Rischio paese Studi 07 febbraio 2014

Country Risk Update: 07 - 13 febbraio 2014

Snapshots: Arabia Saudita, Argentina, Bahrain, Bolivia, Ghana, Giordania, Irlanda, Kazakistan, Minerario, Pakistan, Territori Palestinesi, Thailandia, Ucraina

ARABIA SAUDITA
Il governo ha stabilito la formazione di un nuovo polo industriale presso la città di Waad Al-Shamal, nel nord del paese. La nuova città industriale sarà attiva soprattutto nel settore minerario. Il piano di sviluppo prevede progetti per un controvalore di USD 9,5 miliardi, tra i quali infrastrutture viarie per collegare il sito ai porti sul Golfo. La Saudi Arabian Mining Company ha già siglato accordi per la costruzione di cinque nuovi impianti per un controvalore di USD 3,6 miliardi. Il nuovo polo industriale rientra nella strategia di diversificazione del sistema economico e alleggerimento della dipendenza dal settore petrolifero.

 

ARGENTINA
Si irrigidiscono i controlli sulla fuoriuscita di valuta forte. Dall’inizio della settimana la Banca Centrale ha interrotto l’acquisto di pesos contro dollari a favore delle imprese importatrici. La misura ha permesso di quasi dimezzare la fuoriuscita di valuta forte rispetto alla settimana precedente. Il rischio è che si produca una crisi di liquidità per la valuta forte e l’impossibilità per gli importatori di pagare le merci acquistate all’estero. Il governo ha intanto raggiunto un accordo con le imprese produttrici e distributrici di combustibili per consentire un contenimento dei prezzi dei carburanti. L’accordo prevede che durante il mese di febbraio i prezzi non aumentino più del 6%.

 

BAHRAIN
L’Alta Corte Amministrativa del Bahrain ha dichiarato fuorilegge il Consiglio Islamico degli Ulema (CIU), organizzazione religiosa Sciita. L’organizzazione è stata infatti accusata di praticare attività politiche illegali sotto la copertura di una formale veste religiosa. La decisione potrebbe incidere sul percorso di riconciliazione nazionale e sul tentativo di dialogo tra la monarchia Sunnita e la principale forza di opposizione Sciita, Al-Wefaq. Lo scorso 23 gennaio era stato raggiunto un accordo per la ripresa del dialogo tra governo e opposizione, anche se non era stata fissata una data. Il CIU è legato ad Al-Wefaq e in passato ha sostenuto le proteste antigovernative.

 

BOLIVIA
La Corte Permanente di Arbitrato dell’Aja (CPA) ha riconosciuto alla compagnia britannica Rurelec il diritto a circa USD 41 milioni di compensazioni per la nazionalizzazione (avvenuta nel 2010) della compagnia elettrica boliviana Guaracachi, posseduta al 50% da Rurelec. La cifra riconosciuta dalla CPA è inferiore alle richieste della Rurelec, pari a USD 142 milioni. Il Procuratore Generale di Stato boliviano ha dichiarato che sono allo studio le possibili soluzioni per chiedere l’annullamento o, alternativamente, la riduzione della compensazione.

 

GHANA
La Banca Centrale (BC) ha adottato misure di controllo sugli scambi valutari nel tentativo di frenare il deprezzamento del Cedi, influenzato dal deficit di partite correnti (12,3% nel 2013) e fiscale (10,2% nel 2013). Da febbraio 2013 la divisa si è svalutata del 27% sul dollaro e di quasi il 5% da inizio 2014, arrivando a GHC 2,49 per dollaro, il massimo storico. Gli esportatori dovranno convertire i propri introiti in valuta estera entro 60 giorni dalla transazione. La valuta forte destinata all’acquisto di importazioni dovrà essere accantonata in appositi conti correnti e utilizzata entro 30 giorni. Le operazioni in valuta estera tra gli operatori locali sono bloccate. La BC ha inoltre alzato i tassi d’interesse al 18% per frenare l’inflazione al 13,5%.

 

GIORDANIA
Le esportazioni di greggio dall’Iraq su camion sono state interrotte a causa del deterioramento delle condizioni di sicurezza nella provincia irachena di Anbar. La regione, al confine tra i due paesi, è infatti sotto il controllo dei miliziani dall’inizio di gennaio. Il trasporto via terra garantiva l’afflusso di 10-12 mila barili al giorno, ad un prezzo agevolato di circa USD 18 a barile, inferiore ai prezzi di mercato. I due paesi hanno concordato ad aprile 2013 la costruzione di un oleodotto per trasferire greggio dal sud dell’Iraq al porto giordano di Aqaba. Le interruzioni nelle forniture irachene si aggiungono alle difficoltà di approvvigionamento dall’Egitto, aumentando le difficoltà energetiche del paese (l’import di oil&gas soddisfa circa il 97% della domanda interna).

 

IRLANDA
La fine della recessione è accompagnata dalla ripresa del settore immobiliare che aveva trascinato il paese nella crisi. L’anno scorso, per la prima volta dal 2007, è cresciuto il valore delle proprietà (+3,2%) dopo un crollo del 65% registrato in 6 anni. La domanda proviene in particolare da imprese (specialmente multinazionali) attive nei settori finanziario e tecnologico. L’economia nel complesso crescerà del 2,1% nel 2014 e del 3,2% l’anno prossimo, ma il governo deve ancora affrontare temi pressanti come l’elevato debito privato, la disoccupazione (al 12,6%), la riforma pensionistica e il disavanzo pubblico al 4,8% del PIL.

