Working paper 29 luglio 2008

Cavalcando l’onda nera. L’Asia centrale è pronta ad essere integrata nell’economia globale?

Il proposito di questo studio è capire, attraverso gli strumenti dell’analisi di rischio paese, se gli Stan siano in grado di sfruttare “l’onda” per lasciarsi alle spalle il passato sovietico e cominciare a ricoprire un ruolo di rilievo nelle dinamiche economiche eurasiatiche.

L’Asia centrale può cavalcare l’onda nera o rischia di esserne sommersa? L’onda nera consiste nello straordinario aumento dei prezzi degli idrocarburi sui mercati. La presenza di tali risorse in alcuni paesi dell’Asia centrale ha generato flussi di capitali in entrata e esportazioni che potrebbero portare l’intera regione verso una maggiore integrazione nell’economia globale. A patto, però, che le eccezionali entrate vengano utilizzate dai governi per portare a compimento il processo di transizione del sistema economico e politico. Nel secolo scorso, i cinque stati centrasiatici (i cosiddetti “Stan”) sono stati isolati dal resto del mondo ed hanno intrattenuto relazioni economiche quasi esclusivamente con la Russia. Negli ultimi anni l’interesse nei loro confronti è aumentato considerevolmente e, con esso, le opportunità di investimento. Ma anche i rischi non mancano. Oggi le istituzioni politiche sono ancora deboli, i sistemi finanziari non consolidati, gli apparati produttivi obsoleti e gli sforzi per avvicinarsi a un’economia di mercato molto lenti e poco risolutivi. Il timore è che l’onda possa passare lasciando soltanto la schiuma della risacca.

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