SACE e la cooperazione internazionale: un volano per l'export italiano
In un mondo sempre più interconnesso, la collaborazione tra OCSE, OMC, Banca Mondiale e SACE rappresenta un volano fondamentale per la crescita economica e lo sviluppo sostenibile. Questa sinergia offre alle imprese, soprattutto a quelle italiane, un ecosistema favorevole per affrontare le sfide della globalizzazione e cogliere le opportunità offerte dai mercati internazionali.
Nel panorama economico mondiale, tre istituzioni emergono come fondamentali architetti della cooperazione internazionale: l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico – OCSE (in inglese Organization for Economic Cooperation and Development - OECD) l'Organizzazione Mondiale del Commercio – OMC (in inglese World Trade Organization - WTO) e la Banca Mondiale – BM (in inglese World Bank – WB). Ognuna di esse, pur con missioni e obiettivi specifici, opera in sinergia per promuovere crescita, stabilità e sviluppo sostenibile, affrontando le sfide del nostro tempo.
In questo articolo scoprirai l'importanza della cooperazione internazionale come volano per l'export
In un mondo sempre più interconnesso, la collaborazione tra OCSE, OMC, Banca Mondiale e SACE rappresenta un volano fondamentale per la crescita economica e lo sviluppo sostenibile. Questa sinergia offre alle imprese, soprattutto a quelle italiane, un ecosistema favorevole per affrontare le sfide della globalizzazione e cogliere le opportunità offerte dai mercati internazionali.
Nel panorama economico mondiale, tre istituzioni emergono come fondamentali architetti della cooperazione internazionale: l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico – OCSE (in inglese Organization for Economic Cooperation and Development - OECD) l'Organizzazione Mondiale del Commercio – OMC (in inglese World Trade Organization - WTO) e la Banca Mondiale – BM (in inglese World Bank – WB). Ognuna di esse, pur con missioni e obiettivi specifici, opera in sinergia per promuovere crescita, stabilità e sviluppo sostenibile, affrontando le sfide del nostro tempo.
OCSE: un faro per politiche economiche globali
Fondata a Parigi nel 1961, l'OCSE è emersa dalle ceneri dell'OECE, l'Organizzazione per la Cooperazione Economica Europea, creata nel 1948 con lo scopo precipuo di amministrare il cosiddetto “Piano Marshall” per la ricostruzione postbellica dell’economia europea.
Rispetto ai 20 Paesi fondatori iniziali, tra cui l’Italia, l’OCSE ne conta oggi 38 e la sua missione principale è la promozione, a livello globale, di politiche che migliorino il benessere economico e sociale dei cittadini.
L’OCSE costituisce un forum prestigioso di raccolta, diffusione e scambio di dati e analisi, di confronto ed armonizzazione delle migliori prassi sulle politiche pubbliche a livello nazionale ed internazionale, fornendo consulenze ai governi dei Paesi membri sulle misure a sostegno di una crescita resiliente, inclusiva, verde e sostenibile.
Le tematiche trattate dall’Organizzazione attengono a numerosi settori, da quello economico (imprenditorialità e PMI, concorrenza, agricoltura, servizi, sviluppo locale, commercio, produttività) a quello finanziario (mercati finanziari, assicurazioni, pensioni, investimenti, imposte, trasparenza e cooperazione fiscale e tassazione internazionale), dal settore sociale (istruzione, lavoro, salute, migrazioni, politiche a favore dei giovani e della parità di genere) alla governance (a livello centrale e locale, riforme, lotta alla corruzione), dallo sviluppo sostenibile (ambiente, energia, pesca) alla cooperazione tecnologica e all’innovazione (digitalizzazione, biotecnologie, intelligenza artificiale, blockchain, infrastrutture sostenibili).
Nel perseguimento dei suoi obiettivi l’Organizzazione si avvale di un’ampia gamma di strumenti quali: l’adozione di standard e principi comuni, decisioni, raccomandazioni e convenzioni; rapporti e pubblicazioni quali l’Economic Outlook, contenente le prospettive e tendenze del quadro macroeconomico globale; l’elaborazione di studi nazionali e comparativi; gli esami-Paese, condotti secondo il metodo della “peer review” (o “giudizio dei pari”), nonché la definizione di linee guida e coordinamento delle politiche di cooperazione allo sviluppo attraverso il Comitato di Aiuto allo Sviluppo (DAC).
OMC: il custode del commercio internazionale
L'Organizzazione Mondiale del Commercio, istituita nel 1995, rappresenta attualmente il più importante foro negoziale per le relazioni commerciali multilaterali a livello internazionale, in ambiti che si estendono non solo al commercio di beni ma anche ai servizi e agli aspetti commerciali della proprietà intellettuale.
Secondo l’atto istitutivo del WTO, l’Organizzazione fornisce un quadro istituzionale comune per i negoziati commerciali tra i suoi membri, al fine di permettere a questi ultimi di condurre le proprie relazioni commerciali con l’obiettivo di accrescere il tenore di vita dei propri cittadini, assicurare la piena occupazione e un volume crescente di reddito, espandere il commercio di beni e servizi salvaguardando un uso ottimale delle risorse mondiali compatibile con la tutela dell’ambiente. Esso riconosce inoltre la necessità di garantire che i Paesi in via di sviluppo si assicurino una quota nella crescita del commercio internazionale commisurata alle proprie esigenze di sviluppo economico.
