L’energia sostenibile di Tozzi Green in Africa: da Ravenna al Madagascar con SACE SIMEST
Il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP, costituito da SACE e SIMEST, sostiene lo sviluppo in Madagascar di Tozzi Green, azienda ravennate attiva nel settore delle energie rinnovabili.
Doppia operazione per il Polo che con SIMEST è entrato nel 49% del capitale della controllata malgascia, per un investimento pari a 6,5 milioni di euro, e che con SACE ha garantito un finanziamento da 10 milioni di euro, erogato da Crédit Agricole Cariparma, in favore dell’azienda ravennate.
Grazie alle nuove risorse verrà realizzata una centrale idroelettrica ad acqua fluente da 22 MegaWatt, che fornirà energia, entro il 2019, a circa 200.000 famiglie della capitale Antananarivo.
“Siamo soddisfatti del progetto e della sinergia ottenuta con SACE SIMEST – ha dichiarato Andrea Tozzi, Amministratore Delegato di Tozzi Green –. È importante poter contare su una partnership del genere per sviluppare importanti progetti green nel mondo”.
Con questa operazione, si consolida il rapporto tra l’azienda romagnola e il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP che in passato ha già supportato i piani di sviluppo internazionale dell’azienda: SACE, infatti, nel 2015 ha garantito le fidejussioni necessarie per acquisire un’importante commessa in Perù.
Tozzi Green, azienda pioniera nella produzione di energia rinnovabile, affonda le sue radici nei primi anni del 900 in Romagna a Casola Valsenio, dove la famiglia Tozzi, in qualità di gestore di una piccola centrale idroelettrica che alimentava il fabbisogno energetico dell’intero paese, poteva dirsi vera antesignana e precorritrice della green economy.
La famiglia Tozzi, a partire dagli anni 90, decide di puntare sull’energia rinnovabile a seguito della liberalizzazione del mercato elettrico in Italia creando Tozzi Green, società specializzata in prodotti, servizi e progetti per lo sviluppo d’impianti e per la generazione di energia da fonti rinnovabili.
Tozzi Green e il progetto della centrale idroelettrica di Mahitsy
A metà novembre dello scorso anno a Mahitsy, comune a una cinquantina di chilometri dalla capitale Antananarivo, più di tremila persone hanno assistito all’inaugurazione del ponte Farahantsana, che permetterà di collegare i comuni di Ampanotokana e Ambohimasina, sino ad oggi isolati dal fiume Ikopa.
La cerimonia ha visto la partecipazione dei Ministri dei Lavori Pubblici e dell’Energia accanto al Presidente della Repubblica Hery Rajaonarimampianina, oltre al Presidente di Tozzi Green, Franco Tozzi.
L’infrastruttura, essenziale per l’avvio dei lavori per la costruzione di una centrale idroelettrica che produrrà 22 MegaWatt di elettricità per la rete Jirama, è il risultato di un partenariato tra pubblico e privato che vede, accanto alle Istituzioni malgasce, Tozzi Green. La realizzazione della centrale, oltre alla produzione di elettricità, significa anche creazione di circa 300 posti di lavoro per la popolazione locale.
Antananarivo, la capitale del Madagascar, conta 3 milioni di abitanti e un’economia in ripresa che necessità di energia e infrastrutture elettriche che permettano di soddisfare i crescenti bisogni della popolazione.
Grazie alla collaborazione con la comunità internazionale e le istituzioni finanziarie internazionali - in primis il Fondo Monetario Internazionale - il Madagascar ha in parte risolto le criticità che il paese aveva sperimentato dal 2009 al 2014, indebolito dall’interruzione dei finanziamenti dall’estero (prima del 2009 gli aiuti dall’estero finanziavano circa il 50% del budget statale) e dal rallentamento dei settori chiave (minerario, agricoltura, turismo).
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