Studi 23 gennaio 2015

SACE Country Risk Update: 23 - 29 gennaio 2015

Snapshot: Area euro, Brasile, Cambogia, Congo Rep. Dem., Iron ore, Kazakistan, Svizzera, Turchia, Ucraina, Yemen.

AREA EURO
La Banca Centrale europea ha avviato il processo di acquisto di titoli di stato per contrastare la deflazione e sostenere la crescita. Il Quantitative Easing europeo si concluderà a settembre 2016 e avrà un valore totale di 1080 miliardi di euro. Anche i paesi emergenti verranno influenzati da questo programma della BCE. Innanzitutto l’euro perderà valore rispetto alle altre valute, favorendo le esportazioni dell’Eurozona e rendendo più costose le importazioni dal resto del mondo. In secondo luogo si avvierà un deflusso di capitali dell’area euro diretti verso i paesi emergenti alla ricerca di rendimenti migliori con un impatto destabilizzante sulle bilance dei pagamenti.

 

BRASILE
Il paese aumenterà le imposte sulle importazioni, i carburanti e sul credito al consumo. L’aliquota congiunta del Programa de Integração Social (PIS) e del Contribuição para o Financiamento da Seguridade Social (COFINS) passerà dal 9,25% all’11,75%. L’aumento sui carburanti sarà di BRL 0,22/l per la benzina (+7,3%) e BRL 0,15/l per il diesel (+5,7%). L’imposta sulle operazioni finanziarie (IOF) aumenterà invece dall’1,5% al 3%. Secondo le stime del Ministero delle Finanze l’aumento delle imposte genererà un gettito pari a BRL 20,6 miliardi, equivalenti a circa USD 7,6 miliardi. La variazione risponde alla necessità del paese di riequilibrare la spesa pubblica e raggiungere l’obiettivo del governo di un surplus fiscale dell’1,2% del PIL quest’anno.

 

CAMBOGIA
La tregua tra governo e opposizione potrebbe interrompersi. Il Primo Ministro Hun Sen ha dichiarato che sette parlamentari dell’opposizione, accusati di insurrezione per le proteste verificatesi nel paese lo scorso anno, non godranno dell’immunità parlamentare e fronteggeranno il processo normalmente. L’annuncio arriva dopo le critiche del leader del partito d’opposizione CNRP al capo del governo sulla gestione delle risorse naturali del paese. Hun Sen ha dichiarato tali dichiarazioni una violazione della tregua. Il CNRP ha un sostegno elettorale diffuso tra i lavoratori dell’industria tessile. Una rottura dei rapporti con il governo potrebbe influire negativamente sulle trattative salariali nel settore e riportare a episodici scontri come nel 2013-2014.

 

CONGO, REP. DEM.
L’Assemblea nazionale ha approvato un disegno di legge che posticipa le elezioni presidenziali allo svolgimento di un censimento. Qualora approvata dal senato, i tempi necessari per lo svolgimento del censimento implicherebbero un rinvio della data delle elezioni – attualmente previste per il 2016 – di almeno un anno. Le proteste popolari contro la legge hanno causato una serie di scontri con le forze dell’ordine in varie località del Paese. I manifestanti considerano la norma un tentativo del presidente Kabila di aggirare il limite costituzionale ad un terzo mandato. Il rinvio delle elezioni produrrebbe un allungamento indefinito del mandato presidenziale. L’eventuale approvazione definitiva della legge potrebbe incrementare le violenze nel paese.

 

IRON ORE
Continua la discesa dei prezzi della commodity. La timida ripresa delle quotazioni tra dicembre e gennaio sembra aver già esaurito i suoi effetti. I prezzi si stanno riavvicinando ai minimi dell’ultimo quinquennio, pari a circa USD 66/t, registrati a dicembre, scambiando attualmente attorno a USD 68/t. A pesare sui prezzi incide particolarmente la crescita debole della produzione di acciaio in Cina. La produzione cinese è infatti aumentata tra gennaio e novembre 2014 del 4,5% rispetto allo stesso periodo 2013, contro una variazione di oltre il 10% nell’anno precedente. A spingere al ribasso le quotazioni vi è inoltre il perdurante aumento della produzione da parte dei maggiori player: Rio Tinto ha annunciato un aumento dell’output del 10% quest’anno.

 

KAZAKISTAN
Il governo kazaco è stato costretto a rivedere le previsioni di bilancio a causa della congiuntura sfavorevole sul mercato delle commodity e alle ricadute negative della contrazione economica russa. Il bilancio verrà quindi ricalcolato per tenere conto delle nuove condizioni economiche, implicando una riduzione della spesa pubblica e un possibile congelamento di alcuni investimenti, escludendo però un intervento sui progetti già avviati. Il nuovo budget sarà calcolato su un prezzo del greggio di USD 50/b, contro gli USD 80 utilizzati nella versione precedente, approvata a novembre. La contrazione dei prezzi del petrolio ha portato a una revisione delle stime di crescita 2015, ora prevista al +1,5% contro il +4,8% stimato in precedenza.

