L’export ligure alla prova dei nuovi rischi globali. SACE incontra le imprese liguri a Genova e presenta la nuova Mappa dei Rischi 2016
Calo dei prezzi delle commodity, aumento del debito dei Paesi emergenti, espansione della violenza politica: crescono i rischi per chi opera sui mercati esteri, con prospettive che preoccupano molte aziende genovesi. Quali i mercati su cui puntare per continuare a crescere? Quali gli strumenti per affrontarli?
Da queste domande prende le mosse oggi a Palazzo Ducale il Convegno di SACE, la società assicurativo-finanziaria del Gruppo CDP specializzata in export e internazionalizzazione, con cui Confindustria Genova ha stretto un accordo di collaborazione per offrire alle imprese un punto di riferimento vicino a supporto delle strategie di crescita sui mercati esteri. SACE nell’ultimo anno ha già supportato circa 600 imprese in Liguria con oltre 1,3 miliardi di euro di operazioni assicurate.
Al centro dell’evento, organizzato in collaborazione con Simest, SACE ha presentato la Mappa dei Rischi 2016, lo strumento per orientare gli imprenditori verso i mercati esteri più promettenti e riconoscere quelli più rischiosi, e protagonisti del panorama imprenditoriale locale – Giuseppe Zampini per Ansaldo Energia, Stefano Messina per Gruppo Messina, Massimo Pollio per Imagro – si sono confrontati con gli esperti di SACE sulle sfide attuali e future per l’export e gli investimenti esteri della Liguria.
In base alle rilevazioni della Mappa dei Rischi 2016, l’aumento dei rischi si è tradotto in oltre 5 miliardi di euro di minori esportazioni per l’Italia nel 2015 anno ma è possibile recuperarne 31 entro il 2019 attraverso un miglior presidio di un paniere diversificato di mercati a elevato potenziale.
"Esportare e crescere in mercati nuovi, in un mondo ad alto rischio, è una sfida complessa, ma all’altezza di questo territorio, da sempre esposto alle sfide oltre confine – ha dichiarato Simonetta Acri, Direttore Rete Domestica di SACE –. L’obiettivo è che la nostra collaborazione si traduca in un sostanziale incremento del fatturato export delle imprese con cui lavoreremo, accompagnandole verso mercati a elevato potenziale per il Made in Italy e consentendo loro di migliorare i flussi di incasso e di offrire condizioni di pagamento competitive".
Secondo Giuseppe Zampini, presidente di Confindustria Genova e amministratore delegato di Ansaldo Energia, "oggi, per la maggior parte delle imprese, lo sviluppo di business sui mercati esteri, anche quelli più a rischio, non è più una semplice opzione, ma una priorità. In questo contesto, il contributo di SACE, in termini di conoscenza dei Paesi e di supporto concreto alla realizzazione dei progetti, può essere determinante ai fini del successo delle operazioni".
Accordo Confindustria Genova-SACE
L’accordo, che rinnova e amplia la collaborazione avviata nel 2014, crea presso la sede di Confindustria un SACE Point "a chiamata" dove gli imprenditori possono incontrare di persona gli esperti di SACE per chiarire i dubbi, verificare la fattibilità di progetti di internazionalizzazione e identificare i prodotti più adatti per sostenerli.
Confindustria Genova e SACE si impegnano inoltre a promuovere iniziative congiunte di carattere informativo e formativo, come la partecipazione degli esperti di SACE a incontri tecnici e preparatori organizzati da Confindustria in concomitanza con i principali eventi fieristici nazionali e internazionali.
Export ligure: rischi e opportunità
Anche nel 2015 le imprese liguri hanno confermato la loro vocazione internazionale, con il 56% delle vendite dirette verso i mercati extra-Ue anche se in calo rispetto all’anno precedente, mentre aumentano le esportazioni verso l’Europa (+9%), con Francia, Germania e Spagna in testa.
La performance complessiva tuttavia ha sofferto, principalmente per il calo delle vendite della meccanica strumentale e della cantieristica, settore simbolo dell’economia locale, che fa della Liguria la prima regione in Italia per incidenza sull’export delle attività legate ai porti.
Molto positivi, invece, i risultati messi a segno da alcuni comparti chiave dell’export Made in Liguria: beni agricoli (+12% nel 2015), gomma & plastica (+11%), alimentari & bevande (+9%), metalli (+9%) e prodotti chimici (+7%).
Per i settori trainanti dell’economia della regione (meccanica strumentale, prodotti chimici, metalli, alimentari & bevande, gomma & plastica) che rappresentano oltre il 50% delle vendite estere liguri, la Mappa dei rischi di SACE segnala importanti margini di crescita verso un paniere diversificato di mercati emergenti, con profili di rischio certamente non trascurabili, che possono tuttavia essere affrontati con successo e profitto, puntando su coperture specifiche e un approccio strategico: Iran ed Emirati Arabi in Medio Oriente, Algeria e Sud Africa nel continente africano, Turchia ed Europa emergente (Polonia e Repubblica Ceca in particolare). Tra le geografie più rischiose per il 2016 indica invece Brasile, Grecia, Iraq e Russia.
La Mappa dei Rischi di SACE
La Mappa dei Rischi di SACE identifica le diverse tipologie di rischio a cui si espone un’azienda nell’operare all’estero, basandosi sull’analisi del rischio di credito affrontato da esportatori, finanziatori, investitori industriali e appaltatori in 196 paesi.
Scopri su sace.it/riskmap la mappa interattiva o scarica la nuova app per iOS e Android di SACE!
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