Credito e liquidità per famiglie e imprese: le domande di moratoria superano i 300 miliardi di euro, oltre 74,7 miliardi il valore delle richieste al Fondo di Garanzia PMI; salgono a 12,9 miliardi di euro le garanzie emesse da SACE
Superano i 300 miliardi di euro le domande di adesione alle moratorie su prestiti e oltrepassano quota 74,7 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI. Attraverso ‘Garanzia Italia’ di Sace sono state concesse garanzie per 12,9 miliardi di euro, su 468 richieste ricevute.
Sono questi i principali risultati della rilevazione settimanale effettuata dalla task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace[1].
La Banca d’Italia continua a rilevare presso le banche, con cadenza settimanale, dati riguardanti l’attuazione delle misure governative relative ai decreti legge ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’, le iniziative di categoria e quelle offerte bilateralmente dalle singole banche alla propria clientela. Sulla base di dati preliminari, al 21 agosto sono pervenute oltre 2,7 milioni di domande o comunicazioni di moratoria su prestiti, per 301 miliardi. Si stima che, in termini di importi, circa il 93% delle domande o comunicazioni relative alle moratorie sia già stato accolto dalle banche, pur con differenze tra le varie misure; il 3% circa è stato sinora rigettato; la parte restante è in corso di esame.
Più in dettaglio, le domande provenienti da società non finanziarie rappresentano il 44% del totale, a fronte di prestiti per 196 miliardi di euro. Per quanto riguarda le PMI, le richieste ai sensi dell’art. 56 del DL ‘Cura Italia’ (quasi 1,3 milioni) hanno riguardato prestiti e linee di credito per oltre 158 miliardi, mentre le 51 mila adesioni alla moratoria promossa dall’ABI hanno riguardato oltre 12 miliardi di finanziamenti alle PMI.
Le domande delle famiglie[2] hanno riguardato prestiti per circa 95 miliardi di euro. Le banche hanno ricevuto circa 213 mila domande di sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (accesso al cd. Fondo Gasparrini), per un importo medio pari a circa 94 mila euro. Le moratorie dell’ABI e dell’Assofin rivolte alle famiglie hanno raccolto 467 mila adesioni, per circa 20 miliardi di prestiti.
Sulla base della rilevazione settimanale della Banca d'Italia, si stima che le richieste pervenute dagli intermediari per l’accesso al Fondo di Garanzia per le PMI abbiano continuato a crescere nella settimana dal 14 al 21 agosto, superando 1,2 milioni, per un importo di finanziamenti di oltre 91 miliardi. La percentuale di prestiti erogati risulta in ulteriore crescita rispetto alla fine della settimana precedente. In particolare, al 21 agosto è stato erogato quasi l’89% delle domande per prestiti interamente garantiti dal Fondo.
Il Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale (MCC) segnalano che sono complessivamente 1.028.852 le richieste pervenute dagli intermediari al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo al 1 settembre 2020 per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 74,7 miliardi di euro. In particolare, le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ sono 1.023.531, pari ad un importo di circa 74,1 miliardi di euro. Di queste, oltre 857.519 sono riferite a finanziamenti fino a 30.000 euro, con percentuale di copertura al 100%, per un importo finanziato di circa 17 miliardi di euro che, secondo quanto previsto dalla norma, possono essere erogati senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore. Al 2 settembre sono state accolte 1.011.585 operazioni, di cui 1.006.632 ai sensi dei Dl ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’.
Salgono a circa 12,9 miliardi di euro, per un totale di 468 operazioni, i volumi complessivi delle garanzie nell'ambito di "Garanzia Italia", lo strumento di SACE per sostenere le imprese italiane colpite dall'emergenza Covid-19. Di questi, circa 6,7 miliardi di euro riguardano le prime tre operazioni garantite attraverso la procedura ordinaria prevista dal Decreto Liquidità, relativa ai finanziamenti in favore di imprese di grandi dimensioni, con oltre 5000 dipendenti in Italia o con un valore del fatturato superiore agli 1,5 miliardi di euro. Crescono inoltre a 6,2 miliardi di euro circa i volumi complessivi garantiti in procedura semplificata, a fronte di 465 richieste di Garanzia gestite ed emesse entro 48 dalla ricezione attraverso la piattaforma digitale dedicata a cui sono accreditate oltre 250 banche, istituti finanziari e società di factoring e leasing.
[1] Le informazioni riportate sono raccolte nel contesto dei lavori della Task Force per le misure a sostegno della liquidità. La task force opera per mettere i potenziali beneficiari e le banche a conoscenza delle nuove procedure di sostegno alla liquidità e agevolarne l’utilizzo; favorisce il coordinamento e lo scambio di informazioni tra le parti; individua e divulga le soluzioni più appropriate a eventuali problemi applicativi e coordina la raccolta e la diffusione dei dati sugli strumenti previsti dalla normativa.
[2] La categoria “famiglie” qui utilizzata include anche alcune imprese diverse dalle società non finanziarie, come ad esempio le imprese artigiane.
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