Credito e liquidità per famiglie e imprese: 2,3 milioni di domande per la moratoria sui prestiti e oltre 280.000 richieste al Fondo di Garanzia per le PMI. Sace concede garanzie per 152 milioni, 17 le richieste
Salgono a 2,3 milioni per un valore di 240 miliardi, le domande di adesione alle moratorie sui prestiti e superano quota 280.000 le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le Pmi. Attraverso ‘Garanzia Italia’ di Sace sono state concesse garanzie per 152 milioni, su 17 richieste ricevute.
Sono questi i principali risultati della rilevazione settimanale effettuata dalla task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace1.
La Banca d’Italia continua a rilevare presso le banche, con cadenza settimanale, dati riguardanti sia l’attuazione delle misure governative di cui ai decreti legge ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’, sia le iniziative di categoria e quelle offerte bilateralmente dalle singole banche alla propria clientela. Sulla base di dati preliminari, all’8 maggio sono pervenute quasi 2,3 milioni di domande o comunicazioni di moratoria su prestiti, per circa 240 miliardi. Quasi il 44% delle domande provengono da società non finanziarie (a fronte di prestiti per 161 miliardi). Le domande delle famiglie, quasi 1,2 milioni, riguardano prestiti per 74 miliardi di euro. Crescono rapidamente, a poco più di 105.000, le domande di sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (accesso al cd. Fondo Gasparrini), il cui importo medio si riduce a circa 86.000 euro. Si può stimare che, in termini di importi, circa l’80% delle domande o comunicazioni relative alle moratorie sia già stato accolto dalle banche, pur con differenze tra le varie misure; l’1% circa è stato sinora rigettato; la parte restante è in corso di esame.
Il Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale (MCC) segnalano che sono complessivamente 287.268 le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo al 19 maggio 2020 per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 13,1 miliardi di euro. In particolare, le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ sono 284.826, pari ad un importo di circa 12,8 miliardi di euro. Di queste, oltre 255.956 sono riferite a finanziamenti fino a 25.000 euro, con percentuale di copertura al 100%, per un importo finanziato di circa 5,4 miliardi di euro che, secondo quanto previsto dalla norma, possono essere erogati senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore.
Crescono i volumi delle garanzie SACE nell’ambito dell’operatività “Garanzia Italia” che raggiungono quota 152 milioni di euro. Le potenziali operazioni di finanziamento in fase di valutazione e istruttoria da parte delle banche si confermano in circa 250 per un valore complessivo di circa 18,5 miliardi di euro. Una volta terminata l’attività di istruttoria, costruzione dei pool e conseguente delibera, le banche accreditate sul portale dedicato, ad oggi oltre 200, presenteranno le richieste a SACE, che emetterà la garanzia entro 48 ore dalla ricezione come già accaduto per le 17 richieste di garanzie fino ad ora ricevute e emesse in poche ore attraverso la piattaforma digitale dedicata.
1. Le informazioni riportate sono raccolte nel contesto dei lavori della Task Force per le misure a sostegno della liquidità. La task force opera per mettere i potenziali beneficiari e le banche a conoscenza delle nuove procedure di sostegno alla liquidità e agevolarne l’utilizzo; favorisce il coordinamento e lo scambio di informazioni tra le parti; individua e divulga le soluzioni più appropriate a eventuali problemi applicativi e coordina la raccolta e la diffusione dei dati sugli strumenti previsti dalla normativa.
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