Che rischio tira? III trimestre 2020
Secondo il Barometro, l’indicatore SACE che monitora l’andamento dei settori italiani*, i rischi nella manifattura sono rimasti sostanzialmente stabili nel terzo trimestre dell’anno, rispetto sia allo stesso periodo del 2019 sia su base congiunturale. Il miglioramento di alcuni comparti, tra cui legno e metalli, ha compensato il peggioramento osservato nei settori tradizionali del Made in Italy, in particolare quello delle pelli e calzature che fatica ad agganciare la ripresa. Nel complesso i rischi nell’industria italiana sono risultati in lieve aumento su base tendenziale, riconducibili al peggioramento rilevato per il settore dell’estrattiva e dei prodotti raffinati, su cui continua a pesare la debolezza della domanda.
Focus on Up
LEGNO, CARTA, STAMPA E MOBILI
Come va. Nel terzo trimestre del 2020, il settore si posiziona tra quelli con profilo di rischio più basso e il miglioramento più intenso – tra i 18 considerati dal nostro Barometro – rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Variabili chiave. La riduzione del rischio è spiegata dal miglioramento della produzione, accompagnato da una marcata accelerazione del fatturato nei comparti legno e mobili.
Prospettive. A settembre i nuovi ordinativi continuano ad accelerare, a un ritmo vivace per legno e mobili (+9,1% e +22,9% a/a rispettivamente), grazie sia al mercato domestico sia estero, ma più moderato per la carta (+1,7%).
PRODOTTI IN METALLO
Come va. Il settore si posiziona tra i meno rischiosi, favorito dal miglioramento rilevato nel terzo semestre dell’anno su base tendenziale.
Prospettive. A settembre i nuovi ordinativi avanzano, sebbene a un ritmo minore (+1,5% a/a), trainati dalla domanda estera (+6,4% a/a). La tenuta congiunturale del settore delle costruzioni favorisce inoltre la domanda per i metalli.
Focus on Down
ESTRATTIVA, RAFFINATI, ENERGIA, ACQUA
Come va. Il settore registra un lieve aumento dell’indice di rischiosità rilevato dal Barometro nel terzo trimestre del 2020, rispetto a un anno prima.
Variabili chiave. Fatturato e prezzi continuano a gravare pesantemente sul profilo di rischio, condizionati dalla profonda recessione economica mondiale che si riflette in una domanda particolarmente debole per il comparto raffinati.
Prospettive. La risalita del prezzo del petrolio registrata verso fine novembre, in concomitanza con i segnali positivi sulla ricerca di vaccini, rappresenta un primo cauto segnale di ripresa.
TESSILE E ABBIGLIAMENTO
Variabili chiave. Ha contribuito al lieve deterioramento la stagnazione dei prezzi; per contro, il fatturato – sebbene ancora in calo – ha segnato una contrazione tendenziale ben inferiore a quella registrata nei due trimestri precedenti.
PELLI E CALZATURE
Variabili chiave. L’andamento sfavorevole della demografia d’impresa ha contribuito al deterioramento, contestualmente di produzione e fatturato che continuano a rappresentare i principali fattori al ribasso per il settore.
* Il Barometro assegna un punteggio da 1 a 9, con 9 rischio massimo.