SACE aggiorna il Barometro con i dati relativi al secondo trimestre 2022. Questo indicatore assegna un punteggio da 1 a 9, con 9 rischio massimo.
Secondo il Barometro, l’indicatore SACE che monitora l’andamento dei settori italiani*, i rischi nella manifattura sono risultati nuovamente in rialzo nel secondo trimestre del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021. Prosegue infatti il peggioramento della rischiosità per i mezzi di trasporto e logistica e le apparecchiature elettriche; si segnala un incremento dell’indice anche per i prodotti in metallo e, seppur lievemente, per la meccanica strumentale. Per alcuni comparti prosegue invece il miglioramento, sostenuto dalla ripresa della domanda (è il caso del Sistema Moda) e anche dagli incentivi fiscali (come per le costruzioni); tra i settori con il profilo di rischio più basso figura ancora l’aggregato della chimica, farmaceutica, gomma e plastica. Nel complesso i rischi per l’industria italiana sono risultati in lieve calo su base annua, compensati dalla riduzione registrata per il comparto dei prodotti raffinati e energetici che beneficia del rincaro dei prezzi alla produzione.
Focus on Up
CHIMICA, FARMACEUTICA, GOMMA E PLASTICA
Come va. Nel secondo trimestre del 2022 è proseguita la dinamica positiva, su base tendenziale, dell’aggregato chimica, farmaceutica, gomma e plastica che si posiziona tra i settori con il profilo di rischio più basso secondo il nostro Barometro.
Variabili chiave. Il miglioramento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è spiegato prevalentemente dall’andamento del fatturato nominale congiuntamente alla dinamica favorevole dei prezzi alla produzione che ha consentito di scaricare a valle l’aumento (almeno in parte) dei prezzi delle materie prime.
Prospettive. Non mancano, tuttavia, criticità per il settore, soprattutto per il comparto della chimica, a causa del forte rincaro dei costi dell’energia con potenziali interruzioni della produzione nel breve termine.
Come va. Il Sistema Moda (estesa anche a pelli e calzature) continua a beneficiare della ripresa della domanda, trainata sia dal mercato domestico sia da quello estero e favorita dal ritorno (pressoché pieno) allo socialità.
Variabili chiave. Sul punteggio ottenuto ha inciso il miglioramento degli score relativi alle componenti di produzione e sofferenze bancarie; permangono invece criticità per la dinamica dei prezzi alla produzione e del fatturato nominale, che risulta ancora meno favorevole rispetto a quella rilevata per gli altri settori.
Prospettive. Sulle attese nei prossimi mesi pesa il deterioramento della fiducia delle famiglie, gravato dal forte aumento dell’inflazione e il conseguente calo del potere d’acquisto che potrebbe posticipare il consumo di beni non di prima necessità.
Focus on Down
APPARECCHI ELETTRICI ED ELETTRONICA
Come va. Il settore ha registrato un aumento dell’indice nel secondo trimestre del 2022, rispetto a un anno prima, portando la rischiosità su livelli medio-alti.
Variabili chiave. A contribuire principalmente sul profilo di rischio complessivo è stato il punteggio relativamente alto registrato da tutte le componenti, ad eccezione di quella legata alla demografia d’impresa.
Prospettive. Anche questo settore si trova nel breve termine a fronteggiare l’incertezza sulle prospettive di investimento e consumo, ascrivibile a diversi fattori tra cui l’aumento dei prezzi dell’energia.
MEZZI DI TRASPORTO E LOGISTICA
Come va. È proseguito il peggioramento del profilo di rischio su base tendenziale, in corso da diversi trimestri, per i mezzi di trasporto e la logistica che risentono in particolare delle persistenti criticità lungo le catene di fornitura internazionali, soprattutto per l’approvvigionamento di input produttivi strategici e i relativi allungamenti dei tempi di consegna (sebbene si osservi qualche timido segnale di miglioramento).
Variabili chiave. Si segnala, in particolare, un incremento della rischiosità per le componenti di produzione (piuttosto marcato), fatturato e sofferenze bancarie.
Prospettive. I rischi per il settore permangono significativi e orientati al ribasso, seppur in modo differenziato tra i comparti manifatturiero e dei servizi.
Come va. Il rischio associato al settore del commercio al dettaglio è risultato in discreto aumento tra aprile e giugno rispetto allo stesso periodo del 2021, posizionandosi come il settore più rischioso tra i 18 considerati nel Barometro.
Variabili chiave. Ha pesato, in particolare, il peggioramento della demografia di impresa e l’andamento relativamente meno favorevole del fatturato.
Prospettive. Tra i fattori negativi che pesano sulle attese per il settore figurano il recente nuovo calo della fiducia delle famiglie rilevato da Istat congiuntamente all’aumento dei costi energetici, oltre alla dinamica strutturale di ridimensionamento delle modalità di commercio più tradizionale in alcuni settori.
Per i risultati di tutti e 18 i settori analizzati (+2 aggregati) e la nota metodologica, scarica il PDF.