Update Espresso 16 giugno 2017

Update Espresso: 16 giugno 2017

Leggi il nuovo Update Espresso su Cuba, Grecia, Tunisia, Ghana e shipping

Ogni settimana, insieme a una sintesi delle principali news su Paesi e settori, i nostri economisti a turno prenderanno un caffè insieme a voi commentando con un video la notizia più importante della settimana per indirizzarvi verso le migliori opportunità per il Made in Italy e darvi sempre il nostro punto di vista sul mondo che cambia.

 

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PAESI

 

 

CUBA: revamping della rete ferroviaria

La società russa Russian Railways (RZD) ha siglato un protocollo con l’unione ferroviaria cubana (Union de Ferrocarriles de Cuba) al fine di pianificare i progetti di ammodernamento di oltre 1.100 km di reti ferroviarie nel paese per un valore di circa 2 miliardi di dollari. Le opere riguarderanno l’upgrade e la manutenzione delle linee esistenti, la costruzioni di nuove linee, il revamping degli equipaggiamenti di comunicazione e segnalazione per renderli conformi ai recenti standard internazionali.

Secondo quanto dichiarato dal vicepresidente della società russa, Alexander Misharin, nei prossimi mesi verranno definiti e concordati i termini del finanziamento e i contratti potrebbero essere firmati entro la fine del 2017.

 

GRECIA: Pil in crescita, a sorpresa

Il Pil greco tra gennaio e marzo ha registrato un aumento dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2016. Il dato è stato rivisto al rialzo dopo che le stime preliminari avevano mostrato una contrazione dello 0,5%. La variazione nella stima della crescita è dovuta alla disponibilità di nuovi dati sulla bilancia dei pagamenti e sul fatturato dei servizi. Il nuovo dato mostra una svolta rispetto all'ultimo trimestre a 2016, che era stato in contrazione.

Il risultato è frutto della crescita della spesa per investimenti (+11,2% rispetto al primo trimestre 2017) e del recupero dei consumi interni (+1,7%). Tuttavia, questi ultimi hanno provocato anche un forte aumento delle importazioni (+10,9%), che frenano la dinamica del Pil. Le previsioni della Commissione Europea pubblicate il mese scorso indicavano un aumento del Pil a fine 2017 superiore al 2%, un valore quindi in linea con l’andamento positivo degli ultimi mesi.

 

TUNISIA: nuove risorse a sostegno delle riforme

Il FMI ha concluso positivamente la prima review del programma quadriennale Extended Fund Facility (EFF) concesso lo scorso anno. La valutazione positiva consente lo sblocco di circa USD 315 milioni. I fondi erano stati in precedenza bloccati a causa dei ritardi nell’adozione delle riforme economiche richieste dall’EFF.

Il rilascio dei fondi rimarca il nuovo slancio del governo tunisino nell’adozione delle misure necessarie a riportare l’economia tunisina su un percorso di crescita più solido. Il Fondo ha ritenuto particolarmente incoraggianti le misure fiscali volte a una progressiva riduzione del debito e la politica monetaria restrittiva, associata a una politica sul cambio flessibile, misure in grado di contenere l’inflazione e limitare la trasmissione di shock esterni. La tranche del fondo si aggiunge a una nuova linea da USD 500 milioni dalla Banca mondiale. Il finanziamento è destinato al supporto del piano quinquennale 2016-2020 per il rafforzamento del business climate e lo sviluppo dell’iniziativa privata, obiettivo condiviso con il Codice degli investimenti recentemente approvato.

 

GHANA: possibile estensione dell’accordo FMI

Le autorità ghanesi stanno valutando l’estensione di un anno dell’accordo con il FMI, per consentire una manovra di aggiustamento più graduale verso il pieno rispetto degli obiettivi fissati congiuntamente nell’accordo stesso. Siglato ad aprile 2015 per una durata triennale e un valore complessivo di circa USD 918 milioni, il programma di sostegno finanziario del FMI è incentrato sul ripristino della sostenibilità debitoria e della stabilità macroeconomica attraverso un significativo aggiustamento fiscale e una prudente strategia di indebitamento con l’estero.

L’economia del Ghana continua ad attraversare delle criticità nel breve periodo, sebbene meno gravose di quanto sperimentato nel biennio passato. Dopo una crescita del PIL attorno al 4% nel 2016, le prospettive dell’economia ghanese sono comunque positive (crescita del PIL attesa attorno al 5,8% nel 2017, in ulteriore rafforzamento nel 2018), riflettendo un aumento marcato della produzione petrolifera nazionale (che insieme a oro e cacao rappresentano le prime voci dell’export ghanese) e una buona performance del settore dei servizi.

 

 

SETTORI

 

 

SHIPPING: tornano i pirati

Insieme alla ripresa del commercio internazionale (+3,8% rispetto al primo trimestre 2016), sono aumentate anche le denunce per gli attacchi dei pirati alle navi (+16,2%), soprattutto nel golfo di Guinea e nel sud-est asiatico. Due terzi degli episodi registrati tra gennaio e marzo sono avvenuti in acque antistanti quattro Paesi: Filippine (9 casi), Indonesia (7), Nigeria (7) e Bangladesh (4). Oltre alle aree tradizionalmente più rischiose (golfi di Guinea e di Aden, Somalia), l’incremento riguarda specialmente l’area a est di Singapore: oltre alle acque a sud-est della Malaysia, uno snodo particolarmente battuto dai pirati è il passaggio di Sibutu tra Filippine e Indonesia.

In netta diminuzione gli assalti nell’area indiana, che passano dai 10 del primo trimestre 2016 (su un totale di 13 a fine anno) a un solo episodio tra gennaio e marzo 2017, e nello spazio antistante il Perù, che aveva registrato il record nel 2016 con 11 episodi e ne conta solo uno nel primo trimestre 2017. Nel 2016 i casi riportati erano stati 191, in calo del 22% rispetto al biennio 2014-2015.

  

 

I NUMERI DELLA SETTIMANA:

 

17,5% dazio medio introdotto dall’Egitto sull’import di acciaio da Cina, Turchia e Ucraina

+25% import cinese di soia ad aprile in termini tendenziali

 >50 anni durata attesa delle riserve di idrocarburi sul pianeta secondo il nuovo annuario statistico di British Petroleum

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