Al via gli Industry Edu-Lab di SACE: si parte dall’agroalimentare
L’agroalimentare è stato il settore più resiliente al Covid-19, ma dovrà affrontare numerose sfide per assicurare e consolidare il rilancio della competitività della filiera, soprattutto in ambito internazionale. Ottime prospettive per l’export anche grazie al PNRR, che prevede quasi 7 miliardi di euro dedicati all’agricoltura sostenibile e all’economia circolare, all’avanzamento delle campagne vaccinali in molti mercati chiave ed alla riapertura del settore Ho.Re.Ca.. Per questo motivo, SACE ha deciso di partire proprio dall’agroalimentare per il ciclo di incontri Industry Edu-Lab, i laboratori formativi di SACE Education rivolti alle imprese accomunate da affinità settoriali, che hanno l’obiettivo di rafforzare le competenze tecnico-specialistiche aziendali in tema di crescita sostenibile, gestione del rischio e strategie di internazionalizzazione.
Il tema principale del primo incontro del nuovo programma di formazione di SACE pone al centro l’analisi della competitività del sistema agroalimentare italiano, uno dei fondamentali driver di ripresa dell’economia, con specifici approfondimenti sulla produzione primaria, l’industria di trasformazione e la commercializzazione dei prodotti del Made in Italy nel mercato domestico ed internazionale.
“Le sfide da cogliere per la filiera agroalimentare sono tante con il fine di rafforzare sempre più la competitività delle imprese del settore del Made in Italy per eccellenza – ha dichiarato Pierfrancesco Latini, Amministratore Delegato di SACE - Come SACE puntiamo al miglioramento della loro proiezione internazionale, già di rilievo e che può essere ulteriormente incrementata spingendosi non solo in geografie meno tradizionali per l’export Made in Italy, ma anche facendo sistema e rafforzando sinergie per innescare processi di crescita virtuosi e sostenibili per le nostre aziende, in Italia e all’estero. Con il primo focus di oggi sul settore per fare il punto post-pandemia diamo il via all’Industry Edu-Lab, una delle iniziative di SACE Education, ad alto valore aggiunto per le imprese e in cui SACE crede moltissimo per fornire agli imprenditori una cassetta degli attrezzi per impostare strategie più strutturate e consapevoli”.
Il tavolo settoriale prevede un format innovativo suddiviso in due distinte fasi, una di formazione frontale e l’altra di coaching specialistico, con la partecipazione di rilevanti esperti del mondo istituzionale ed imprenditoriale. Per SACE, in seguito all’apertura dei lavori di Pierfrancesco Latini, Amministratore Delegato di SACE, e di Mariangela Siciliano, Head of Education di SACE, partecipano Alessandro Terzulli, Chief Economist, Luca Passariello, Head of Business Promotion e Fabio Colombo, Responsabile PMI del Centro-Sud. Attesi anche gli interventi di Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti, Sandro Boscaini, Vice Presidente di Federalimentare e Mirco Della Vecchia, Presidente CNA agroalimentare.
Gli Industry Edu-Lab, promossi da SACE Education e unici nel loro genere, offrono ad un cluster selezionato di aziende l’opportunità di confrontarsi sulle sfide che la propria industria sta affrontando in questo delicato momento storico per costruire la propria strategia di crescita nazionale e internazionale. Durante i laboratori le aziende partecipanti potranno far parte di sessioni formative con esperti di settore provenienti dal mondo istituzionale e imprenditoriale, dare il proprio contributo a tavoli di lavoro settoriali finalizzati allo scambio di best practices di crescita aziendale in Italia e all’estero, richiedere un'assistenza personalizzata nell’ambito dell’operatività SACE.
SACE Education è l’hub formativo che si è recentemente rafforzato anche in risposta alle esigenze legate alla nuova operatività di SACE - oltre alla tradizionale attività di Export Credit Agency (ECA) nazionale - in virtù del mandato conferitole dal Governo con il Decreto Semplificazioni per la gestione delle Garanzie a supporto del Green New Deal e con il Decreto Liquidità per le misure anti-crisi come Garanzia Italia. Con il rafforzamento della sua offerta formativa SACE conferma la sua mission a supporto della crescita del Sistema Paese, offrendo un accompagnamento a 360° rivolto non solo al mondo delle imprese e dei professionisti, ma anche alle future generazioni che sono chiamate a raccogliere le sfide attuali e disegnare un nuovo modo di fare impresa potendo contare su strumenti e soluzioni di carattere finanziario e assicurativo.
Focus Agroalimentare
Nel 2020 le esportazioni italiane del settore agroalimentare hanno confermato la dinamica di crescita dell’ultimo decennio, superando i 46 miliardi di euro (+2,5% rispetto al 2020) nonostante le difficoltà generalizzate legate alla crisi pandemica.
Sulla scia degli ultimi dati relativi al primo trimestre 2021 (+2,3% in confronto allo stesso periodo dello scorso anno), le aspettative per le nostre vendite agroalimentari all’estero si confermano più che positive anche per quest’anno, con un tasso di crescita che arriverà a sfiorare la doppia cifra.
Come nell’anno appena passato, le esportazioni di prodotti agroalimentari maggiormente legati ai consumi domestici - quali pasta, olio, salumi, conserve e sughi - continueranno a registrare buone performance. I comparti più tradizionalmente legati ai consumi fuori casa - come vini e bevande - che hanno invece sofferto delle restrizioni e chiusure prolungate dei mesi passati, potranno beneficiare della progressiva riapertura del canale Ho.Re.Ca. In parallelo all’avanzamento delle campagne vaccinali in molti mercati chiave e al conseguente incremento dei consumi.
A trainare l’export italiano del settore sarà la domanda dei principali mercati di sbocco per l’agroalimentare Made in Italy, come Germania, Francia, Stati Uniti, Giappone e, con una dinamica relativamente meno spiccata, il Regno Unito, che insieme rappresentano oltre la metà delle vendite oltreconfine del settore. Per cogliere al meglio il potenziale ancora in parte inespresso, sarà parimenti importante differenziare i mercati di sbocco considerando anche mercati potenziali che genereranno domanda nei prossimi anni, ad esempio in Asia e Europa emergente.
Il settore agroalimentare è quindi indirizzato verso un percorso di crescita duratura, forte delle eccellenze nazionali del settore e delle sue filiere, beneficiando anche della accentuata attenzione dei produttori e dei consumatori in materia di sostenibilità e degli investimenti in economia circolare e agricoltura sostenibile previsti all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
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