Mappa dei Rischi 2020: come navigare in un mare di insidie
Per il 2020 il quadro dei rischi globali ricalca, e in alcuni casi intensifica, le criticità economico finanziarie e politico-sociali che già avevano caratterizzato il panorama internazionale nell'anno appena concluso.
Tra queste si annoverano le politiche commerciali degli Stati Uniti nei confronti di Cina e Unione Europea. Se da un lato la tregua appena siglata tra Washington e Pechino sembra frenare – almeno per il momento – i timori di un’escalation protezionistica, dall'altro sta ritornando l’“attenzione” di Trump verso i Paesi europei.
In uno scenario ancora dominato dall'incertezza, le previsioni convergono verso una riduzione del tasso di crescita dell'economia globale nel 2020 rispetto all'anno precedente, anche a causa degli effetti innescati dall'epidemia Coronavirus.
Un elemento di criticità rimane l’indebitamento che nei Paesi avanzati persiste su livelli elevati e nelle economie emergenti (in particolare in Africa Subsahariana e Asia) continua a espandersi a ritmi sostenuti. Il basso livello dei tassi di interesse rischia di alimentare ulteriormente l’espansione del debito, anche attraverso la ricerca di rendimenti maggiori presso i mercati emergenti.
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Rispetto al 2019, i risultati mostrano una discreta stabilità nel rischio di credito, sia a livello aggregato sia nella suddivisione tra avanzati e emergenti. Tuttavia, i dati di dettaglio evidenziano le peculiarità di ogni area: migliorano, in media, i Paesi dell’Europa emergente e CSI e dell’Asia; aumenta invece il rischio nell'area medio-orientale; relativamente stabile l’America Latina, ma con un peggioramento delle controparti bancarie.
Rischio di credito per area e controparte nel 2020 (media)
Sul versante dei rischi politici, il quadro globale è caratterizzato da un aumento capillare della violenza politica, inaspritasi soprattutto in Medio Oriente e America Latina. Tra i Paesi avanzati, il lieve peggioramento è imputabile alle note proteste che hanno infiammato le piazze di Hong Kong.
Rischi politici nel 2020 (media)
Le imprese italiane dovranno quindi tenere a mente nel 2020 (e non solo) una serie di fattori, quali, le differenze in termini di rischiosità tra le controparti (pubbliche, banche o imprese), le potenziali difficoltà nell'accesso alla valuta estera dei clienti oltreconfine, nonché le specificità territoriali di alcune geografie che presentano livelli di rischio diversi a seconda della regione di riferimento.
Gli operatori con vocazione internazionale potranno tuttavia cogliere opportunità anche nelle aree più “instabili”, approfittando delle occasioni di business nei Paesi più “solidi” (ad esempio, gli Emirati Arabi Uniti all'interno dell’area medio-orientale), o in quelle più remote (come le Filippine, in Asia).
Il contesto globale continuerà a presentare rischi con cui le imprese dovranno imparare a convivere. Diventa sempre più rilevante saper adattare rapidamente le proprie strategie, monitorare costantemente i mercati di interesse e utilizzare adeguati strumenti finanziari, assicurativi, di advisory e di recupero crediti.