Officine PNRR: Settore Meccanica Strumentale - Analisi Settore
L’Italia è leader in Europa per numero di imprese operanti nel settore della Meccanica (26% del totale, 20.724 imprese). Si colloca in seconda posizione per fatturato generato (20% del totale, 134.081 mln) e per addetti impiegati nel settore (16% del totale, 474.895).
La Meccanica rappresenta una quota rilevante all’interno del tessuto industriale manifatturiero italiano, collocandosi in seconda posizione per fatturato generato (15% del totale manifatturiero) e addetti (13% del totale manifatturiero) e in quinta posizione per numero di imprese (6% del totale manifatturiero).
Le regioni italiane più specializzate nel settore sono Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto: l'industria della Meccanica è molto più rilevante per le regioni del Centro-Nord rispetto a quelle del Meridione.
La regione italiana che registra un numero più elevato di imprese operanti nel settore è la Lombardia (6.355 imprese).
Il settore ha evidenziato un profilo di crescita in linea con quello della Manifattura nell’ultimo decennio, mostrando la tendenza a seguire l’andamento del ciclo economico.
L’export è vivace e contribuisce sostanzialmente al mantenimento di un surplus commerciale positivo, attestatosi nel 2021 su valori superiori a 50 miliardi di euro.
La redditività si mantiene su buoni livelli, allineati alla media del manifatturiero e il Leverage è contenuto: le imprese del settore sono solide dal punto di vista patrimoniale.
Il settore della Meccanica Strumentale è chiamato a molteplici sfide, che se interpretate nel modo corretto possono trasformarsi in grandi opportunità di business.
L’innovazione tecnologica, sostenuta dall’impulso del PNRR e del Piano Industria 4.0, consentirà il perfezionamento dei processi produttivi, sempre più efficienti, e il raggiungimento di livelli di produttività migliori.
Anche la digitalizzazione è un tema rilevante, soprattutto con riferimento all’assistenza da remoto ai macchinari.
Infine, il tema della sostenibilità sarà sempre più attenzionato, soprattutto nell’ottica di produrre macchinari più efficienti dal punto di vista del consumo di energia.
Come sono fatte e dove lavorano le imprese del settore?
Per scattare una fotografia realistica del settore della Meccanica è necessario analizzare le risultanze di un anno rappresentativo: è evidente come il 2020, a causa del dilagare della pandemia da Covid-19, non possa essere l'anno ideale per valutare la struttura di questo settore. Per evitare distorsioni statistiche si prende come riferimento l’anno 2019.
Le statistiche ufficiali del 2019 relative al numero di imprese ci dicono che nel settore le aziende attive in Italia sono 20.724: il Paese è leader in Europa per numerosità di imprese operanti nel settore.
Le imprese attive in Europa ammontano a 80.576: il 26% ca. è rappresentato da imprese italiane, pertanto in Europa un'azienda della Meccanica su 4 ha sede in Italia.
Un ulteriore indicatore utile a comprendere la consistenza in Europa delle imprese italiane operanti nel settore è rappresentato dal fatturato. Le 20.724 imprese italiane generano oltre 134 miliardi di euro di fatturato, circa il 20% del totale dei paesi UE, collocando l'Italia al secondo posto nel ranking dei principali produttori dell'industria della Meccanica.
In termini di manodopera a livello europeo, il 16% degli addetti della Meccanica lavora in imprese italiane: in valore assoluto sono quasi 475.000 lavoratori.
A livello europeo il numero totale di addetti impiegati nel settore è pari a 3.034.765.
Il settore della Meccanica ha un peso rilevante sul totale manifatturiero: dal grafico vediamo come le imprese operanti nel settore siano oltre 20.000, il 6% delle imprese manifatturiere totali.
La percentuale si incrementa notevolmente (15%) se si considera il fatturato, collocando il settore della Meccanica al secondo posto tra i settori industriali della manifattura italiana.
Nel settore sono impiegati il 13% degli addetti nelle imprese manifatturiere, collocando la Meccanica al secondo posto nel Ranking. |
Un ulteriore elemento strutturale che caratterizza il settore è legato alla dimensione media delle imprese. Se si osservano i numeri emerge come il tessuto produttivo della Meccanica sia caratterizzato da un elevato numero di piccole e medie imprese: quelle con un fatturato inferiore ai 10 milioni di euro rappresentano l’89% del totale, generano oltre il 33% del fatturato complessivo avvalendosi del 23% della forza lavoro.
All'estremo opposto vi sono le imprese di grandi dimensioni, con un fatturato superiore ai 50 milioni di euro. Il numero di queste imprese è pari a 455 e generano circa il 39% dei ricavi complessivi.
Dunque la Meccanica è un settore in cui le PMI giocano un ruolo di primo piano, prevalendo come numerosità e contribuendo alla generazione di 1/3 del fatturato complessivo.
Un elemento strutturale di particolare rilievo riguarda la territorialità di questo settore.
Oltre l’81% delle imprese si concentrano in sei regioni, tutte del nord-Italia: Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Toscana, Marche.
Le restanti imprese si diffondono soprattutto al nord del Paese: il Mezzogiorno presenta una concentrazione di imprese residuale, ad eccezione della Campania che si colloca in settima posizione con 536 imprese.
Un’analisi limitata all’osservazione dei valori in termini assoluti non è tuttavia completa, questo perché in alcune aree del paese l'industria della Meccanica può risultare il settore chiave, a volte l'unico dell'intero sistema industriale.
Per considerare questo aspetto, occorre valutare la specializzazione produttiva delle singole regioni, esaminando l’indice di specializzazione, che definisce il rapporto tra il peso (%) che ha il fatturato del settore sul totale dell’economia regionale e il peso (%) che ha il fatturato del settore sul totale dell’economia nazionale. Tale indice fornisce informazioni su quanto sia importante un settore per un determinato territorio rispetto alla media nazionale.
Mappando tale indice emerge che l'industria della Meccanica è molto più rilevante per le regioni del Nord rispetto a quelle del Mezzogiorno.
Si prenda ad esempio il Friuli Venezia Giulia: si tratta di una regione in cui l'industria della Meccanica ha numeri in valore assoluto evidentemente inferiori a quelli della Lombardia o dell'Emilia Romagna. Tale industria tuttavia, in termini relativi, ovvero in termini di importanza che il settore riveste per il territorio, pesa quasi 2 volte di più rispetto alla media nazionale, collocandosi sul secondo gradino del podio. Le regioni italiane più specializzate nel settore sono Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto, cui corrispondono rispettivamente i punteggi 231, 185 e 160. A valori elevati dell’indice (>100) corrisponde una maggiore specializzazione produttiva della regione nel settore.