Sudafrica: opportunità e sfide per l’economa più grande dell’Africa subsahariana
Il Sudafrica rappresenta l'economia più avanzata del continente fungendo anche da porta d'ingresso verso i mercati regionali grazie a solide infrastrutture, istituzioni finanziarie affidabili e un contesto democratico stabile. Le relazioni positive tra Italia e Sudafrica lo rendono un partner strategico per le imprese italiane che mirano a espandersi in Africa.
Il Sudafrica vanta la più grande e avanzata economia dell’Africa subsahariana, sostenuta da una ricchezza di risorse naturali e da una base industriale diversificata. Tuttavia, il Paese è afflitto da un forte dualismo economico: da un lato una comunità ricca, moderna e industrializzata, dall’altro vaste aree di forte sottosviluppo, con oltre il 30% della popolazione che vive sotto la soglia di povertà. La giovane e crescente popolazione di 60,4 milioni di abitanti si scontra con l’allarmante disoccupazione, considerata una vera emergenza nazionale, che ha raggiunto il 33,5% nel 2022.
Il Sudafrica rappresenta l'economia più avanzata del continente fungendo anche da porta d'ingresso verso i mercati regionali grazie a solide infrastrutture, istituzioni finanziarie affidabili e un contesto democratico stabile. Le relazioni positive tra Italia e Sudafrica lo rendono un partner strategico per le imprese italiane che mirano a espandersi in Africa.
Il Sudafrica vanta la più grande e avanzata economia dell’Africa subsahariana, sostenuta da una ricchezza di risorse naturali e da una base industriale diversificata. Tuttavia, il Paese è afflitto da un forte dualismo economico: da un lato una comunità ricca, moderna e industrializzata, dall’altro vaste aree di forte sottosviluppo, con oltre il 30% della popolazione che vive sotto la soglia di povertà. La giovane e crescente popolazione di 60,4 milioni di abitanti si scontra con l’allarmante disoccupazione, considerata una vera emergenza nazionale, che ha raggiunto il 33,5% nel 2022.
La disuguaglianza economica e sociale rappresenta una delle sfide più pressanti del Sudafrica. Nonostante i progressi compiuti dalla fine dell’apartheid nel 1994, molte persone continuano a vivere in condizioni di povertà e a lottare per accedere a servizi essenziali come acqua pulita, sanità e istruzione di qualità.
L’economia del Sudafrica nel 2023 presenta un quadro contrastante. Secondo l’Osservatorio Economico MAECI, il PIL del Paese si attesta a 357,8 miliardi di euro, con una quota di export mondiale dello 0,5%, e una crescita modesta dello +0,6%. I fattori che frenano la crescita sudafricana sono molteplici: vincoli fiscali, lentezza nelle riforme e bassa produttività del lavoro. Tuttavia, alcuni settori economici come la finanza e l'industria manifatturiera, che insieme coprono oltre un terzo del PIL, hanno registrato una performance positiva nel 2023. Le previsioni per il 2024-2025 indicano una crescita tiepida, mentre una ripresa più sostenuta è attesa per il 2026-2027.
Il Paese si confronta inoltre con persistenti vincoli strutturali, come la carenza di energia elettrica e lo stato precario di infrastrutture necessarie come quelle idriche, ferroviarie e portuali, che ne ostacolano lo sviluppo.
Nonostante le sfide interne, il Sudafrica rimane un partner di primaria importanza per gli investimenti internazionali, grazie alla solidità delle sue istituzioni, ai servizi commerciali e bancari offerti e al suo ruolo di porta d'accesso al continente africano.
Il Paese si configura come un hub redistributivo di primaria importanza per l’intera area sub-sahariana, poiché gioca un ruolo chiave in due importanti accordi commerciali: SADC, la Southern African Development Community, che promuove la cooperazione e l'integrazione socio-economica tra 15 paesi dell’Africa australe, e l’AfCFTA, African Continental Free Trade Area, un'immensa area di libero mercato che comprende 54 dei 55 Paesi africani, il cui accordo è stato firmato il 1° gennaio 2021 e che è in corso di implementazione.
