Varie 17 gennaio 2018

Che export tira? - Novembre 2017

L’ottima performance dell’export italiano del mese di novembre (+9,7% rispetto al novembre del 2016) porta la media dei primi 11 mesi al +7,9%. Con il solo dato di dicembre ancora da svelare, il 2017 chiuderà con il miglior risultato dal 2011 (quando le esportazioni segnarono un +11,4%): un risultato trainato in primo luogo dai Paesi dell’area extra-Ue.

L’ottima performance dell’export italiano del mese di novembre (+9,7% rispetto al novembre del 2016) porta la media dei primi 11 mesi al +7,9%. Con il solo dato di dicembre ancora da svelare, il 2017 chiuderà con il miglior risultato dal 2011 (quando le esportazioni segnarono un +11,4%): un risultato trainato in primo luogo dai Paesi dell’area extra-Ue.

 

 

L’export verso i Paesi Ue è cresciuto del 7,1%. Sopra la media Polonia, Rep. Ceca e Spagna, dove si sono registrati incrementi delle vendite superiori al 10%. Bene anche Germania (+6,2%) e Francia (+5,4%).

 

 

Le vendite di beni dirette ai mercati extra-Ue hanno mostrato la dinamica più vivace (+8,9%), con incrementi superiori al 20% in Cina e Russia.

 

 

Nel trimestre settembre-dicembre 2017 si è assistito a un aumento delle esportazioni pari al 2,9% in termini congiunturali. A novembre, rispetto a ottobre, la crescita è stata del 2,1%.

 

 

L’export italiano sta registrando ottimi risultati nei Paesi Asean (+13,1%) grazie al forte incremento delle vendite di beni nei settori dell’elettronica, dei mezzi di trasporto e della farmaceutica. Quest’ultimo settore, insieme a quello metallurgico e al comparto autoveicoli, sta trainando anche le vendite verso gli Stati Uniti (+9%). Le esportazioni verso i Paesi OPEC rimangono ancora in territorio negativo (-6,8%).

 

 

Dal lato dei principali raggruppamenti, l’export di beni intermedi registra la dinamica migliore (+7,8%). Seguono i beni di consumo (+7%) e i beni strumentali (+6,6%). Questi ultimi stanno beneficiando dei segnali di ripresa degli investimenti a livello globale.

Il raggruppamento dell’energia, pur se residuale in termini di peso sul totale export, continua a fornire un contributo positivo, grazie a una crescita vicina al 40%.

Tra i beni di consumo, i non durevoli hanno fatto segnare un +7,3%, i durevoli, +5,3%.

 

 

Sono i settori non tipici di specializzazione a trainare l’export italiano nel 2017.

Tra questi, il comparto degli autoveicoli ha segnato una crescita del 13%, con brillanti performance nei Paesi extra-Ue (es. Cina, Russia e Stati Uniti).

Tra i «top performer» troviamo un altro settore non tradizionale: la farmaceutica. Sono in forte aumento le vendite verso Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.

Tra i settori tradizionali, l’export di alimentari e bevande è in linea con la media nazionale (+7,9%): ottimo andamento in Francia, Spagna e Giappone.

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Varie 17 dicembre 2024
Nei primi dieci mesi del 2024 l’export ha registrato una lieve flessione su base annua (-0,5%), a riflesso del dato negativo in volume (-2,4%) non pienamente controbilanciato dall’aumento dei valori medi unitari (+1,9%).
Focus On 16 dicembre 2024
L’industria dello spazio costituisce un'area strategica del futuro del nostro Paese, che può contare su molteplici filiere interconnesse che coinvolgono numerosi settori. che coprono tutte le fasi, dall'upstream al downstream, e coinvolgono numerosi settori, inclusi quelli che beneficiano del segmento spazio per ottenere incrementi in termini di produttività e di sostenibilità. Composto da oltre 400 imprese, che realizzano un giro d’affari di circa €3 miliardi, il settore ha un potenziale di crescita molto alto: per ogni euro speso, ne vengano creati 11 e per ogni impiego occupato ne vengono generati 4 nuovi.
Focus On 06 dicembre 2024
I macchinari agricoli sono un comparto molto rilevante della meccanica strumentale, sia in termini di numerosità delle imprese, in particolare PMI, sia di valore aggiunto sia di export. In un contesto internazionale di incertezza e dove il cambiamento climatico è un fattore rilevante, le nuove tecnologie, in particolare l’IA, sono uno strumento di resilienza, sostenibilità e competitività, sia a livello nazionale che internazionale, in particolare nei Paesi GATE tra cui Cina, Brasile, Emirati Arabi Uniti e Vietnam, che rappresentano il 10% dell’export del settore e dove lo scorso anno la crescita è stata di quasi del 50%.