Varie 17 febbraio 2022

Che export tira? Dicembre 2021

Nel 2021 le esportazioni italiane sono cresciute del 18,2% rispetto al 2020, ben al di sopra delle attese, raggiungendo quota €516 miliardi.

1. Il mese di riferimento

La congiuntura. A dicembre l’export italiano di beni è diminuito dell’1,1% su base mensile a causa del calo verso i Paesi extra-Ue (-2,1%), mantenendosi stabile verso l’Ue. Ciò nonostante il trimestre si mantiene in positivo rispetto a luglio-settembre (+2,4%).

Il trend. In termini tendenziali, a dicembre le vendite oltreconfine crescono del 16,2%, spinti in particolar modo dai valori medi unitari (+12,3%) e in misura minore dai volumi (+3,4%).

Contesto globale. In dicembre l’aumento tendenziale dell’export è spiegato per circa 8 punti percentuali dalla crescita di raffinati, chimica, farmaceutica, alimentari e bevande e metalli e prodotti in metallo.

2. Come è andata nel 2021?

Lo scorso anno le esportazioni italiane sono cresciute del 18,2% rispetto al 2020, risultato superiore alle attese spinto soprattutto dai rialzi nei prezzi delle materie prime avvenuti a fine anno (+9,1% la dinamica dei soli volumi). L’export italiano ha raggiunto così quota €516 miliardi, in marcata crescita anche rispetto ai livelli pre-crisi del 2019 (+7,5%).

2.1. Dentro e fuori l’Unione Europea

Nel 2021 le vendite verso i Paesi Ue sono aumentate del 20%. Hanno chiuso l’anno in forte rialzo Paesi Bassi (+32,9%), Austria (+23,1%), Polonia (+22,7%) e Spagna (+22,5%). Al contempo, gli aumenti verso i nostri primi due partner commerciali sono stati significativi: Germania (+19,3%) e Francia (+16,8%).

Anche l’export verso i Paesi extra-Ue cresce a doppia cifra (+16,3%). È però evidente una maggiore eterogeneità nell’area, con marcati rialzi verso India  (+28,3%), Cina (+22,1%) e Stati Uniti (+16,5%); il Regno Unito, invece, sconta anche gli effetti della fine del periodo di transizione post-Brexit (+3,9%). 

2.2. Focus Paesi

Lo scorso anno, le nostre esportazioni di articoli di abbigliamento hanno registrato un aumento ampio in Cina (+50,5%) e apprezzabile in Germania (+12,9%), chiudendo invece l’anno in calo nel Regno Unito (-18,7%). L’automotive ha mostrato incrementi sopra la media del settore verso Pechino e Londra (+68,3% e +14% rispettivamente), mentre il rialzo è stato a doppia cifra ma più contenuto per Berlino (+10,7%), comunque tra i primi mercati di sbocco per componentistica e auto italiane. Molto positiva la performance di apparecchi elettrici verso i tre mercati: Cina (+40,8%), UK (+30,7%) e Germania (+27,1%).

2.3. Focus industrie e settori

In termini di raggruppamenti principali di industrie, i beni intermedi hanno chiuso il 2021 con la performance migliore (+23,7%). Il raggruppamento, beneficiando anche dall’aumento dei prezzi, ha contribuito per oltre 7 punti percentuali alla crescita dell’export complessivo.

Le vendite di beni strumentali sono cresciute del 15,3% grazie a solide condizioni di domanda che si sono contrapposte a difficoltà di approvvigionamento sul lato dell’offerta.

Crescita più contenuta ma comunque importante per i beni di consumo (+12,8%), spinti al rialzo dai beni durevoli (+29,1%) a fronte di un aumento più modesto di quelli non durevoli (+9,8%).

Le vendite oltreconfine di metalli e prodotti in metallo nel 2021 hanno registrato una marcata espansione specie in valore (+26% dopo il -4,7% del 2020). La ripresa è stata guidata dalla domanda dei Paesi Ue (+44,3%) ma anche da quella di alcuni extra-Ue, come India (+24,7%) e Turchia (+17,4%).

Dopo la caduta dell’11,9% nel 2020, lo scorso anno la meccanica strumentale ha superato i livelli pre-crisi (+14,7%). Tra le performance più vivaci si segnalano quelle di Stati Uniti (+23,6%) e Polonia (+19,3%).

Alimentari e bevande chiudono l’anno nuovamente in positivo (+11,6% dopo il +3,2% nel 2020), con crescite diffuse ai principali mercati favorite dalle riaperture del settore dell’ospitalità.

 

Scarica il documento!

 

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Varie 18 ottobre 2024
Nei primi otto mesi del 2024 le esportazioni hanno mostrato una lieve flessione su base annua (-0,6%), su cui ha inciso il dato negativo in volume (-2,7%) che non è stato pienamente compensato dall’aumento dei valori medi unitari (+2,2%).
Focus On 20 settembre 2024
Qual è lo stato di salute della Nautica italiana? Quali sono leve strategiche per accrescere ulteriormente la competitività e la presenza sui mercati esteri?
Focus On 17 settembre 2024
Quali sono le tematiche che toccano le imprese della Moda? Quali leve strategiche occorrono, soprattutto alla luce di una congiuntura non favorevole per il settore, per far ripartire il settore?