Accordi SACE - 10 dicembre 2010

Nota crediti commerciali SACE-Governo di Antigua e Barbuda

Tra il 1983 e il 1987 SACE, allora Ente Pubblico, assicurava 4 finanziamenti erogati da istituti di credito per un importo complessivo di € 84,5 milioni per la realizzazione di infrastrutture ad opera di imprese italiane, in particolare:
 

  • la costruzione di un hotel a Deep Bay, per un importo di circa € 60 milioni
  • la costruzione di un complesso turistico ed un centro commerciale a St. John’s, per un importo di € 14 milioni 
  • la fornitura di una rete di trasmissione elettrica, per un importo di € 4,5 milioni 
  • la fornitura di attrezzature destinate alla centrale elettrica di Crabbs, per un importo di € 6 milioni.

Tali finanziamenti, garantiti dal Governo di Antigua e Barbuda, andavano in sinistro, non venendo onorate le obbligazioni di pagamento previste nei relativi contratti di finanziamento. Conseguentemente al verificarsi dei sinistri, SACE indennizzava gli importi dovuti alle banche assicurate, surrogandosi integralmente nei diritti di queste ultime nei confronti del Governo di Antigua e Barbuda, conformemente a quanto previsto dalle polizze assicurative.
 

In virtù di tale surroga, SACE avviava le attività di recupero che tuttavia non producevano alcun esito, essendo note le difficoltà ad agire legalmente ed esecutivamente nei confronti dei governi esteri.
 

Nell’aprile del 1998 il Governo italiano firmava con il Governo di Antigua e Barbuda un accordo di ristrutturazione del debito in base al quale quest’ultimo avrebbe dovuto pagare in 30,5 anni, tra il 1999 e il 2028, gli importi indennizzati da SACE. Il Governo di Antigua e Barbuda, nonostante la sottoscrizione dell’accordo che prevedeva un preciso piano di rientro del debito, non effettuava alcuno dei pagamenti previsti, risultando nuovamente inadempiente.
 

Nel 2003 il Governo italiano, nell’ambito del processo di trasformazione di SACE da Ente Pubblico in Società per Azioni, conferiva alla stessa - come capitale sociale - un portafoglio di crediti tra i quali figurava anche quello nei confronti di Antigua e Barbuda. In considerazione della nuova natura societaria, SACE si attivava al fine di dar corso ai recuperi nei confronti di tutti i Paesi debitori.
 

In seguito a tali iniziative, nel marzo 2004 il Governo di Antigua e Barbuda si rendeva disponibile a trovare una soluzione transattiva della propria posizione debitoria nei confronti di SACE.
 

All’esito delle valutazioni effettuate con l’ausilio di società indipendenti (White & Case per gli aspetti legali e Ferrier Hodgson per gli aspetti economici), il 23 dicembre 2004 veniva conclusa tra SACE e il Governo di Antigua e Barbuda una transazione che prevedeva a saldo e stralcio dei crediti il pagamento da parte del Governo di Antigua e Barbuda della somma di € 11,3 milioni, da corrispondersi in due tranche, di cui il 50% al momento della sottoscrizione e il restante 50% entro il dicembre 2005. Le relative somme venivano regolarmente pagate a SACE.  

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