Sebbene infatti i principali compiti del WTO siano quelli di agevolare l’attuazione e la gestione degli accordi multilaterali in campo commerciale, fornire un foro negoziale per la discussione e amministrare la soluzione delle controversie, il WTO è anche un foro negoziale internazionale di rilievo per quanto concerne le tematiche ambientali, i diritti dei lavoratori, i diritti culturali e, più in generale, le cosiddette “non trade issues” che in vario modo sono collegate al commercio di beni o servizi.
Il WTO è oggi composto da 157 membri che contano per più del 97% del commercio mondiale.
Banca Mondiale: finanziamento e sviluppo sostenibile
La Banca Mondiale, che conta oggi 189 membri, è la principale organizzazione internazionale per il sostegno allo sviluppo e la riduzione della povertà.
Creata nel 1945, col nome di Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo (International Bank for Reconstruction and Development – IBRD), nell’ambito degli accordi di Bretton Woods, la Banca Mondiale nasce con lo con lo scopo di sostenere la ricostruzione dei paesi colpiti dalla seconda guerra mondiale. Completata la ricostruzione delle economie dei paesi europei e del Giappone, la BM diresse la sua attenzione verso i Paesi in via di sviluppo. L’azione della BM si è pertanto gradualmente focalizzata intorno a tematiche quali lo sviluppo del capitale sociale e del capitale umano, la crescita del settore privato, il miglioramento della capacità di governo e l’alleggerimento del debito.
La sua funzione è oggi quella di ridurre la povertà e sostenere lo sviluppo sostenibile nei Paesi a reddito medio attraverso progetti in settori chiave come l'istruzione, la sanità e l'infrastruttura. A tal fine, concede crediti ordinari, ovvero con tassi di interesse vicini a quelli di mercato, nonché supporto tecnico, lavorando a stretto contatto con i governi locali per garantire che i fondi siano utilizzati in modo efficace e che i progetti abbiano un impatto duraturo. L’assistenza della BM è infatti condizionata al rispetto di specifici programmi di sviluppo concordati con i Paesi riceventi, tra cui: una diagnosi dello stato di povertà che si intende affrontare, la descrizione dei meccanismi partecipativi messi in atto, le priorità politiche e i relativi costi, nonché il sistema che si intende utilizzare per tenere sotto controllo i risultati e valutare l’impatto del programma.
SACE, un ponte tra l'Italia e il mondo, in sinergia con OCSE, WTO e Banca Mondiale
Operando in un contesto globale sempre più complesso e interconnesso, SACE svolge un ruolo cruciale nel supportare le aziende nel processo di internazionalizzazione, offrendo una vasta gamma di servizi assicurativi e finanziari.
Ma come si inserisce SACE nel più ampio quadro delle istituzioni internazionali?
Il legame tra SACE, OCSE, OMC e Banca Mondiale è profondo e multiforme, creando un ecosistema che favorisce lo sviluppo economico e il commercio internazionale.
L'OCSE, con le sue analisi e raccomandazioni, fornisce a SACE una bussola preziosa per orientarsi nel complesso panorama economico globale. Grazie ai dati e alle ricerche dell'OCSE, SACE è in grado di individuare le opportunità di business più promettenti e di sviluppare strumenti finanziari e assicurativi sempre più innovativi e adatti alle esigenze delle imprese italiane.
Il WTO, dal canto suo, stabilisce le regole del commercio internazionale, garantendo un ambiente equo e trasparente per tutti i paesi. SACE, operando nel pieno rispetto delle norme WTO, aiuta le imprese italiane a superare le barriere commerciali e a competere sui mercati globali.
La Banca Mondiale, infine, si dedica a finanziare progetti di sviluppo nei Paesi in via di sviluppo. SACE, collaborando con la Banca Mondiale, può offrire alle imprese italiane l'opportunità di partecipare a questi progetti, contribuendo allo sviluppo economico di questi Paesi e rafforzando la propria presenza sui mercati emergenti.
La sinergia tra SACE e queste istituzioni internazionali è di fondamentale importanza per diversi motivi. In primo luogo, permette alle imprese italiane di accedere a un ventaglio più ampio di strumenti finanziari e assicurativi, riducendo i rischi connessi all'internazionalizzazione. In secondo luogo, facilita l'accesso a informazioni e conoscenze specialistiche, consentendo alle imprese di prendere decisioni più consapevoli e strategiche. Infine, contribuisce a rafforzare la reputazione dell'Italia come paese affidabile e competitivo a livello internazionale.
In conclusione, SACE, grazie alle sue solide relazioni con OCSE, WTO e Banca Mondiale, rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per le imprese italiane che vogliono crescere e affermarsi sui mercati globali. L'integrazione tra queste istituzioni crea un ecosistema favorevole allo sviluppo economico e alla promozione del commercio internazionale, contribuendo a costruire un futuro più prospero e sostenibile per tutti.