Intesa Sanpaolo e SACE lanciano il primo S-Loan con garanzia green per contrastare il cambiamento climatico
Intesa Sanpaolo rafforza la partnership con SACE per consentire alle imprese italiane di accedere ai finanziamenti green e lancia S-Loan Climate Change, il primo finanziamento pensato per le PMI e le MID – Cap che intendono investire per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e ridurre il proprio impatto ambientale attraverso progetti per una trasformazione sostenibile.
S-Loan Climate Change, iniziativa unica nel panorama bancario, si inquadra nell’ambito del programma strategico Motore Italia che, lanciato quest’anno, include investimenti per la transizione sostenibile, in coerenza anche con le linee guida del PNRR.
Dopo aver ideato e proposto S-Loan ESG e S-Loan Diversity, finalizzati rispettivamente a investimenti di sostenibilità su tutte le tematiche ambientali, sociali e di governance e a quelli per favorire la parità di genere, con S-Loan Climate Change nasce un nuovo strumento destinato a indirizzare le scelte di investimento delle PMI e delle MID-Cap verso la riduzione dell’impatto sul cambiamento climatico.
Grazie alla rinnovata partnership con SACE, il nuovo finanziamento S-Loan Climate Change prevede in abbinamento una garanzia SACE all’80% per finanziare progetti di investimento green fino ad un importo di 15 milioni di euro e per una durata massima di 20 anni. La garanzia SACE è rilasciata attraverso un processo semplificato e digitalizzato a beneficio di progetti domestici decisivi per il futuro e in linea con i criteri di valutazione e la tassonomia definiti dall’Unione Europea, nell’ambito del Technical Expert Group sulla finanza sostenibile, quali: mitigazione e prevenzione dei cambiamenti climatici, riduzione delle attività inquinanti, protezione delle risorse idriche e marine, protezione e ripristino delle biodiversità e degli ecosistemi e circular economy. La garanzia è destinata ad imprese con fatturato, a livello di singola azienda, fino a 500 milioni di euro.
Nell’ambito di un percorso più ampio di standardizzazione dell’operatività green, infatti, SACE ha semplificato e digitalizzato i processi per le operazioni che richiedono garanzie di importo fino a 15 milioni di euro di finanziamento, la cui attivazione avviene tramite un portale dedicato.
Questo accordo aggiunge un ulteriore tassello alla proficua collaborazione tra SACE e Intesa Sanpaolo, attivata per fronteggiare l’emergenza generata dalla pandemia nel corso del 2020, che ha consentito di erogare alle aziende clienti della Banca dei Territori finanziamenti per oltre 1,5 miliardi di euro attraverso lo strumento Garanzia Italia.
Le progettualità delle piccole e medie imprese italiane che potranno essere finanziate grazie all’S-Loan Climate Change sono legate alla sostenibilità ambientale e, nello specifico, mirano a conseguire alcuni importanti obiettivi, condivisi in anticipo con il Gruppo bancario e con SACE:
- approvvigionamento di energia elettrica da fonti rinnovabili o bioenergia;
- introduzione di una Green Procurement Policy su acquisti, trasporti ed energia;
- raggiungimento della Carbon Neutrality;
- adeguamento di una quota dei beni immobiliari aziendali agli standard di bioedilizia;
- introduzione di nuovi automezzi a impatto ambientale ridotto nella flotta aziendale;
- introduzione di iniziative per la protezione e il ripristino degli ecosistemi.
