Che export tira? - Agosto 2017
Il commercio mondiale è in aumento del 4,2%, in volume, nei primi 7 mesi del 2017 e previsto in crescita al 4,3% per l’intero anno. In questo contesto globale favorevole, l’export italiano continua a mostrare una dinamica piuttosto robusta: +7,6%, in valore, nei primi 8 mesi del 2017 su base tendenziale, con ottime performance sia nell’area Ue che extra-Ue.
La crescita delle esportazioni è solida nei mercati tradizionali (Germania, Francia e Spagna) e sopra la media nei Paesi dell’Est Europa (Polonia, Repubblica Ceca e Romania). +7,2% il risultato complessivo. Le esportazioni verso i Paesi extra-Ue segnano un +8,2% con Cina e Russia sopra al 20%; bene anche le vendite nell’area Mercosur (+16,2%).
Nel trimestre giugno-agosto 2017 le esportazioni sono rimaste sostanzialmente stabili rispetto al trimestre precedente. Ad agosto, rispetto a luglio, si è invece registrato un incremento del 4,2%.
Le vendite negli Stati Uniti continuano a crescere al di sopra delle attese (+8,7%), confermando, dopo 8 mesi, anche una certa solidità: mobili e gioielli, meccanica strumentale, metallurgia e farmaceutica sono i settori trainanti. Questi ultimi tre, insieme agli apparecchi elettronici sostengono l’export verso i Paesi Asean. Nei Paesi OPEC invece, l’andamento negativo è piuttosto generalizzato in tutti i settori.
A livello di principali industrie, l’export di beni intermedi registra la dinamica migliore (+7,3%). Seguono beni di consumo (+7%) e beni strumentali (+6,2%). Il raggruppamento dell’energia, pur se residuale in termini di peso sul totale, sta fornendo il suo contributo al buon andamento delle esportazioni italiane, grazie a una crescita di oltre il 40%.
L’export di alimentari e bevande è in aumento del 7,5% con performance anche migliori in Cina, Giappone, Francia e Spagna. Questi ultimi due Paesi trainano anche le vendite nel settore farmaceutico (+13,7%). Le esportazioni dei prodotti della metallurgia sono in forte crescita invece in Germania e nei Paesi dell’Europa dell’est. Chimica e automotive confermano i tassi di crescita superiori alla media, rispettivamente, del 12,2% e del 15,8%. Tra i beni di consumo, i non durevoli hanno fatto segnare un +7,4%, i durevoli, +5,5%.