Che export tira? Giugno 2021
1. Il mese di riferimento
La congiuntura. L’export torna a crescere rispetto al mese precedente, dopo la flessione congiunturale di aprile (+1,4% giu’21 vs. mag‘21), grazie all’aumento nei Paesi Ue (+2,5%). In accelerazione la crescita congiunturale nel secondo trimestre (+5,0% rispetto al +2,8% del primo trimestre).
Il trend. Dal confronto con giugno 2020, emerge una crescita tendenziale marcata (+25,4%), ma più debole rispetto ai mesi precedenti (+41,9% mag’21 vs. mag’20; +97,6% apr‘21 vs. apr‘20).
Contesto globale. Si conferma anche nel sesto mese la crescita diffusa ai principali partner e settori, fatta eccezione per la farmaceutica (-1,1% vs. giu’20).
2. Come sta andando nei sei mesi?
Tra gennaio e giugno 2021 si registra una crescita sostenuta delle vendite italiane oltreconfine (+24,2% vs. gen-giu’20). Tale dinamica continua a beneficiare di un effetto base favorevole dovuto soprattutto al confronto con aprile e maggio 2020, mesi di forti restrizioni per il contenimento della pandemia e in cui l’export Made in Italy ha toccato livelli minimi.
2.1. Dentro e fuori l’Unione Europea
Nel primo semestre 2021 si osserva un’ampia crescita dei Paesi Ue (+25,7%). Si segnala in particolare l’aumento verso Polonia (+41,0%), Paesi Bassi (+34,2%) e Spagna (+30,2%). Forte anche la domanda proveniente dai nostri primi mercati di sbocco: Germania (+24,6%) e Francia (+25,4%).
Leggermente più debole la performance verso i Paesi extra-Ue (+22,5%), dove a crescite ben sopra la media – ad esempio Cina (+48,3%), Mercosur (+46,7%), India (+36,6%) – si contrappongono riprese relativamente più contenute – tra gli altri Giappone (+7,1%), UK (+11,4%) e Stati Uniti (+15,1%).
2.2. Focus Paesi
Tra gennaio e giugno 2021, l’export verso Polonia, Giappone e India è accomunato da una crescita marcata di metalli e prodotti in metallo (+84,7%, +49,7% e +24,5% rispettivamente). Incremento sopra la media del settore per gli alimentari e le bevande Made in Italy nelle tre geografie (+28,8% verso Varsavia, +25,0% verso Nuova Delhi e +12,8% verso Tokyo). In positivo verso Polonia e Giappone anche le vendite di farmaceutica (nell’ordine +4,7% e +3,4%), che rimangono invece in territorio negativo in India (-10,7%), così come più in generale verso il mondo (-8,8% il dato complessivo per il settore).
2.3. Focus industrie e settori
In termini di raggruppamenti principali di industrie, la crescita si è «stabilizzata» per i beni di consumo (+17,0% il dato tendenziale dei primi cinque e sei mesi). Il traino per questo raggruppamento continua a provenire dai beni durevoli (+49,8%), mentre l’incremento dei beni non durevoli è meno intenso (+11,5%) e risente del calo registrato dalla farmaceutica.
Rimane sostenuta ma in leggera decelerazione la crescita dei beni strumentali (+29,3% rispetto a gen-giu’20, +32,2% rispetto a gen-mag’20). Accelerano invece i beni intermedi, che segnano un +26,3% rispetto al primo semestre 2020 grazie anche alle ottime performance dei metalli e prodotti in metallo.
Si osserva una crescita marcata per gli autoveicoli (+56,4%), diffusa alla maggior parte delle geografie e sostenuta soprattutto dai principali partner europei: Germania (+55,0%), Francia (+62,0%) e Spagna (+85,2%). Continuano a crescere anche le esportazioni di apparecchi elettrici (+31,9%), specie verso Regno Unito (+49,3%), Polonia (+44,1%) e Stati Uniti (+35,6%).
Ampio incremento per gli articoli in pelle (+30,2%), che nei primi sei mesi dell’anno mostrano un buon recupero dopo il crollo del 2020. Particolarmente positiva la performance verso importanti mercati per il comparto quali Svizzera (+22,9%), Francia (+37,6%) Stati Uniti (+51,1%) e Cina (+89,2%).
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