Update Espresso: 15 giugno 2018
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PAESI
QATAR: Presentato ricorso contro Emirati Arabi Uniti
Il Qatar ha affermato di aver presentato ricorso alla Corte Internazionale di Giustizia contro gli Emirati Arabi Uniti (Eau), rendendo ancora più acuta la crisi diplomatica nell’area a distanza di un anno dalla decisione degli Eau di unirsi a Egitto, Arabia Saudita e Bahrain nell’embargo nei confronti di Doha.
L’accusa è la violazione di diritti umani: gli Emirati hanno infatti esortato i propri connazionali residenti in Qatar a lasciare il Paese e ordinato ai cittadini qatarini di abbandonare il loro territorio, negandogli l’accesso a istruzione, sanità e giustizia all’interno degli Eau e procedendo alla confisca dei loro asset. La situazione non sembra destinata a risolversi nonostante i diversi tentativi di mediazione degli Stati Uniti e la posizione critica di molti uomini d’affari di Dubai, che con Doha ha stretti legami commerciali.
SERBIA: Accordo raggiunto con il Fmi
La Serbia ha raggiunto un accordo con il Fmi in merito alle riforme macroeconomiche che saranno sostenute da un Policy Coordination Instrument (Pci) della durata di 30 mesi. Il Pci è un nuovo strumento, introdotto dal Fondo nel 2017, destinato a quelle economie, come la Serbia, che possono beneficiare del policy framework fornito da un programma Fmi ma che non necessitano di un sostegno finanziario da parte di quest’ultimo.
Il programma punta a consolidare le prospettive economiche della Serbia, la cui crescita ha raggiunto il 4,6% tendenziale nel primo trimestre 2018. Tra gli obiettivi, quello di preservare i progressi in chiave riduzione del debito pubblico, in particolare delle aziende pubbliche, pur mantenendo risorse per un aumento della spesa in conto capitale e riduzioni mirate dell’imposizione fiscale su imprese e mondo del lavoro.
ITALIA: Fallimenti e altre procedure concorsuali in riduzione
Tra gennaio e marzo è continuato il calo dei fallimenti (-4,6% rispetto al primo trimestre 2017) e delle altre procedure concorsuali (-16,1%), secondo le ultime rilevazioni Cerved.
I fallimenti, tuttavia, non si sono ridotti ovunque: sono aumentati in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Piemonte, Sicilia, Trentino Alto Adige e Umbria. Sono rimasti pressoché stabili in Campania. Da un punto di vista settoriale, il trend decrescente è generalizzato. Guidano le costruzioni (-8,6%), seguite da industria (-7,3%) e servizi (-1,3%). L’origine della contrazione nelle procedure concorsuali non fallimentari risiede nella diminuzione dei concordati preventivi: solo 112 nei primi tre mesi (-35% su base annua). Si registra, invece, un aumento dei casi di liquidazione coatta amministrativa (+3,4%), a causa degli aumenti di default osservati tra le cooperative.
ARGENTINA: 50 miliardi dal Fmi
Il Fmi e l’Argentina hanno raggiunto un accordo per un prestito triennale “stand-by” da 50 miliardi di dollari. In base all’intesa, il Fmi non richiederà ulteriori aggiustamenti di bilancio per il 2018 rispetto al 2,7% di deficit primario già annunciato dal governo argentino. Per il 2019 il target sarà dell’1,3%, con l’obiettivo di raggiungere l’equilibrio entro il 2020 (invece che entro il 2021). Questa maggiore austerità fiscale potrebbe riguardare tagli alle spese per infrastrutture, ai trasferimenti discrezionali alle province, ai sussidi e ai salari pubblici. Il Fmi ha accolto con favore anche gli sforzi della Banca Centrale volti a ridurre l’inflazione, attualmente al 28%, e che prevedono nuovi target: 17% per il 2019, il 13% per il 2020 e il 9% per il 2021, e di mantenere un tasso di cambio flessibile e determinato dal mercato.
Il sostegno finanziario garantito dal Fmi è un primo passo volto a ripristinare la fiducia dei mercati dando alle autorità il tempo di sanare le principali vulnerabilità e portare avanti le riforme strutturali.
SETTORI
ENERGIA: Aumentano consumi ed emissioni
Secondo la Statistical Review di BP, nel 2017 il consumo di energia nel mondo è aumentato del 2,2%, alimentato in particolare da gas naturale (+3%) e rinnovabili (+17%). L’offerta di gas è aumentata del 4%, pari a 131 miliardi di metri cubi (mmc), di cui poco più di metà da due Paesi oggetto di sanzioni come Russia (+46 mmc) e Iran (+21 mmc). In crescita del 3,2% anche la produzione di carbone, il tasso più alto dal 2011, anche se la sua quota nel mix energetico globale è scesa al 27,6%, il dato più basso dal 2004.
La produzione di energia da fonti rinnovabili ha fatto registrare l’incremento più elevato di sempre, pari a 69 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (mtoe), di cui 25 mtoe nella sola Cina, e ha apportato metà della crescita complessiva, raggiungendo l’8,4% della produzione complessiva. Il 94% della produzione aggiuntiva di energia elettrica è avvenuta nei mercati emergenti, un dato che spiega come mai il carbone abbia fornito la seconda quota addizionale più elevata (44%).
I NUMERI DELLA SETTIMANA
+15% crescita del consumo di gas naturale in Cina nel solo 2017
10,5 $/b aumento del prezzo medio del Brent nel 2017, il primo in 5 anni
+1% crescita del consumo di carbone nel mondo, dopo 3 anni di calo
MODIFICHE AL RATING
BARBADOS: S&P da CCC+ a SD (Selective Default)
GABON: Moody’s da B3 a Caa1