Accordi SACE - 16 febbraio 2018

Dopo gli Emirati, SACE (Gruppo CDP) punta sull’Arabia Saudita: nuovi progetti allo studio per 1,6 miliardi di dollari

Si è chiuso in Arabia Saudita il Roadshow di SACE SIMEST – il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP – che ha visto impegnato il top management in cinque giorni di incontri con rappresentanti di istituzioni, corporate e banche locali.

 

Firma accordo Riyad

“Forti dell’esperienza positiva negli Emirati, guardiamo ora con crescente interesse all’Arabia Saudita – ha dichiarato Alessandro Decio, amministratore delegato di SACE –. Un Paese che si sta aprendo ai mercati internazionali per mobilitare le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione del suo imponente piano di investimenti al 2030. Finanziamenti a medio-lungo termine che SACE è in grado di garantire, facilitando le imprese italiane nell’accesso al mercato saudita. Stiamo già valutando nuovi progetti per 1,6 miliardi di dollari non solo nell’oil & gas, ma anche nelle infrastrutture, nell’energia e nel turismo”.

Va in questo senso anche l’accordo di cooperazione siglato oggi tra SACE e il Council of Saudi Chambers, l’organizzazione che aggrega le camere di commercio saudite. L’intesa, infatti, prevede di rafforzare le relazioni economiche e commerciali tra Italia e Arabia Saudita, contribuendo a individuare opportunità cross-border per le imprese dei due Paesi in settori chiave per lo sviluppo del programma Vision 2030.  

 

Dopo gli Emirati Arabi, l’Arabia Saudita è il secondo mercato di destinazione per l’export italiano nel Golfo, con 4 miliardi di euro di beni venduti – concentrati principalmente nel settore dell’industria meccanica (34%), estrattiva (14%) e nei metalli (7%) – e ulteriori prospettive di crescita a tassi in media del 4,2% fino al 2020. Importanti opportunità per le imprese italiane si apriranno negli anni a venire nei settori delle infrastrutture, costruzioni e del turismo grazie alla spinta proveniente dal programma Saudi Vision 2030 che punta a traghettare il Paese oltre l’economia petrolifera.  

 

La regione del Medio Oriente e de Nord Africa si conferma un’area prioritaria, dove – in due anni dall’inaugurazione dell’ufficio di Dubai – il portafoglio di operazioni concluse da SACE è cresciuto significativamente, passando da 4,4 a 12 miliardi di euro. Solo nel 2017, SACE ha approvato operazioni a sostegno di export e investimenti italiani nella regione per 6,9 miliardi di euro, il triplo rispetto ai 2,3 miliardi di euro del 2016. Un impegno destinato a crescere ulteriormente alla luce dei nuovi progetti allo studio, del valore complessivo di 15 miliardi di dollari in settori chiave per lo sviluppo e la diversificazione economica della regione (energia, infrastrutture, costruzioni).

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