Il governo sudafricano ha, inoltre, adottato una politica mirata ad attrarre investimenti esteri che favoriscano lo sviluppo del paese. L’obiettivo è quello di generare trasferimenti di tecnologia, promuovere l’impiego di manodopera locale e sostenere la produzione di beni destinati all’esportazione. I settori prioritari per gli investimenti includono: infrastrutture, trasporti, energia (in particolare green economy), agroalimentare, chimico-farmaceutico, automobilistico, industria mineraria e turismo.
Per raggiungere questo obiettivo, il Presidente Ramaphosa ha lanciato diverse iniziative volte a rilanciare l’economia e l’attrattività del Sud Africa. Tra queste, le Conferenze per gli Investimenti, che dal 2018 hanno raccolto capitali da investitori nazionali e internazionali. L’obiettivo di 1.200 miliardi di rand in cinque anni è stato raggiunto e superato nell'ultima edizione del 2023, con impegni per 1.500 miliardi di rand in diversi settori (manifatturiero, energie rinnovabili, automobilistica, infrastrutture, …). Il governo di Ramaphosa ha quindi fissato l’obiettivo di mobilitare l’equivalente di circa 100 miliardi di euro in nuovi investimenti nei prossimi cinque anni.
Nel 2022 il governo ha poi varato un Piano d’Azione per ridurre le interruzioni di corrente elettrica (c.d. loadshedding) investendo in fonti rinnovabili e migliorando l’efficienza delle centrali a carbone. Il Presidente stesso ha ammesso che permangono tre grandi sfide per l'economia sudafricana: la crisi energetica, le lacune nelle grandi reti infrastrutturali (in primis trasporti e forniture idriche) e la corruzione diffusa. Per affrontare queste sfide, il governo ha destinato oltre 260 miliardi di rand a progetti per migliorare le infrastrutture di trasporto e logistica. In aggiunta, la Riforma di Transnet, dell'azienda pubblica di gestione delle infrastrutture portuali e ferroviarie, dovrebbe consentire una maggiore partecipazione di operatori privati.
Rapporti con l’Italia
Il Sud Africa rappresenta un partner strategico per l’Italia, offrendo un mercato interessante e opportunità di collaborazione in diversi settori, dalla difesa all'energia, dalla scienza all'industria. La cooperazione tra i due Paesi è destinata a rafforzarsi ulteriormente nei prossimi anni, a beneficio di entrambi.
In merito agli accordi bilaterali, nel 2023 il Belpaese ha ratificato l'Accordo di cooperazione in materia di difesa, firmato nel 2017. La ratifica da parte del Sudafrica è attesa a breve, aprendo nuove opportunità commerciali per le imprese italiane del settore. In ambito scientifico, la collaborazione tra i due Paesi è di alto livello, sia nel quadro del Programma Esecutivo scientifico-tecnologico bilaterale, rinnovato per il triennio 2023-2025, sia attraverso la partecipazione italiana al progetto di radioastronomia Square Kilometers Array e alle iniziative legate al Memorandum tra NICIS sudafricano e Fondazione IFAB di Bologna nel campo dell'intelligenza artificiale e del supercalcolo.
Dal punto di vista economico, l’interscambio commerciale tra Italia e Sudafrica presenta un quadro composito, con luci e ombre. Nei primi dieci mesi del 2023, l'export italiano verso il Sudafrica ha registrato un valore di 1,8 miliardi di euro, con una variazione negativa del -6,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Le cause di questa flessione sono molteplici: problemi interni al Sudafrica, effetti sul tasso di cambio del rand delle politiche monetarie restrittive dei paesi avanzati e le aspettative internazionali sulle economie dei mercati emergenti. Le importazioni hanno registrato una performance ancora peggiore, con una variazione del -7%.
Nonostante la flessione economica, l'Italia si conferma secondo partner europeo e 10° fornitore a livello mondiale del Sudafrica, con una quota del 2,3% nel 2023. Il Sudafrica, a sua volta, è il 46° mercato di destinazione dell'export italiano con un interscambio commerciale pari a 4,25 miliardi di euro nei primi undici mesi del 2023. Macchinari e apparecchiature industriali dominano l’export italiano, seguiti da prodotti della raffinazione del petrolio, veicoli, metalli e derivati, e prodotti farmaceutici. Rilevanti sono le importazioni di antracite, metalli di base e prodotti siderurgici, pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati.
