Studi 23 ottobre 2015

SACE Country Risk Update: 23 - 29 ottobre 2015

Snapshots: Canada, Energia-Cina, Indonesia, Iran, Iraq, Myanmar, Svizzera, Ucraina

CANADA
Il candidato del Liberal Party Justin Trudeau ha vinto le elezioni. La campagna si è svolta in un clima economico non positivo a causa della crisi energetica e delle materie prime. Il Liberal Party ha puntato sui tagli alle tasse per la classe media, l’aumento delle imposte sui redditi più elevati e gli investimenti pubblici in infrastrutture (anche a costo di peggiorare il deficit). L’impatto delle manovre economiche è stato stimato intorno a USD 10 miliardi l’anno. Trudeau ha anche promesso di migliorare i rapporti con l’amministrazione Obama, di cessare la partecipazione canadese alle missioni militari contro lo Stato Islamico e un maggiore impegno contro il cambiamento climatico.

 

ENERGIA - CINA
Secondo i dati dall’Agenzia Cinese per l’Energia, il consumo di energia elettrica nel mese di settembre è diminuito dello 0,2% rispetto all’anno scorso, per un totale di 456,3 miliardi di kWh. La generazione di corrente nello stesso periodo è calata del 3,1%. Il quadro dei primi tre trimestri 2015 presenta un fabbisogno complessivo in diminuzione dello 0,8% rispetto al 2014: il dato è composto da una crescita del 4,6% nei consumi domestici (13,4% del totale) e da un calo dell’1% per le utenze industriali (71,5%), in particolare nell’industria pesante (-1,5%). Rimangono in territorio positivo l’industria leggera (+1,6%) e il settore terziario (+7,3%), che pesano per il 12,5% ciascuno. Al contempo, la capacità energetica del Paese è aumentata del 9,4% sul 2014.

 

INDONESIA
La PT Freeport Indonesia (branch indonesiana della Freeport-McMoRan's), azienda operante nel settore minerario, sarà soggetta ad un aumento delle royalty sui minerali estratti (principalmente oro e rame). Nonostante la dichiarazione del ministro degli affari marittimi e supervisore del ministero dell’energia Rizal Ramli riguardi il caso specifico del rinnovo contrattuale di PT Freeport Indonesia, al contempo indica l’intenzione governativa di voler aumentare le royalty per le compagnie che operano nel settore minerario, preoccupando gli investitori internazionali.

 

IRAN
È stato raggiunto l’adoption day, il primo step successivo all’accordo sul nucleare iraniano sottoscritto a luglio. UE e USA hanno avviato il processo di rimozione delle sanzioni contro l’Iran. L’UE ha adottato un regolamento per la revoca delle sanzioni, mentre l’amministrazione statunitense ha inviato un memorandum ai Dipartimenti del Tesoro, del Commercio e dell’Energia per l’adozione dei waiver per la cessazione di alcune delle sanzioni secondarie, ovvero le sanzioni con effetto sui soggetti non statunitensi. L’efficacia di tali provvedimenti resta subordinata al raggiungimento dell’implementation day, data in cui l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica dovrà convalidare l’attuazione da parte iraniana delle misure concordate.

 

IRAQ
Secondo fonti di stampa, il Fondo Monetario Internazionale starebbe valutando un nuovo prestito per l’Iraq, da erogare nel 2016. La pianificazione dell’intervento segue la cancellazione dell’emissione di USD 2 miliardi di bond internazionali decisa da Baghdad, dovuta ai tassi eccessivamente alti richiesti dal mercato. La mancata emissione ha però aumentato le difficoltà del governo iracheno, che necessita di finanziare un deficit di bilancio stimato in USD 25 miliardi. È molto probabile il rinvio di alcuni piani di investimento per ridurre le uscite di bilancio. Secondo le stime del FMI l’economia irachena sarà stagnante quest’anno, dopo una contrazione del 2,1% nel 2014.

 

MYANMAR
La Banca centrale ha revocato centinaia di permessi per operare in valuta estera ad imprese non bancarie (linee aeree, hotel, tour operator, supermercati). Il provvedimento ha l’obiettivo di difendere la valuta locale da ulteriori deprezzamenti; il kyat dal 2012 è ancorato al dollaro tramite un regime di fluttuazione controllata e la notevole domanda di dollari esercita pressioni al ribasso sulla valuta. La misura avrà un impatto anche sulle banche che, negli ultimi due anni, hanno acquistato ingenti quantità di valuta forte dal mercato nero. Ciò mostra come il rischio regolamentare di operare in Myanmar sia ancora elevato. Se il kyat dovesse deprezzarsi ancora, non è escluso che le autorità possano introdurre restrizioni alle importazioni o aumenti tariffari sui beni e servizi importati.

 

SVIZZERA
Le elezioni per il rinnovo delle due Camere del Parlamento hanno decretato la vittoria dell’Udc/Svp, partito della destra nazionalista e antieuropeista, con il 29,4% dei voti (affluenza molto bassa, rimasta sotto il 50%). La campagna elettorale ha avuto come tema centrale l'immigrazione e la concessione dell’asilo. L’UE è il principale partner economico della Svizzera, che gode di libero accesso al mercato europeo e di relazioni strette in ambito di ricerca ed educazione. Ma le relazioni tra Bruxelles e Berna sono in tensione da febbraio 2014 quando da un referendum (proposto proprio dall’Udc) è emerso uno stop alla libera circolazione delle persone non benvisto dai 28 paesi.

 

UCRAINA
L’agenzia di rating S&P ha approvato l’upgrade del paese da SD (selective default) a B-. Il miglioramento è legato alla conclusione dell’accordo per la ristrutturazione del debito e alla conseguente probabile erogazione da parte del Fondo Monetario Internazionale della tranche prevista nell’accordo di supporto finanziario con il paese. L’Ucraina ha infatti progressivamente adottato alcune riforme chieste dal FMI, tra l’altro riguardanti la riduzione del disavanzo fiscale e l’aumento delle riserve estere.

 

Pillole

Egitto: bassa affluenza al primo turno delle elezioni parlamentari, al 20-25%. La prossima tornata è programmata il 22 novembre.
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