Scenari n.42
Sanzioni UE all'Iran: effetti per l'Europa
Asia: politiche monetarie contro la crisi globale
La revisione al ribasso delle previsioni di crescita per i paesi dell’Asia emergente causata dal forte rallentamento delle economie sviluppate, potrebbe avere un doppio impatto negativo su queste ultime, la cui crescita è sostenuta dalla domanda estera proveniente proprio dai mercati asiatici.
Per contrastare il rallentamento della crescita le banche centrali hanno posto in essere politiche monetarie che tengono conto delle caratteristiche delle singole economie e dei loro legami con i mercati internazionali. Gli interventi sono, quindi, differenti a seconda dell’obiettivo perseguito: se l’India punta al controllo dell’inflazione, Cina e Indonesia sono più preoccupate per le ripercussioni negative sulla crescita e sul possibile atteggiamento da parte degli operatori di mercato.
Sanzioni UE all’Iran: effetti per l’Europa?
Nel 2010 la comunità internazionale ha adottato importanti misure per dissuadere l’Iran dal perseguimento del programma nucleare. A distanza di oltre un anno, si analizza come le sanzioni - in particolare quelle del regolamento UE 961/2010 – abbiano influito sui flussi commerciali tra Iran e UE, gli USA e alcuni dei suoi maggiori partner commerciali.
Tali misure stanno contribuendo a ridisegnare una nuova mappa dei flussi finanziari e commerciali dell’Iran e, conseguentemente, del peso di alcune economie nel paese. E così, la consolidata presenza pluriennale delle aziende europee nel paese rischia di lasciare il passo ai nuovi player asiatici in grado di cogliere, senza vincoli di sanzioni, le potenzialità di business del secondo paese al mondo per riserve di idrocarburi.