Presenza Italiana in Sudafrica
Attualmente, circa 267 aziende italiane operano in Sudafrica, con un fatturato di 1,85 miliardi di euro e 12.095 addetti. Il Sudafrica offre diverse opportunità di investimento per le imprese italiane, in particolare nei seguenti settori:
- Agricoltura: Il Sudafrica è un importante produttore agricolo con una varietà di colture. Le opportunità di investimento includono la produzione di macchinari agricoli, tecnologie di irrigazione e sistemi di stoccaggio.
- Minerario: Il Paese è ricco di risorse minerarie, tra cui platino, oro e diamanti. Le opportunità di investimento includono la tecnologia di estrazione mineraria e la lavorazione dei minerali.
- Automotive: Il Sudafrica è la principale piattaforma produttiva di veicoli in Africa. Le opportunità di investimento includono la produzione di componenti auto e la fornitura di servizi di logistica.
- Energia: Il Sudafrica ha bisogno di investimenti in energie rinnovabili per diversificare il suo mix energetico e ridurre la dipendenza dal carbone. Le opportunità di investimento includono l'energia solare, eolica e l'idrogeno verde.
- Infrastrutture: Il Paese ha un piano di sviluppo infrastrutturale ambizioso che include il miglioramento dei trasporti, telecomunicazioni e reti di distribuzione elettrica. Le opportunità di investimento includono la costruzione di strade, ferrovie, porti e centrali elettriche.
Nel 2022 gli investimenti diretti esteri (IDE) dell’Italia nel mercato sudafricano sono stati pari a 245 milioni di euro. La presenza italiana è in crescita, in particolare nel settore industriale, con imprese che si sono aggiudicate appalti nel Programma nazionale di sviluppo (REIPPP) e che contribuiscono al progetto di transizione energetica sudafricana. Tra le più importanti, Enel Green Power, Ferrero, CNH/IVECO, Leonardo, Ansaldo Energia, Blackshape, Lucchini, Mapei, MSC Crociere, Campari, Saipem e Webuild.
Cosa esportare
Oltre alle opportunità di investimento diretto, diverse altre eccellenze italiane trovano un mercato ricettivo in questo Paese con l’export dei propri prodotti:
- Macchinari e apparecchiature: considerato l’obiettivo del governo sudafricano di attrarre investimenti che favoriscano l’export e i trasferimenti di tecnologia, i macchinari italiani non si pongono come concorrenti ai prodotti locali, bensì come strumenti per aumentare la produttività dell’industria sudafricana. Con una quota del 26,8% sul totale dell'export italiano nei primi undici mesi del 2023, i macchinari e le apparecchiature industriali rappresentano la prima voce dell'export italiano in Sudafrica. Il made in Italy gode di un’ottima reputazione in questo settore, con particolare focus nel manifatturiero, minerario, agroalimentare e costruzioni.
- Prodotti delle altre industrie manufatturiere: Gioielleria, bigiotteria e pietre preziose lavorate rappresentano la seconda voce più importante dell’export italiano, con un valore di 265 milioni euro (12,9%) nel periodo gennaio-novembre 2023.
- Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio. I prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio si posizionano al terzo posto con un valore di 229 milioni di euro nei primi undici mesi del 2023 (11,2%).
- Prodotti chimici: I prodotti chimici sono una delle più importanti voci delle nostre esportazioni (167 milioni di euro nel 2023) e una quota di 8,1%. Sono molto apprezzati nella regione grazie all'alto valore aggiunto della produzione domestica.
- Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi: L'industria automobilistica rappresenta un mercato particolarmente appetibile, soprattutto per il settore della componentistica: quasi tutti i principali produttori mondiali di automobili hanno impianti di produzione o di assemblaggio in Sud Africa.
- Apparecchi elettrici (6,7% dell'export totale) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (6,5% del totale) completano il quadro delle opportunità di investimento per le imprese italiane in Sudafrica.
In definitiva, il Sudafrica si configura come un partner strategico per l'Italia, offrendo opportunità per investimenti italiani in diversi settori chiave e un accesso significativo ai mercati dell'Africa meridionale, grazie alla posizione strategica e alle infrastrutture logistiche. Pur affrontando sfide, il potenziale del mercato sudafricano e le solide relazioni bilaterali lo rendono un partner affidabile per le imprese italiane che desiderano espandersi in Africa.