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Focus On 24 agosto 2015
Un anno fa le previsioni sul prezzo del greggio viaggiavano stabilmente sopra i 100 dollari al barile (USD/b). Oggi il suo prezzo è la metà, ma non lo è il suo valore, o almeno non dappertutto. Diverse geografie, più o meno note, rappresentano più che mai un’opportunità per le imprese italiane del settore, anche Pmi. Le abbiamo divise in tre gruppi evidenziando rischi e opportunità di ognuna.
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Focus On 14 luglio 2015
Il raggiungimento di un accordo sul nucleare iraniano potrebbe aprire interessanti opportunità per le aziende italiane. Il ritiro graduale delle sanzioni in vigore potrebbe infatti portare a un incremento dell’export italiano nel Paese di quasi 3 €/mld nei prossimi 4 anni.
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Rapporto Export 27 maggio 2015
Da Re-Think a Re-Start. Questo è il percorso che abbiamo seguito negli ultimi due anni. Dopo un ripensamento del nostro export in termini di strategie, mercati e prodotti, siamo ora pronti a cogliere i segnali di una ripresa attesa da tempo. Il Rapporto Export di quest’anno suggerisce due vie per rafforzare la presenza delle imprese italiane sui mercati internazionali: la valorizzazione della filiera agroalimentare– uno dei settori di punta del Made in Italy, che rappresenta circa il 10% del nostro export complessivo– e l’identificazione delle geografie più promettenti per i prodotti italiani, attraverso la messa a punto di un nuovo indicatore, l’Export Opportunity Index.
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Focus On 16 marzo 2015
Mentre prosegue il processo di riavvicinamento del paese nei confronti della comunità internazionale, la recente approvazione della riforma alla Ley de Inversión Extranjera permetterà di accelerare lo sviluppo economico del paese e l’apertura ai capitali stranieri.
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Focus On 03 marzo 2015
L’export italiano di prodotti agroalimentari ha mostrato una buona accelerazione nel triennio 2010-2013 rispetto ai tre anni precedenti, con un interessante potenziale di crescita ancora inespresso. La performance dell’Italia è stata particolarmente positiva - e migliore rispetto ai concorrenti diretti - nei mercati emergenti extra Ue, mentre ha registrato ritmi più lenti nelle altre aree geografiche.
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