Mino approda in Grecia con UniCredit, SACE e SIMEST e fa crescere il suo export
Esportare un laminatoio a freddo per alluminio di ultima generazione da installare in Grecia, vicino ad Atene. È l’obiettivo raggiunto da MINO, azienda attiva nel settore della progettazione e costruzione di laminatoi a freddo e a caldo per la lavorazione dei metalli non ferrosi, con il supporto di UniCredit e del Polo SACE SIMEST. La nuova commessa di MINO, il cui valore supera ampiamente i 20 milioni di euro, conferma la preminenza internazionale dell’azienda di Alessandria nel settore, molto specialistico, dei laminatoi ad alte prestazioni per alluminio.
Attraverso l’intervento congiunto di SACE e UniCredit, MINO ha potuto associare alla propria offerta commerciale una proposta finanziaria, dando la possibilità al cliente greco di diluire il pagamento di una quota cospicua della fornitura complessiva su un arco temporale di 5 anni. A migliorare ulteriormente la competitività dell’offerta è intervenuto, quindi, il contributo export di SIMEST in conto interessi a fondo perduto, che ha consentito di ottimizzare i costi finanziari dell’operazione per l’azienda italiana.
L’operazione, perfezionata durante la pandemia del Covid-19, è un importante attestato della reattività degli esportatori italiani come MINO e della continuità del supporto del sistema finanziario italiano al loro fianco. In un contesto di rallentamento del commercio globale è sempre più importante per gli esportatori associare alla qualità della loro offerta anche pacchetti finanziari competitivi.
Il nuovo laminatoio a freddo MINO sarà installato nel sito produttivo che ElvalHalcor SA possiede a Oinofyta, a nord est di Atene. Il sito produttivo occupa un’area coperta di 174.000 m2 e realizza, a oggi, una produzione annua di 300mila tonnellate di alluminio, in un complesso industriale all’avanguardia ed efficientemente organizzato nel rispetto dei più elevati standard di sicurezza e tutela ambientale. Il nuovo laminatoio a freddo MINO, che sarà tra i più avanzati in Europa, permetterà al cliente greco d’incrementare la capacità produttiva di laminati a freddo di alluminio di ulteriori 150mila tonnellate annue, per applicazioni finali che spaziano dalle lattine per bibite, ai trasporti e all’ energia.
MINO vanta un’esperienza trentennale nella progettazione e nella realizzazione di linee di laminazione a caldo e a freddo per alluminio e per leghe di rame, con un centro di progettazione e costruzione concentrato fra i due stabilimenti “storici” di Alessandria e Vicenza, nonché con le sue consociate estere di Winborne (UK) e Tianjin (Cina).
Fondata nel lontano 1840, MINO Spa è un’azienda di proprietà della famiglia Pettazzi che oggi conta 220 dipendenti nel mondo, di cui 155 in Italia, distribuiti tra lo stabilimento di Alessandria e quello di Brendola (VI). Caratterizzata da una forte vocazione all’innovazione e all’internazionalizzazione, vanta una quota di export pari all’80% del proprio fatturato. I mercati esteri di riferimento della società sono Europa, Cina ed Usa, con una clientela costituita prevalentemente da aziende di grosse dimensioni, in alcuni casi quotate nelle Borse dei rispettivi Paesi di appartenenza.
“L’acquisizione di questa importante commessa rappresenta per la MINO il coronamento di una lunga collaborazione di successo iniziata con il cliente greco circa trent’anni fa – ha dichiarato Cesare Pettazzi, Presidente di MINO Spa -. La scelta di MINO per la fornitura del nuovo laminatoio a freddo per lo stabilimento di Oynofita, che sarà tra i più avanzati in Europa, è avvenuta al termine di una serrata competizione con le più forti Società Europee del settore. Tale risultato conferma non solo il livello raggiunto da MINO in questo tipo di tecnologia, ma anche la validità e l’attrattività di un’offerta finanziaria resa possibile dal forte supporto prestato da UniCredit, SACE e SIMEST. Nonostante la criticità del momento (si era in pieno “lockdown” per Coronavirus), grazie alla competenza e all’impegno di UniCredit, SACE e SIMEST, siamo riusciti a rendere operativa la proposta finanziaria, permettendo alla MINO di proseguire nell’esecuzione del contratto senza alcun ritardo rispetto ai programmi iniziali pre-pandemia! Penso che questa collaborazione, tutta Italiana, tra esportatore, Banca ed ECA, possa essere presa a esempio virtuoso di sinergia tra le migliori forze del Paese che, unite, sanno imporsi sul mercato internazionale, prevalendo anche su difficoltà contingenti quali la pandemia.
“Proseguiamo nel percorso di affiancamento delle aziende del territorio - ha rimarcato Fabrizio Simonini, Regional Manager Nord Ovest UniCredit – offrendo agli imprenditori tutto il nostro sostegno anche nella ripresa dopo la crisi indotta dall’emergenza sanitaria. Operazioni di finanziamento come questa a favore di MINO, resa possibile grazie alle competenze della nostra unità di Structured Trade and Export Finance nello strutturare operazioni di supporto all’export, ci consentono di supportare efficacemente realtà produttive dinamiche, mettendole nelle condizioni di proseguire nel loro percorso di crescita e di competizione sui mercati internazionali”.
“Siamo lieti di essere al fianco di una impresa come Mino che, grazie a una spiccata vocazione all’export e con il nostro sostegno, continua a crescere anche in questa fase di grande complessità – ha dichiarato Enrica Delgrosso, Responsabile Mid Corporate del Nord Ovest di SACE - Quest’operazione testimonia la continuità del nostro impegno sul territorio, in un contesto di crisi come quello attuale che vede un rallentamento del commercio mondiale è fondamentale per la competitività delle aziende non solo la qualità ma anche la possibilità di poter offrire pacchetti finanziari interessanti ai propri buyer”.
“Aver contribuito a migliorare la competitività all’estero di una azienda italiana già leader nel proprio settore di riferimento, migliorando le condizioni della propria offerta commerciale, ci rende particolarmente fieri - ha evidenziato Carolina Lonetti, Responsabile Export Finance SIMEST -. Auspichiamo che tale schema operativo costituisca anche in futuro una leva commerciale utile per l’ulteriore rafforzamento della presenza internazionale della società”.
Con questa operazione cresce l’operatività di SACE e di SIMEST in Piemonte, quarta regione per export in Italia e sede di numerose eccellenze apprezzate in tutto il mondo. Nel 2019 il Polo ha supportato – attraverso l’ufficio di Torino – circa 1.400 imprese del territorio, mobilitando circa 2 miliardi di euro.
Secondo quanto riportato da Eurostat, l’interscambio tra Italia e Grecia nel 2019 ammontava a 8,5 miliardi di euro, in crescita del 6,2% rispetto al 2018 grazie all’incremento sia delle esportazioni greche in Italia (+5,8%), sia delle importazioni di Made in Italy (+6,4%). Il saldo commerciale era favorevole all’Italia ed equivaleva a 1,1 miliardi di euro. Nei primi tre mesi del 2020 si è registrata una sostanziale stabilità delle importazioni della Grecia dall’Italia rispetto allo stesso periodo del 2019 (-0,5%) mentre è risultato in forte crescita l’export (+16,7%).
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