Update Espresso: ottobre 2019
Il nostro Chief Economist Alessandro Terzulli passa in rassegna i principali eventi da monitorare in questo ottobre “caldo” per le relazioni commerciali internazionali.
Vecchi e nuovi fronti, con un denominatore comune, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il commercio internazionale è la variabile più interessata, dopo una performance che nel primo semestre del 2019 è risultata piatta rispetto allo stesso periodo del 2018.
Il primo fronte, quello più importante e aperto ormai da tempo, è quello tra Stati Uniti e Cina. Tra tregue, rotture e riprese di dialogo, la cautela è d’obbligo: le probabilità che si possa registrare un mini-deal in questi giorni di negoziazione tra le delegazioni dei rispettivi Paesi sembrano essere ridotte.
Nel frattempo si è espressa la WTO sulla disputa Airbus/Boeing, aprendo così il fronte tra Stati Uniti e Unione Europea con l’annuncio di dazi “compensativi” a danno dei prodotti europei che dovrebbero entrare in vigore il prossimo 18 ottobre. Attesa, invece, per novembre la decisione dell’amministrazione Trump su possibili dazi al settore automotive di Giappone e Unione Europea.
Non da ultimo, entro il 31 ottobre scade la “Brexit”: nei prossimi giorni sapremo se l’uscita del Regno Unito avverrà, con o senza accordo, o se ci sarà un nuovo ennesimo rinvio.
Quali implicazioni del contesto internazionale per la performance delle imprese italiane? Tra effetti diretti e indiretti, l’aumento dell’incertezza globale sta avendo impatti sulla nostra economia con i principali indicatori anticipatori del ciclo industriale al ribasso.