Istanbul: SACE raduna oltre 200 banche e imprese turche da Eataly per sostenere l’export italiano
È alta l’attenzione del gruppo assicurativo-finanziario verso la Turchia, mercato strategico anche a livello regionale, dove SACE conta già su un portafoglio d’impegni pari a 1,9 miliardi di euro e ha allo studio nuove operazioni a sostegno di export e investimenti italiani per 1 miliardo di euro
In occasione dell’ultima missione di SACE in Turchia, il gruppo assicurativo-finanziario italiano apre le porte di Eataly a banche e imprese turche per celebrare la positiva collaborazione tra i due Paesi e rafforzare il potenziale di business offerto da questo mercato strategico per l’Italia nonostante l’instabilità recente. Di fronte a una platea di oltre 200 rappresentanti del mondo finanziario e imprenditoriale turco, SACE ha inoltre annunciato una pipeline da 1 miliardo di euro di nuove operazioni in Turchia.
Presente a Istanbul dal giugno 2010 con un Representative Office competente anche per i paesi limitrofi del Medio Oriente, SACE conta oggi in Turchia su un portafoglio di impegni pari di 1,9 miliardi*, prevalentemente concentrato nei settori dell’oil&gas, delle infrastrutture e delle tecnologie industriali. Un’esposizione che fa del Paese il secondo mercato emergente (dopo la Russia) nel portafoglio di SACE, dato in linea con la rilevanza del mercato turco per le aziende italiane.
Tra le nuove operazioni attualmente allo studio vi sono project finance sia nel settore pubblico che privato, finanziamenti a controparti bancarie o leasing, e un numero crescente di transazioni di export credit in favore di Pmi. Le operazioni di credito fornitore, specialmente dedicate al segmento delle imprese di dimensioni più piccole, sono state le più numerose nel 2013, anno in cui SACE ha deliberato circa 700 milioni di nuove transazioni.
Grazie all’intraprendenza delle aziende turche sui mercati internazionali di questi ultimi anni e alle sempre più frequenti collaborazioni con i contractor italiani, sul “tavolo” dell’ufficio di SACE Istanbul, sono oggi all’esame nuovi progetti anche in Paesi terzi, tra cui l’Iraq e la Regione del Kurdistan iracheno.
In Turchia, inoltre, SACE vanta accordi di collaborazione con l’ISPAT, l’agenzia di attrazione degli investimenti turca che fa capo direttamente al primo ministro, e con la Turk Eximbank, quest’ultimo di recentissima finalizzazione.
Esempi di operazioni di SACE in Turchia nei principali settori d’esposizione
Oil&gas
Tupras. SACE ha garantito il finanziamento da 624 milioni di dollari erogato da un pool di banche internazionali alla società turca Tupras (Gruppo Koc) per l’ammodernamento della raffineria di Izmit, nei pressi di Istanbul. L’intervento di SACE è andato a copertura dei contratti di fornitura assegnati a varie imprese italiane.
Star. SACE è impegnata nel finanziamento della raffineria Socar Turkey Aegean Refinery (Star), che sorgerà nella città di Aliaga, a 630 chilometri da Ankara, e sarà realizzata da un consorzio internazionale di cui fa parte anche l’italiana Saipem.
Infrastrutture
Astaldi: SACE BT ha garantito per 5,7 milioni di dollari la commessa assegnata ad Astaldi per la realizzazione della tratta autostradale Istanbul-Izmir. Nel 2012, SACE ha garantito ad Astaldi un finanziamento di 60 milioni di euro per l’approntamento e realizzazione di commesse e gli investimenti effettuati nel comparto delle concessioni all’estero, in particolare in Turchia.
Tecnologie industriali
Brevini Power Transmission. SACE ha garantito una linea di credito da 10 milioni di euro che consentirà all’azienda emiliana specializzata nel settore delle trasmissioni meccaniche di potenziare la propria capacità produttiva e consolidare la rete commerciale anche in Turchia.
Frilli Impianti. SACE ha assicurato per 1,1 milioni di euro la fornitura di un impianto per il trattamento delle acque di scarico industriali commissionato da un’impresa turca a Frilli Impianti, azienda toscana specializzata nella progettazione, costruzione e fornitura di stabilimenti e impianti di distillazione.
Gruppo Maccaferri. SACE ha garantito una linea di credito da 25 milioni di euro per sostenere il piano di investimenti industriali all’estero delle controllate del Gruppo Industriale Maccaferri, tra cui l’ampliamento degli stabilimenti delle Officine Maccaferri (ingegneria ambientale) in vari mercati chiave, tra cui la Turchia.
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