Missione di SACE in India: € 200 milioni di nuovi progetti allo studio
Con un portafoglio di operazioni assicurate di 900 milioni di euro, l’India è il decimo mercato estero nel portafoglio di SACE
Tre giorni di incontri con banche, imprese e analisti economici per valorizzare le opportunità di business offerte da un Paese in cui il Made in Italy deve ancora esprimere il suo massimo potenziale. Questi gli obiettivi della missione tecnica di SACE in partenza per Mumbai e New Delhi.
Si tratta della seconda field mission organizzata da inizio anno dal gruppo assicurativo-finanziario italiano, molto attento alle evoluzioni del mercato indiano, che presidia attraverso un team dedicato e un ufficio a Mumbai.
In India SACE ha allo studio 200 milioni di euro di nuove operazioni prevalentemente nei settori della metallurgia, delle infrastrutture e delle nuove tecnologie industriali fondamentali per sostenere il processo di sviluppo del Paese.
“Il rallentamento dell’economia indiana si sta ripercuotendo sulla dinamica delle nostre esportazioni, con effetti che si protrarranno probabilmente anche nei prossimi mesi - ha dichiarato il presidente di SACE, Giovanni Castellaneta -. Il fronte dell’export Made in Italy deve però muoversi su orizzonti più ampi, e guardare ben oltre l’anno in corso. Esiste ancora oggi, in India, una forte domanda di beni italiani. Penso in particolare al potenziale di quello che chiamiamo il ‘nuovo’ Made in Italy, ovvero tutti quei beni strumentali a medio-alta tecnologia in cui eccelliamo: dalla meccanica ai macchinari per lavorazione dei metalli e le costruzioni”.
Un bacino di domanda che peraltro trova un corrispettivo nell’interesse degli investitori indiani che guardano all’Italia: sarà questo il tema al centro dell’intervento di Giovanni Castellaneta nel corso del workshop Why Invest in Italy organizzato a Mumbai da ICE, Ambasciata d’Italia e Camera di Commercio italo-indiana.
Al fianco di attori primari del mercato indiano, per sostenere le imprese italiane
Reliance Industries: SACE ha garantito un finanziamento di 400 milioni di dollari concesso da un pool di banche internazionali al gruppo indiano leader nei settori petrolchimico e dell’oil & gas per l'ampliamento e il potenziamento della capacità produttiva dei suoi impianti petrolchimici. La garanzia di SACE va a sostegno dei contratti assegnati a diverse società italiane, in particolare Pmi, nell’ambito di un piano di investimento di oltre 11 miliardi di dollari. SACE ha già garantito due linee di credito per Reliance Industries, nel 2007, per costruire la raffineria Jamnagar (un progetto che ha visto coinvolte circa 40 aziende italiane) e nel 2008, per un impegno complessivo di quasi 700 milioni di dollari.
Tata Steel: SACE ha garantito un finanziamento di 50 milioni di euro per le forniture effettuate da Paul Wurth Italia per l’ampliamento dello stabilimento siderurgico di Jamshedpur della società indiana, quinto produttore al mondo nel settore dell’acciaio.
FIAL: SACE ha garantito il finanziamento di 130 milioni di euro concesso a FIAL, joint venture costituita da FIAT Group Automobiles e Tata Motors, per la realizzazione di un impianto per la produzione di macchine, motori e trasmissioni.
BNL Gruppo BNP Paribas: insieme al gruppo bancario, SACE ha creato un plafond di 100 milioni di euro di finanziamenti garantiti, destinati a sostenere progetti di export, internazionalizzazione e formazione per far conoscere alle imprese gli strumenti assicurativo-finanziari più idonei a sviluppare il business in India.
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