Con SACE dalla Valle del Belbo a Leopoli: i vini Toso arrivano in Ucraina
Con il supporto di SACE, la cuneese Toso SpA ha finalizzato un’operazione per la fornitura di prodotti a una primaria azienda ucraina, specializzata nel commercio all’ingrosso e al dettaglio di vini e prodotti caseari d’importazione dall’Italia La collaborazione di Toso con la controparte estera non è dedicata solo al Paese ucraino, ma anche alla Russia e al Kazakistan e, nel futuro, alla Bielorussia. Nel dettaglio, SACE ha assicurato la transazione da eventuali rischi politici e commerciali.
Toso è una cantina vinicola specializzata nella produzione di vini di elevata qualità, spumanti, vini aromatizzati e liquori. L’azienda ha sede in provincia di Cuneo, nella Valle del Belbo. Proprio qui, nel 1910, Vincenzo Toso ha deciso di trasferire la sua attività per dare ai suoi vini una nuova impronta e, nel corso degli anni, dalle colline delle Langhe i prodotti Toso hanno varcato i confini nazionali fino ad approdare sui mercati di tutto il mondo, dalla Francia al Sud Est Asiatico.
Con questa nuova operazione assicurata da SACE, Toso consolida la sua partnership con Regno Italiya, la compagnia ucraina con sede a Leopoli che seleziona vini e formaggi di lusso europei e rifornisce le principali catene commerciali regionali e nazionali.
“Siamo felici di poter essere al fianco di Toso con l’obiettivo di consolidare le sue attività in Ucraina e in altri paesi dell’area e per continuare a puntare con ottimismo sulla proiezione internazionale come driver di crescita – ha dichiarato Enrica Delgrosso, Responsabile Nord Ovest di SACE. Con questa operazione confermiamo il nostro impegno verso il comparto ’agroalimentare, uno dei pilastri del Made in Italy che certamente contribuirà all’auspicata ripresa dell’economia piemontese”.
SACE mette a disposizione delle PMI italiane che puntano su export e internazionalizzazione una serie di soluzioni assicurativo-finanziarie, accessibili anche online, in grado di rendere più competitiva l’offerta commerciale, gestendo anche i rischi connessi all’operazione sottostante.
Negli ultimi quattro anni l’export italiano di beni in Ucraina ha fatto registrare una crescita a un tasso medio del 18%. L’Italia, infatti, vanta relazioni commerciali storiche con Kiev e nel 2019 le imprese italiane hanno realizzato un fatturato di circa 1,8 miliardi di euro nel territorio ucraino. Sebbene nel 2020 si attenda una contrazione delle vendite, le esportazioni verso l’Ucraina dovrebbero ripartire nel 2021 con ritmi di crescita intorno al 13% e saranno trainate, tra le altre, proprio dalla vendita di beni alimentari (+16,7%).
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