Tra promesse (realizzate) e opportunità: la rinascita della Costa d’Avorio
La Costa d'Avorio è uno dei Paesi più stabili e promettenti dell'Africa Subsahariana, con una crescita media annua superiore al 6% dal 2012, sostenuta dal consumo privato e dagli investimenti pubblici e privati. Il Paese ha anche migliorato il contesto operativo per le imprese, introducendo riforme in materia di appalti, settore minerario, energia e investimenti.
Il Paese deve affrontare diverse sfide per raggiungere l'obiettivo di diventare un Paese a medio reddito entro il 2030. Tra queste, la stabilità politica e istituzionale in vista delle elezioni presidenziali del 2025, la sicurezza nella regione del Sahel, la riduzione della povertà e delle disuguaglianze, la sostenibilità del debito e il consolidamento fiscale, e la mitigazione e l'adattamento al rischio climatico, che minaccia la produzione di cacao, principale voce di export.
Le imprese italiane possono beneficiare delle potenzialità del mercato ivoriano, che offre opportunità nei settori dell'infrastruttura, dell'energia, della meccanica strumentale, dei prodotti chimici e farmaceutici, dell'arredamento e dell'agroalimentare.
Il sostegno di SACE, con l'offerta di linee di credito a medio-lungo termine, facilita le relazioni commerciali tra le imprese italiane e le controparti ivoriane; un esempio è stato nel 2023 con l’operatività Push Strategy – l’offerta a controparti estere di linee di credito a medio-lungo termine svincolate da specifici contratti di export, con l’obiettivo di facilitare le opportunità per il “Made in Italy” - a favore del governo ivoriano per supportare l’implementazione del Piano Nazionale di Sviluppo e stimolare le relazioni commerciali tra le imprese italiane e le controparti ivoriane.
La Costa d'Avorio è il quarto mercato di destinazione per le produzioni italiane in Africa Subsahariana e il secondo (dopo la Nigeria) in Africa occidentale. L'export italiano verso Yamoussoukro è cresciuto del 6,7% nel 2023, raggiungendo i €312,7 milioni, grazie soprattutto alla meccanica strumentale che rappresenta circa il 30% delle nostre vendite in loco, seguita da prodotti in metallo e prodotti in carta e legno (15% circa per entrambi), prodotti chimici e farmaceutici e alimentari e bevande.
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