SACE Country Risk Update: 04 novembre 2016
CETA
L'Unione Europea e il Canada hanno firmato il Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA), dopo i ritardi dovuti all’opposizione del Belgio. Questo accordo dà vita a un'area di libero scambio che faciliterà il commercio con il Paese nordamericano, eliminando i dazi doganali, riducendo le restrizioni nell'accesso agli appalti pubblici, agevolando l'accesso al mercato dei servizi, offrendo condizioni prevedibili agli investitori e contribuendo a prevenire le copie illecite di innovazioni e prodotti tradizionali dell'Ue. Il Trattato dovrà ora essere approvato dal Parlamento europeo e da quello dei singoli stati membri.
COSTRUZIONI – OMAN
Il piano di espansione delle quattro Special Economic Zone (SEZ) a Duqm, Salalah, Sohar e Al Mazunah mira ad attrarre maggiore capitale privato nei settori delle costruzioni industriali e commerciali, sganciandosi dal modello tradizionale a trazione pubblica. La dipendenza del Paese dal petrolio e il deficit fiscale atteso nei prossimi anni stanno spingendo l’Oman a incrementare la partecipazione del settore privato, con una quota fino all’80% per i progetti inclusi nella seconda fase del Programma Nazionale per l’Aumento della Diversificazione Economica. Le SEZ rappresentano uno dei pilastri del Programma, che comprende il potenziamento dei porti collegati: non è invece chiaro quando ripartirà la costruzione della rete ferroviaria, ad oggi inesistente.
ENERGIE RINNOVABILI - SVEZIA
La Svezia pianifica di trasformare il proprio mix energetico puntando al 100% di energie rinnovabili entro il 2040. Oggi il Paese ricava il 57% del suo fabbisogno dalle rinnovabili e il restante 43% perlopiù dal nucleare. La chiusura dei reattori nucleari entro il 2020 genererà una contrazione dell’output energetico del 6% (circa 12 TWh) nei prossimi 4 anni e darà ulteriore impeto all’espansione dei segmenti di energia green non idroelettrica, principalmente eolico e biomassa. Secondo l’Ispettorato svedese per i mercati energetici, tuttavia, è necessario un sistema europeo avanzato per l’interconnessione e la distribuzione tra Paesi delle risorse energetiche rinnovabili in eccesso.
OIL & GAS – AFRICA OCCIDENTALE
Il greggio angolano continua a guadagnare quote di mercato: nei primi nove mesi dell’anno l’import cinese dall’Angola è aumentato del 17,7% rispetto al medesimo periodo 2015, per un volume medio di 0,9 milioni di barili al giorno (mbg) su 1,02 mbg provenienti dall’area nel suo insieme, e dovrebbe continuare a crescere per il riavvio delle raffinerie oggetto di manutenzione programmata. Il ri-orientamento dagli USA alla Cina dell’export angolano sta riducendo i trasferimenti in valuta dal Paese. Riprende nel frattempo l’operatività del terminal Forcados in Nigeria, fermo da febbraio dopo l’attacco da parte delle milizie del delta del Niger. La capacità precedente era di 0,25-0,3 mbg, che dovrebbero quindi tornare a breve sul mercato.
RUSSIA
Il 28 ottobre, in un documento di previsione macroeconomica, il Parlamento russo ha segnalato la necessità di implementare degli importanti tagli alla spesa pubblica. Nel 2016 il deficit pubblico ha raggiunto un livello pari al 3,7% del PIL, mentre il target informale del governo è di riportare il deficit al 3% del PIL nei prossimi 12 mesi. Per raggiungere questo target, i settori dell’educazione e della sanità pubblica, oltre alla difesa, saranno esposti a una riduzione delle loro risorse. Inoltre, il Governo ha iniziato a implementare una manovra di privatizzazione delle principali aziende di Stato. La vendita di queste aziende è rallentata da molteplici faide tra burocrati e dalle sanzioni internazionali contro il Paese.
TRINIDAD E TOBAGO
Trinidad e Tobago registrerà una modesta crescita nel 2017 (+2%) grazie a prezzi medi dell’energia più alti e nuova capacità produttiva di gas naturale. Il settore energetico resterà, infatti, prevalente nell’economia trinidadiana, pur essendo in una fase di declino prolungato a causa degli scarsi investimenti per lo sviluppo upstream. La crescita sarà principalmente guidata dalle esportazioni a causa del clima economico debole che scoraggia gli investimenti e della forte pressione fiscale che, nel tentativo di ridurre il deficit fiscale, comprometterà ulteriormente il consumo privato e pubblico. Il Governo potrebbe, inoltre, lasciar svalutare il dollaro di Trinidad e Tobago per riequilibrare la bilancia commerciale con l’estero, causando un’accelerazione dell’inflazione.
Pillole:
Islanda: il Primo Ministro si dimetterà dopo i risultati delle elezioni parlamentari del 29 ottobre, in cui il proprio partito ha perso più della metà dei seggi, mentre il Partito dei Pirati è diventato il secondo d’Islanda.
Pakistan: S&P ha aumentato il rating sovrano del Paese da B- ad B, con outlook stabile.
Petrobras: Moody’s ha aumentato, per la prima volta in 5 anni, il rating di Petrobras da B3 a B2, modificando l’outlook da negativo a stabile.