Che export tira? - Ottobre 2017
Non si arresta la corsa dell’export italiano nel 2017: +7,7% la crescita tendenziale nei primi 10 mesi dell’anno. L’andamento positivo sta interessando sia i Paesi dell’area Ue che quelli extra-UE. Il mese di ottobre è stato particolarmente vivace, con un incremento dell’11,3% rispetto all’ottobre del 2016.
Ottima performance (+7,1%) sia nei mercati tradizionali, con il solo Regno Unito «sottotono» alle prese con la vicenda Brexit (+3,4%), che nei Paesi dell’Est Europa, quali Polonia (+11,6%) e Rep. Ceca (+10,7%).
Prosegue la crescita nei Paesi extra-Ue (+8,5%). Solide le vendite negli Stati Uniti (+9,6%). In forte ripresa quelle verso la Turchia (+5,6%).
Nel trimestre agosto-ottobre 2017 si è assistito a un aumento del 2,9% in termini congiunturali. A ottobre, rispetto a settembre, la crescita è stata dello 0,5%.
Le vendite in Cina sono in aumento del 24,2%: in evidenza chimica, mobili e autoveicoli. Questi ultimi trainano anche l’export verso i Paesi del Mercosur (+17,2%), insieme ad alimentari e apparecchiature elettroniche. Dopo anni di calo, legati anche al quadro sanzionatorio, sono in ripresa le vendite in Russia (+22,1%): bene i principali settori di esportazione (meccanica strumentale, tessile e abbigliamento e chimica).
Dal lato dei principali raggruppamenti, l’export di beni intermedi registra la dinamica migliore (+7,7%). Seguono i beni di consumo (+6,9%) e i beni strumentali (+6,2%).
Il raggruppamento dell’energia, pur se residuale in termini di peso sul totale export, sta fornendo un contributo positivo, grazie a una crescita vicina al 40%.
Tra i beni di consumo, i non durevoli hanno fatto segnare un +7,2%, i durevoli +5,3%.
L’export di alimentari e bevande viaggia a un ritmo simile alla media nazionale (+7,6%) con brillanti performance in Francia, Spagna e Giappone. Il settore della metallurgia sta mostrando un andamento positivo piuttosto generalizzato: si segnala il dato relativo alla Germania (+15,8%). La chimica si conferma tra i settori best performer (+10,1%): in forte crescita la domanda proveniente da Cina, Turchia e Paesi dell’Est Europa.
Farmaceutica (+12,3%) e autoveicoli (+13,6%) restano tra i settori più dinamici.