Focus On - Automotive: più veloce, più lontano. Il cambio di marcia della componentistica
Executive summary
Tra il 2006 e il 2016 l'industria automobilistica mondiale ha cambiato "orografia produttiva": dieci anni fa l’Europa era il primo costruttore di automobili globale con 3 auto su 10 e quasi 6 su 10 erano prodotte tra UE e Nord America. Nel 2015 il Made in the EU si è ristretto a 2 auto su 10 (4 su 10 con gli USA) mentre più di una vettura su 5 è costruita in Cina.
L'industria italiana dell'automobile e delle componenti soffre di una scala internazionale che ancora non ha e di una concorrenza che spazia su almeno 3-4 continenti: la quota dell’Italia sulle esportazioni mondiali rimane tra l’1 e il 4% a seconda del comparto.
Mentre l'export di automobili si è riposizionato su geografie a maggior domanda (la quota UE sulle vendite è scesa dall’80% al 54% in dieci anni), non altrettanto ha fatto la filiera, pur rimanendo il 9° attore al mondo con 4,8 miliardi di euro di export netto di componenti.
Supportare le imprese italiane della filiera nell'affrontare processi di internazionalizzazione complessi e inserirsi nelle catene globali è importante, soprattutto nei mercati più lontani e a maggior potenziale.
Le previsioni sulle vendite future di componenti mostrano che 12 mercati di opportunità genereranno vendite per oltre 75 miliardi di euro in più al 2021: una dinamica molto sostenuta, specialmente in diversi Paesi asiatici.
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