Messico: Intesa SACE-Bancomext
SACE ha finalizzato un accordo di collaborazione con la banca di sviluppo messicana Bancomext (Banco Nacional de Comercio Exterior).
Firmato a Città del Messico, in occasione della visita del premier Letta, dal Presidente di SACE Giovanni Castellaneta e dal Direttore Generale di Bancomext Enrique de la Madrid Cordero, l’accordo è destinato ad espandere le opportunità commerciali e d’investimento tra Italia e Messico, grazie a un più intenso scambio di informazioni tra le due società specializzate nel sostegno all’internazionalizzazione, oltre che a una più forte cooperazione sui progetti sia attuali che potenziali. L’iniziativa si affianca all’accordo di collaborazione in materia di training & advisory recentemente finalizzato tra SACE e Bancomext.
“Questa nuova intesa è un altro importante passo avanti nella costruzione di un rapporto di collaborazione con uno dei nostri stakeholder chiave sul mercato messicano, dove operiamo proficuamente ormai da anni con un ottimo track-record di operazioni realizzate e prospettive di business di medio-lungo termine positive”, ha dichiarato Castellaneta.
Fondato nel 1937, Bancomext ha una solida struttura finanziaria e svolge il ruolo di “braccio finanziario” del governo federale per il commercio estero. Sostiene sia gli investimenti esteri di società messicane e sia gli investimenti esteri in Messico. “Nel 2013, la nostra esposizione complessiva è aumentata del 29% rispetto al 2012. Nello stesso periodo, i nostri impegni nel settore privato sono cresciuti del 34.4%” ha dichiarato de la Madrid.
Con la recente apertura del nuovo ufficio di rappresentanza a Città del Messico, annunciata lo scorso novembre, SACE è la prima agenzia di export credit europea (ECA) ad aver una presenza permanente nel Paese. L’ufficio svolge le funzioni di hub per i mercati del Centroamerica e dei Caraibi.
Il primato di SACE in Messico poggia sulle solide basi di un portafoglio d’impegni da 1,1 miliardi euro (quasi raddoppiato rispetto ai 560 milioni circa del 2012, e secondo in America Latina solo a quello brasiliano, pari a 1,3 miliardi) e su una pipeline di nuove operazioni allo studio del valore complessivo di 500 milioni di euro, con un crescente protagonismo anche delle Pmi. Non a caso il 70% dei nuovi impegni assunti da SACE nel 2013 è stato in favore di imprese di piccole e medie dimensioni.
Un simile potenziale trova piena conferma nelle analisi degli economisti di SACE. Grazie a uno spiccato dinamismo socio-economico, infatti, il Messico è oggi uno dei più interessanti mercati per l’Italia, non solo come hub produttivo ma anche come destinazione ad alto potenziale per il nostro export, che metterà a segno un +6,8% di crescita media annua nei prossimi quattro anni, totalizzando nello stesso periodo una media di 4,6 miliardi di euro di export annuo.
La politica di investimenti volta all’espansione della capacità produttiva industriale e la prevista liberalizzazione del mercato energetico, aprono interessanti prospettive per l’export italiano di beni intermedi, soprattutto nel settore della chimica, mentre il potenziamento del ruolo di polo commerciale regionale favorirà invece l’importazione dall’Italia di mezzi di trasporto.
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