Appuntamento con la Russia per lo speciale video-seminar di SACE
In concomitanza con la visita di Vladimir Putin in Italia, SACE dedica alla Russia lo speciale video-seminar dei suoi esperti di internazionalizzazione, online da oggi su www.sace.it: "Prospettiva Nevskij: uno sguardo alla via russa per le imprese italiane".
A dispetto della congiuntura sfavorevole, la Russia resta un mercato di riferimento per gli esportatori italiani: è all’11° posto nella classifica dei nostri mercati di sbocco, con volume d’affari intorno ai 9,5 miliardi di euro di export e una domanda di beni italiani strutturalmente radicata nel Paese.
Una domanda trainata, anche in una prospettiva di medio-lungo termine, dai beni di consumo d’alta gamma, e da quei beni d’investimento a elevato contenuto tecnologico-industriale necessari a sostenere i processi produttivi del mercato russo.
L’Italia esporta in Russia circa 2 miliardi di euro di gioielli e 3 miliardi di euro di macchinari, destinati a diversi ambiti produttivi, dall’industria petrolifera e petrolchimica, allo sviluppo delle infrastrutture, dai macchinari per la trasformazione e lavorazione degli input produttivi, ad esempio nel settore agroalimentare (macchinari per l’imbottigliamento, packaging, etc.) ai macchinari per produrre beni destinati ai consumi.
In questo mercato, il ricorso alla copertura assicurativa dell’export e degli investimenti nel Paese sta diventando sempre più un elemento strategico, in particolare per le aziende italiane di piccole dimensioni.
Nel 2014 SACE ha concluso 45 nuove operazioni in Russia per un impegno complessivo di 75 milioni di euro. Circa l'80% di queste transazioni riguardano strumenti tipicamente utilizzati proprio a favore di PMI. I settori maggiormente interessati dall’intervento di SACE in termini di volumi sono il Chimico e Petrolchimico (14,3%) e l’industria meccanica (10%).
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