semplificare alcune attività, ma l’export management richiede una visione strategica e un coinvolgimento umano nella gestione delle relazioni che le nuove tecnologie, per quanto avanzate possano essere, non potranno mai avere.  Le relazioni interpersonali, la comprensione del contesto culturale e la negoziazione con partner internazionali richiedono e continueranno a richiedere sempre anche la competenza e l’empatia umana.

Per quanto utile ed altamente performante, quindi, l'IA non è una bacchetta magica.

Un altro aspetto da considerare riguarda le implicazioni di ordine etico legate all’implementazione dei sistemi di Intelligenza Artificiale. In qualità di tecnologie di ultima generazione, infatti, esiste ancora un vuoto legislativo intorno al loro utilizzo. Nel caso dell’AI generativa, ad esempio, è molto complicato risalire alle parti responsabili nel caso in cui vengano prodotti e diffusi contenuti dannosi o errati. Mentre nel campo della tutela della proprietà intellettuale l’Unione Europea è già al lavoro per definire maggiori criteri di trasparenza nell’utilizzo di materiali protetti da copyright durante l’addestramento delle macchine. Per un utilizzo saggio, etico e responsabile di queste nuove “macchine intelligenti”, dunque, è indispensabile implementare dei meccanismi di controllo che evitino la diffusione di informazioni false, errate o corrotte da bias derivanti dai dati inseriti per l’addestramento dei sistemi.

L'IA sta tracciando una nuova rotta per il commercio globale. Un percorso più intelligente, più sostenibile e più incentrato sulle esigenze dei clienti. Chi aspetterà a sfruttare tutto il suo potenziale rischierà di perdere un treno in partenza. È il momento di agire e di sfruttare questa tecnologia per accelerare la crescita delle nostre imprese sui mercati globali.