Focus On: Marzo-luglio 2014, sanzioni crescenti verso la Russia
Le nuove sanzioni colpiscono principalmente il settore bancario, petrolifero e militare. Gli Stati Uniti hanno sanzionato singole banche, aziende e individui e formalizzato il divieto a soggetti statunitensi di intrattenere rapporti commerciali e finanziari con tali controparti. L’Unione Europea ha varato sanzioni individuali contro esponenti politici, vietato l’accesso al mercato dei capitali in Europa ad alcune banche russe e proibito l’export/import di beni militari e l’esportazione di tecnologia desti-nata al settore petrolifero russo.
L’attuale situazione potrebbe evolvere in due potenziali scenari. Una stabilizzazione della crisi ucraina potrebbe portare ad un progressivo allentamento del quadro sanzionatorio e contenerne l’impatto sull’economia russa. Al contrario un’escalation delle violenze o il possibile intervento militare della Russia in Ucraina potrebbero determinare un ulteriore inasprimento del quadro sanzionatorio, con un impatto più marcato sia sull’economia russa che sulle aziende esportatrici italiane.
Secondo le stime SACE l’export italiano sarà negativamente colpito dalle nuove sanzioni contro la Russia con una possibile riduzione dell’export Made in Italy in Russia nel biennio 2014-2015 compreso tra 0,9 e 2,4 miliardi di euro a seconda dell’evoluzione dello scenario. Il settore più esposto all’impatto delle sanzioni è la meccanica strumentale che potrebbe registrare una perdita di esportazioni tra 0,5 e 1,0 miliardi di euro nel biennio 2014-2015.