 

KAZAKISTAN
La Kazkommertsbank (KKB) ha annunciato il raggiungimento di un’intesa per l’acquisto del 46,5% di JSC BTA Bank. (BTA), attualmente posseduta dal fondo sovrano Samruk-Kazyna (SK). KKB pagherà USD 465 milioni per l’acquisto della quota. Un altro 46,5% sarà acquisito da Kenes Rakishev, businessman kazako del settore minerario. Il restante 4,65% detenuto da SK confluirà in un trust amministrato dalla stessa KKB, che pertanto gestirà oltre il 50% dei voti nel consiglio d’amministrazione di BTA. La notizia dell’acquisizione ha portato ad una revisione del rating BTA da parte di Moody’s, alzato da Caa1 a B3. La fusione delle due banche darà vita al gruppo di maggiori dimensioni nell’area.

 

MINERARIO
Il calo delle valute dei paesi esportatori potrebbe sostenere la performance economica delle compagnie minerarie. Nonostante il rallentamento della domanda cinese e i recenti nervosismi sui mercati emergenti, le commodities minerarie hanno mantenuto quotazioni relativamente stabili con l’unica eccezione del carbone termico, sceso dell’8% da inizio anno. Il calo delle valute sui mercati internazionali, d’altra parte, consentirà alle compagnie minerarie di ridurre i costi operativi sostenuti in valuta locale. Alcune stime, ad esempio, indicano che un calo del 10% del rand sudafricano incrementerebbe i guadagni di Anglo American del 15%. Il rischio collaterale è che la riduzione dei costi operativi produca eccessi di offerta, generando pressioni al ribasso sui prezzi.

 

PAKISTAN
Il ministro per il petrolio pakistano ha annunciato un imminente accordo sulla fornitura di gas naturale dal Qatar per un valore di USD 2,5 miliardi annui. Le forniture cominceranno dal 2015 e contribuiranno a ridurre le carenze energetiche del paese. Le importazioni dall’Emirato saranno pari a circa 3,5 milioni di tonnellate annue, comunque non sufficienti a colmare la domanda interna. Le carenze energetiche del paese sono state in passato motivo di proteste pubbliche che hanno aumentato l’instabilità politica nel paese. L’intesa con il Qatar potrebbe avere effetti sulla realizzazione del gasdotto dall’Iran, il cui progetto era stato annunciato ufficialmente lo scorso anno dai presidenti dei due paesi.

 

TERRITORI PALESTINESI
Il governo ha presentato il bilancio previsionale per l’anno fiscale 2014, per un ammontare di USD 4,2 miliardi. Un apporto fondamentale si attende dagli aiuti esteri, stimati attorno a USD 1,6 miliardi. Il deficit fiscale è invece attestato attorno a USD 1,3 miliardi. USD 350 milioni (300 dei quali derivanti dagli aiuti internazionali) sono destinati a investimenti, mentre la gran parte della spesa (USD 3,9 miliardi) è destinata a spese correnti e salari dei dipendenti pubblici. Il governo ha inoltre riconosciuto al Primo Ministro ed al Ministro delle finanze la disponibilità di un margine pari al 20% del budget ordinario per intervenire in caso di situazioni d’emergenza.

 

THAILANDIA
Le elezioni per il rinnovo del parlamento thailandese si sono svolte in un clima pacifico nonostante le tensioni che da mesi caratterizzano il contesto politico nazionale. Secondo la Commissione Elettorale, tuttavia, circa 10 mila seggi su 94 mila non sono stati in grado di aprire agli elettori a causa del boicottaggio dell’opposizione; in nove province meridionali del paese non si è votato, così come in 438 degli oltre 6 mila seggi di Bangkok. La maggiore forza all’opposizione, il Partito Democratico, ha annunciato che ricorrerà contro la legittimità delle elezioni.

 

UCRAINA
La valuta ucraina ha continuato a perdere terreno rispetto al dollaro, raggiungendo 8,78 UAH per dollaro. È plausibile che la Banca Centrale abbia allentato la difesa del cambio attorno a 8,20 UAH per dollaro in quanto la domanda di valuta forte sarebbe troppo superiore all’offerta. Il rischio è che una prolungata corsa alla valuta straniera potrebbe indebolire ulteriormente la divisa. L’instabilità valutaria e quella politico-sociale, hanno portato al downgrade del rating sovrano ucraino a Caa2 da parte di Moody’s. Il persistente rischio di una crisi di liquidità esterna ha inoltre spinto l’agenzia a mantenere un outlook negativo sul paese.

 

Pillole

 

Costa Rica: si è svolto il primo turno delle elezioni presidenziali. Il ballottaggio tra i due principali candidati si terrà il 6 aprile.
El Salvador: il FMLN, ha vinto il primo turno delle presidenziali, fermandosi però al 49%. Il ballottaggio si terrà a marzo
Messico: Moody’s ha alzato il rating sovrano del paese aa A3, con outlook stabile.
USA: Janet Yellen si è ufficialmente insediata alla guida della Federal Reserve.
 

 

 

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