 

SVIZZERA
La decisione della Banca Centrale di eliminare le restrizioni sul tasso di cambio ha avuto un impatto negativo sui mercati e influenzerà la crescita, i flussi finanziari e le esportazioni. Il vincolo sul franco, adottato a settembre del 2011, ha protetto l’economia dall’eccessivo apprezzamento del cambio con l’euro durante la crisi, ma era diventata insostenibile. Il paese è stato la quarta destinazione del nostro export nel 2013 (oltre 20 miliardi di euro di beni esportati) mentre nel corso dei primi 10 mesi 2014 è scesa di una posizione (-8,6% la variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), venendo superata dal Regno Unito. L’andamento del franco potrebbe avere un impatto positivo sulle nostre esportazioni.

 

TURCHIA
Decisione in parte attesa quella della Banca Centrale turca (BC) di tagliare il tasso di riferimento principale portandolo al 7,75% dall’8,25%. Numerose le pressioni ricevute negli ultimi giorni dall’esecutivo a seguito di quanto emerso di recente dai dati riguardanti la crescita economica del Paese, con il PIL cresciuto solamente dell’1,7% nel terzo trimestre del 2014. In parte legata da un’inflazione che ha raggiunto livelli vicini al 10% ed una valuta sottoposta a ripetute pressioni al ribasso negli ultimi 2 anni, la BC ha deciso il taglio di mezzo punto percentuale a seguito del rallentamento dell’inflazione nel mese di dicembre 2014 (passata dal 9,15% all’8,17%) su cui ha influito principalmente il calo dei prezzi delle commodities energetiche.

 

UCRAINA
Intervenuto al World Economic Forum a Davos, il Presidente Poroshenko ha chiesto un nuovo intervento del FMI tramite l’implementazione di un Extended Fund Facility (EFF). Lo strumento sostituirebbe lo Stand-By Arrangement da USD 17 miliardi attualmente in vigore tra Kiev e FMI e permetterebbe un supporto finanziario a più lungo termine, consentendo di estendere i termini di rimborso fino a 10 anni. Secondo stime FMI, il paese fronteggia un ammanco finanziario di USD 15 miliardi quest’anno. Il ministro delle finanze Natalie Jaresko ha annunciato consultazioni con i creditori per discutere la sostenibilità del debito nel medio termine, dando adito all’ipotesi di una possibile ristrutturazione.

 

YEMEN
Sembra sia stato raggiunto un accordo tra i ribelli sciiti Huthi e il presidente Abd Rabdu Mansour Hadi. Il paese era sull’orlo della guerra civile. L’intesa prevede il ritiro delle truppe ribelli dal palazzo presidenziale in cambio di un’intesa sugli emendamenti alla Costituzione e una maggiore rappresentanza degli Huthi nel governo e nelle istituzioni. La tregua prevede anche la liberazione del capo di gabinetto del presidente Mansour Hadi, rapito dagli Huthi nei giorni scorsi. Il Paese, tra i più poveri del mondo arabo, rimane fondamentale nella strategia che contrappone Iran ed Arabia Saudita per la leadership del Medioriente e nella lotta al terrorismo internazionale per la presenza di Al Qaida.

 

Pillole

Arabia Saudita: è deceduto all’età di 91 anni il Re Abdullah bin Abdulaziz. A succedergli sarà il Principe Salman bin Abdul Aziz.
Armenia: Moody’s ha abbassato il rating sovrano del paese da Ba2 a Ba3 con outlook negativo.
Cuba: sono iniziati gli incontri con rappresentanti del governo statunitense per la ripresa dei rapporti diplomatici tra i due Paesi.
Russia: Moody’s ha abbassato il rating sovrano russo da Baa2 a Baa3 con outlook negativo.
Spagna: la Catalogna ha annunciato elezioni regionali anticipate, programmandole per il prossimo 27 settembre.

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Focus On 22 luglio 2024
L’Asia continua a crescere e lo fa in modo eterogeneo: la spinta verso un upgrade del tessuto manifatturiero di diversi Paesi (Vietnam, Malesia) così come il costante impegno verso l’innovazione tecnologica dell’industria e delle infrastrutture (India, Thailandia) sono solo alcune delle chiavi di lettura dell’intensa dinamica dell’export italiano nell’area, che secondo le previsioni SACE crescerà del 6,5% nel 2024 e del 6,1% nel 2025.
Varie 16 luglio 2024
Tra gennaio e maggio le vendite italiane sono rimaste pressoché invariate (-0,1%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a risultato delle dinamiche contrapposte dei valori medi unitari (+1,6%) e dei volumi (-1,7%).
Focus On 08 luglio 2024
L’Africa guarda al futuro con lo slancio di una regione che, dopo anni non facili, mira a essere la prossima protagonista della crescita globale. Pur con le consuete, profonde differenze tra gli oltre 50 Paesi che compongono il continente africano, si evidenziano segnali positivi provenienti da mercati di interesse per le nostre imprese.