Scenari 05 ottobre 2010

Global Outlook: i rischi dopo l'estate

L’evoluzione della crisi e delle strategie di uscita stanno evidenziando notevoli differenze tra paesi emergenti ed avanzati. I fondamentali economici solidi e il dinamismo dell’economia reale di molti paesi emergenti sta consentendo una rapida uscita dagli effetti della crisi. In questo ambito molte economie si mostrano particolarmente promettenti nelle varie geografie. La gestione misurata delle politiche fiscali, la collaborazione con le istituzioni finanziarie internazionali e l’adozione di riforme strutturali per migliorare i contesti politici ed operativi saranno fondamentali per il consolidamento post crisi.

Contesto molto diverso per le economie avanzate, maggiormente colpite dall’impatto della crisi proprio per le caratteristiche di maturità e integrazione dei loro sistemi economici. Il pieno recupero, non ancora realizzato, dipenderà sostanzialmente dalla ripresa dei flussi commerciali, dall’adozione di politiche di rilancio dell’attività economica e del mercato del lavoro. Da sottolineare il miglioramento delle condizioni finanziarie e della liquidità nei mercati maturi, nonostante i sistemi bancari siano ancora molto contenuti nei confronti dell’erogazione del credito.
 

Documenti

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Rapporto Export 25 giugno 2024
Il Doing Export Report è la pubblicazione annuale curata dall'Ufficio Studi di SACE che analizza i principali trend e le previsioni dell'export mondiale. Questa guida pratica aiuta le imprese italiane a evolversi, presidiare il mercato e intercettare opportunità in un contesto internazionale complesso, ma relativamente positivo.
Varie 14 giugno 2024
Tra gennaio e aprile le vendite italiane sono tornate in territorio positivo a +0,3%, beneficiando del supporto dei valori medi unitari (+1,5%) che ha più che compensato il calo dei volumi (-1,2%).
Varie 16 maggio 2024
Tra gennaio e marzo le vendite italiane oltreconfine hanno registrato un calo del 2,8%, determinato dall’intensa riduzione del dato in volume (-3,9%) e nonostante il supporto dei valori medi unitari (+1,2%).