Update Espresso 15 dicembre 2017

Update Espresso: 15 dicembre 2017

Leggi il nuovo Update Espresso su Ucraina, Turchia, India, Stati Uniti e beni di consumo in Cina

 

Ogni settimana, insieme a una sintesi delle principali news su Paesi e settori, i nostri economisti a turno prenderanno un caffè insieme a voi commentando con un video la notizia più importante della settimana per indirizzarvi verso le migliori opportunità per il Made in Italy e darvi sempre il nostro punto di vista sul mondo che cambia.

 

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PAESI

 

UCRAINA: scontri sulle misure anticorruzione

 

Nei giorni scorsi a Kiev si sono registrati violenti scontri tra le forze dell’ordine e manifestanti, in occasione delle proteste contro il governo Poroshenko e la mancata adozione di misure contro la corruzione nel Paese. La tensione nel corso della manifestazione è aumentata in particolare al tentativo delle autorità di arrestare l’ex presidente georgiano ed ex governatore della regione ucraina di Odessa Mikhail Saakaschvili, oppositore dell’attuale governo.

Le riforme contro la corruzione, fortemente sostenute da Saakaschvili ma scarsamente sostenute dalla classe politica ucraina, rientrano tra le condizioni concordate con il Fmi per ricevere il supporto finanziario, formalizzato nel 2014 all’indomani della crisi nelle province orientali. Successivamente agli scontri, il Fmi ha confermato come l’approvazione di tali riforme nel breve periodo resti un elemento essenziale per la prosecuzione della collaborazione con il Paese  l’erogazione dei fondi. 

 

 

TURCHIA: Crescita record nel terzo trimestre

La Turchia ha riportato una rapido recupero nel tasso di crescita del Pil e, battendo ogni previsione di mercato, ha toccato l’11,1% nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Rappresenta un valore record, il più alto degli ultimi 6 anni. Tra i settori in maggiore crescita vi sono  i servizi, le costruzioni, il settore industriale e quello agricolo. Le esportazioni sono aumentate del 17,2% nell’anno e le importazioni del 14,5%.

L’economia turca ha avuto una delle crescite più rapide nel terzo trimestre tra le 20 maggiori economie mondiali: trainata principalmente dai consumi interni, nell’ultimo anno ha aumentato gli stipendi, gli investimenti e ha esteso il credito agevolato. In un momento in cui l’inflazione è ai massimi dal 2003, la banca centrale turca adesso dovrà rendere la politica monetaria molto più restrittiva.

 

 

INDIA: Un altro Gandhi al potere

Lunedì a Nuova Delhi Raul Gandhi è stato proclamato nuovo presidente del partito del Congresso nazionale Indiano (Inc), attualmente all’opposizione. Il 47enne prenderà il potere dalla madre Sonia Gandhi, 71 anni, record per la presidenza di 19 anni, dal 1998. Rahul, vice-presidente dal 2013, eletto automaticamente anche per via dell’assenza di altri candidati del partito, sarà il sesto presidente membro della famiglia Nehru-Gandhi. La cerimonia ufficiale dell’incarico avverrà il 16 dicembre due giorni dopo la seconda fase delle elezioni regionali a Gujarat.

Il neo presidente si troverà in una sfida quotidiana con il premier Narendra Modi, l’uomo che ha ridotto il Congresso in una minoranza parlamentare. Gandhi si ritrova con un partito in crisi ed ora ha bisogno di reinventarlo per creare, alle prossime elezioni nazionali del 2019, un’alternativa valida a Modi. La più grande sfida per Rahul sarà mantenere il potere in un paese così grande e complesso.

 

 

STATI UNITI: una riforma fiscale che preoccupa l’Europa

L’imponente riforma fiscale è stata approvata dal Senato ed è in attesa del voto favorevole della Camera. Le due Camere hanno intanto trovato l’accordo per evitare, almeno fino al 22 dicembre, il “governement shutdown”, ovvero il congelamento delle attività federali non essenziali, ipotesi prevista dalla Costituzione americana nel caso di mancata intesa sulla legge di bilancio.

Alle preoccupazioni interne sulla riforma, quali quelle dell’ufficio di bilancio del Congresso, che stima in circa 1.500 miliardi di dollari l’aumento del debito nei prossimi dieci anni, e del Joint Committee on Taxation, che prevede un effetto minimo degli sgravi sulla crescita (lo 0,8% in media nel prossimo decennio), si aggiungono quelle dei Paesi europei. I cinque ministri delle finanze di Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Spagna hanno indirizzato una lettera al segretario del Tesoro statunitense, individuando una serie di criticità (tra cui l’introduzione dell’imposta del 20% sui pagamenti a società affiliate all’estero) che renderebbero la riforma fiscale incompatibile con le regole internazionali del WTO e creerebbero effetti distorsivi sul commercio mondiale.

 

 

SETTORI

 

 

BENI DI CONSUMO: Cina taglia le tariffe di import

La Cina ha ridotto le tariffe all’importazione su 187 prodotti, nei settori alimentare e bevande e in diversi beni di consumo tra cui abbigliamento, lusso, cura personale e altri FMCG, allo scopo di supportare la transizione verso un’economia guidata dai consumi. Secondo le previsioni Bmi, il consumo privato, che pesava circa il 36% del Pil nel 2010, potrebbe arrivare al 41% entro il 2021. Il provvedimento ha inoltre l’obiettivo di aiutare i consumatori cinesi ad accedere a prodotti di qualità superiore non disponibili sul mercato interno o inaccessibili per la maggioranza della popolazione, riducendo il prezzo dei marchi internazionali e disincentivando il ricorso al mercato nero.

La Cina potrebbe così ridurre l’avanzo commerciale con molti dei suoi partner tra cui gli Stati Uniti, che tra gennaio e settembre 2017 rappresentavano quasi il 20% delle esportazioni totali del Paese, anche se l'impatto sul ribilanciamento degli scambi sarà probabilmente molto attenuato.

 

  

I NUMERI DELLA SETTIMANA:

 

€7 mld Deficit commerciale di beni di consumo dell’Italia nei confronti della Cina nel 2016
Posizione della Cina tra i principali paesi di destinazione dell’export italiano di beni di consumo nel 2016
+19% Crescita dell’export italiano di beni di consumo in Cina nei primi 10 mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016

 

 

MODIFICHE AL RATING:

 

 

ISLANDA: Fitch da A- ad A
COLOMBIA: S&P da BBB a BBB-
FILIPPINE: Fitch da BBB- a BBB
OMAN: Fitch da BBB a BBB-

Documenti

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