Al raggiungimento di almeno due obiettivi prefissati si attiva il doppio meccanismo previsto dalla formula S-Loan, che include un premio per l’impresa in termini di costo del finanziamento e una donazione da parte della banca per sostenere progetti a scopo benefico, ai quali anche l’azienda finanziata può partecipare a sua volta in un circolo virtuoso di sostenibilità propria e di terzi. Ad esempio, attraverso il meccanismo di donazione congiunta è stato individuato il progetto “A scuola di Inclusione: giocando si impara”, coordinato dall’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, per la costruzione e riqualificazione di 28 parchi gioco per bambini in tutta Italia. Le donazioni, che già ammontano a 60mila euro, sono raccolte sulla piattaforma di crowdfunding del Gruppo Intesa Sanpaolo (www.forfunding.intesasanpaolo.com)
La sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) delle imprese accresce il valore della loro competitività; per questo motivo, oltre allo stanziamento di 6 miliardi di euro per finanziare progetti di circular economy, Intesa Sanpaolo ha stanziato 2 miliardi di euro per gli S-Loans, la linea specifica di finanziamenti creati nel 2020 per supportare le iniziative delle imprese verso la transizione sostenibile con un meccanismo di premialità al raggiungimento di specifici obiettivi di sostenibilità ad ampio spettro. Di questi, sono già stati erogati oltre 1,5 miliardi di euro per le PMI.
Intesa Sanpaolo è da sempre molto attenta alla sostenibilità e agli investimenti ESG che sono annoverati tra gli obiettivi del Piano di Impresa che si sta concludendo. L’attenzione all’ambiente e all’inclusione sociale rappresentano aspetti di grande rilievo per una crescita sostenibile del Paese. In quest’ottica, Intesa Sanpaolo ha anche adottato regole per la riduzione dei finanziamenti nei settori carbone e oil e gas non convenzionale. L’adozione di queste misure rappresenta per la Banca un importante passo ulteriore per il contrasto al cambiamento climatico, nell’ambito di una pluriennale e articolata strategia di sostenibilità. Da qui al 2026, Intesa Sanpaolo programma erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI, con i quali contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR approvato dalla Commissione Europea.
SACE ha un ruolo di primo piano nella transizione ecologica italiana. Dall’avvio, a dicembre scorso, dell’operatività legata al Green New Deal fino al 30 giugno 2021, grazie al suo intervento sono stati finanziati progetti per 1,5 miliardi. La società guidata da Pierfrancesco Latini ha già incontrato oltre 300 aziende potenziali beneficiarie dello strumento. Un’attenzione verso il green e la sostenibilità confermata anche dall’adozione da parte di SACE della Climate Change Policy: una serie di misure ad hoc per migliorare il contributo delle attività di business alla riduzione delle emissioni climalteranti e che introduce il divieto al supporto di progetti particolarmente impattanti per l’ambiente.
“Questo accordo con Intesa Sanpaolo rientra nell’ambito dell’impegno di SACE a supporto dell’attuazione del Green New Deal sul territorio italiano e testimonia il percorso di digitalizzazione e semplificazione della nostra offerta a beneficio dei partner finanziari e delle aziende”, ha dichiarato Pierfrancesco Latini, Amministratore Delegato di SACE. “Come previsto dal Decreto Legge Semplificazioni dello scorso luglio, infatti, SACE può rilasciare garanzie green su progetti domestici in grado di agevolare la transizione verso un'economia a minor impatto ambientale, integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili e promuovere iniziative volte a sviluppare una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti. Un mandato che portiamo avanti con impegno e responsabilità a sostegno del tessuto imprenditoriale italiano e al fianco di una finanza sostenibile”.
Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Grazie alla proficua relazione con SACE introduciamo oggi un nuovo strumento della nostra gamma S-Loan che sarà destinato a finanziare i nuovi progetti per lo sviluppo sostenibile delle imprese e, contemporaneamente, a migliorare l’impatto sull’ambiente delle imprese stesse, che traineranno la ripresa della nostra economia. Nell’ottica di contenimento dell’impatto che tutti abbiamo sul cambiamento climatico e grazie alla prospettiva congiunta di crescita responsabile che unisce un’azienda privata come Intesa Sanpaolo e un grande operatore pubblico come SACE, confidiamo di attivare nuovi ulteriori strumenti sempre più adatti al nuovo ciclo e al rispetto dell’ambiente e nella linea della transizione green indicata dal PNRR”.
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